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The Oral History: Oceanside Countryside (inedito, 1978)


Neil Young: Quando andai alla Reprise per proporgli Oceanside Countryside, ad ascoltare c'erano Mo Ostin e Lenny Woronker. Mi fidavo dei loro gusti musicali, allora come oggi. Per molti anni i loro pareri sono stati molto importanti.
Oceanside Countryside era un album verso il quale avevo ottime sensazioni. Era un disco piuttosto personale, costituito per la maggior parte di canzoni acustiche senza basso o batteria. Lo realizzai a Fort Lauderdale, suonando da solo, cantando e sovraincidendo qualche strumento acustico. Ero da solo, e andai poi al Triad Recording Studio per sistemare le nuove canzoni. Ne avevo sette, comprese le sovraincisioni che avevo fatto su "Pocahontas", registrata in precedenza all'indigo Ranch di Malibu. Quella versione è poi finita su Rust Never Sleeps.
Dopo i Triad mi recai a Nashville e registrai ai Crazy Mama's (gli studios di JJ Cale) insieme a Rufus Thibodeaux (voilino), Ben Keith (dobro), Karl Himmel (batteria) e Joe Osborne (basso).
Era la prima volta che registravo con Joe Osborne e lui era magnifico. Un grande feeling. E' un musicista leggendario. Sono lieto di averlo potuto sentire. In un giorno facemmo tutte le tracce, mixate e completate. Con noi c'era anche Bobby Charles, l'autore di "See You Later Alligator" e "Walkin' On New Orleans", solo per citarne due. Rideva e scherzava dalla sala controllo, facendo la parte del Mago. Registrammo anche una delle sue bellissime canzoni, "You'll Always Live Inside Of Me". La diedi a Bobby per il suo disco.
Il risultato di queste registrazioni era appunto ciò che portai con me alla Warner Bros a Burbank. Ascoltandolo, loro dissero che le canzoni erano buone ma si sentiva la mancanza del basso e della batteria nelle sette canzoni acustiche, e mi chiesero di considerare di farle con una sezione ritmica per farle suonare più come un disco che non come una demo. Diedi loro ascolto.
"Ok. Posso andare a Nashville e fare qualcos'altro lì. Sarà divertente", dissi. E così feci. Registrai anche qualche altra canzone ai Woodland Studios di Nashville. Il risultato di quel viaggio fu l'album Comes A Time. So che a molte persone è piaciuto... ma non era Oceanside Countryside.
Ieri, ascoltando Oceanside Countryside in auto insieme a John Hanlon, ho bevuto una birra e fumato un po' d'erba. L'ho riascoltato per la prima volta dopo quarant'anni. Quell'album è così libero e aperto, sgombro dalle sezioni ritmiche sovraincise a Nashville... Era vivo, respirava, con tutti gli spazi del mondo. Le chitarre acustiche che avevo strutturato ai Triad si sentivano tutte, nei miei mix originali, così come le avevo concepite in origine. Ascoltarlo mi ha fatto stare bene.
Rimasto inalterato e inascoltato per quarant'anni da quando lo realizzai a Fort Lauderdale, l'album era un soffio d'aria fresca. Era un disco vero, completo. Ascoltarlo mi ha fatto levitare e mi sono sentito appagato. Potevo vedere i volti del Countryside nella mia mente: quei fantastici musicisti. Ha un sound e un sentimento incredibilmente veri. Sono felice di condividerlo con voi molto presto.

Fonte: NYA
Traduzione: MPB, Rockinfreeworld

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