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Visualizzazione dei post da 2022
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Harvest Time: rassegna stampa internazionale e italiana

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Senza una voce narrante fuori campo, il film è un'esperienza coinvolgente, in particolare nelle sequenze delle sessions nel fienile. [...] Guardare il film è un'esperienza toccante per Young. "Vedere tutti quei ragazzi", dice oggi riferendosi agli Stray Gators, "oggi nessuno di loro è vivo. Quindi è davvero un viaggio. Li guardo e io sono l'unico rimasto."  Uncut Le riprese, realizzate nel 1971, offrono una brillante visione del genio musicale di Young e del suo carattere caloroso e senza pretese. Le prove nel fienile (a partire dalla meravigliosa Alabama) sono musicalmente mozzafiato, impressionanti anche considerando che i musicisti si erano riuniti da pochi giorni [...]. Il film mette in luce l'immenso talento di Young, il suo appetito per la perfezione musicale ma anche la sua bellissima anima. Louderthanwar Sebbene molti dei filmati siano affascinanti, l'assenza di un plot si manifesta nel prodotto finale: si tratta di due ore piene di prove

Neil Young: Harvest - 50th Anniversary Edition (Reprise Records, 2022)

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CD/LP 1 Harvest (Remastered) Out On The Weekend Harvest A Man Needs A Maid Heart Of Gold Are You Ready For The Country? Old Man Theres A World Alabama The Needle And The Damage Done Words (Between The Lines Of Age) CD/LP 2 BBC In Concert (London, 23/02/71) Out On The Weekend (Live) Old Man (Live) Journey Through The Past (Live) Heart of Gold (Live) Dont Let It Bring You Down (Live) A Man Needs A Maid (Live) Love In Mind (Live) Dance Dance Dance (Live) CD 3/SINGLE 7” Outtakes Bad Fog Of Loneliness Journey Through The Past  Dance Dance Dance  DVD 1 Harvest Time: The Making Of Harvest DVD 2 BBC In Concert (London, 23/02/71) L'edizione speciale per i 50 anni di Harvest, oltre all'album originale (rimasterizzato), ci presenta per la prima volta in versione ufficiale la registrazione sia audio che video del celeberrimo concerto alla BBC del 1971, dove Neil Young regala uno spettacolare set acustico con alcune delle sue canzoni più famose colte nel periodo in cui sono nate ed eseguite

World Record: rassegna stampa italiana

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World Record è un disco "normale" di Neil Young, ed è un complimento: lui dice che "arriva da un posto diverso", rispetto all'ultimo "Barn", che è nato fischiettando delle melodie camminando - più o meno come si vede nel video di "Love Earth". Ma il risultato non è molto lontano: una raccolta varia di brani classici, dal country ("Love Earth", appunto), a ballate vintage ("This Old Planet") a cavalcate elettriche. Insomma, Young presenta le sue diverse anime, con i temi tipici della sua musica (su tutti il destino del pianeta), e i Crazy Horse eseguono magistralmente. Rockol Voto 7 (su 10) [Il disco ha] momenti notevoli, come [...] la lunghissima Chevrolet. [...] Quello che sorprende, prima di tutto, è la continuità compositiva del canadese, che riesce a sfornare un disco dopo l'altro, malgrado l'età. World Record [alterna] ballate a brani rock potenti, nel tipico modo di fare di Young quando si trova in studio con

Neil Young: abbracciare l'imperfezione. L'intervista del New Yorker

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Dal 1968, Neil Young - nato a Toronto nel 1945 - ha fatto musica rauca e dura con la chitarra, sia come artista solista che con la sua band di supporto di più lunga data, i Crazy Horse. A volte ha virato verso un folk rock dal cuore tenero, come membro dei Crosby, Stills, Nash & Young e in dischi come Harvest, il suo quarto LP e l'album più venduto del 1972. Young ha passato la maggior parte degli ultimi cinquant'anni a sostenere le cause ambientali, anche (o soprattutto) quando nessuno era disposto ad ascoltarlo. Nella title track di After The Gold Rush del 1970, sognava un'apocalisse climatica, astronavi che sorvolano la Terra per raccogliere e riutilizzare le sue ricchezze: " Look at Mother Nature on the run / In the nineteen-seventies ", canta, con la sua voce acuta e scheggiata. La mia versione preferita della canzone è stata registrata dal vivo alla Carnegie Hall e presenta solo la voce e il pianoforte di Young. Sembra sia tanto un lamento quanto un avve

Billy Talbot: passato, presente e futuro dei Crazy Horse: l'intervista di Aquarium Drunkard (2022)

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"Quando mi sono unito ai Crazy Horse e abbiamo iniziato a suonare, mi è sembrato ovvio che questa band fosse molto più divertente di tutte le altre in cui avevo militato", racconta Neil Young al biografo Jimmy McDonough in Shakey. "E notai che alcuni dei musicisti con cui avevo suonato nelle altre band pensavano che questi ragazzi non fossero molto bravi. Eppure a me piacevano. E parecchio, in effetti. Mi stavo divertendo un sacco a suonare con loro. Con chi altri potevo suonare la chitarra per sette minuti, cantare una strofa e fare un altro assolo di cinque minuti? In Crosby, Stills, Nash & Young no di certo. Ma soprattutto era una cosa semplice: tutti volevano solo fare musica e non importava nient'altro". Sono passati più di 50 anni da quando Neil si è unito ai Crazy Horse, e ancora non importa nient'altro. Young ha appena pubblicato World Record, prodotto da Rick Rubin, il suo terzo album con la band in altrettanti anni. I Crazy Horse hanno affronta

Confrontarsi con la mortalità. World Record recensito da Spectrum Culture

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A partire da Greendale del 2003, gran parte del lavoro di Neil Young con i Crazy Horse si è concentrato su questioni ecologiche e, purtroppo, sembra appropriato che, proprio nel periodo in cui arriva World Record, il capo delle Nazioni Unite abbia avvertito che la possibilità di evitare un disastro ambientale globale si sta riducendo. È una situazione disperata, che inizialmente evoca in Young la replica stanca e tenera di "Love Earth". Quasi infantile, straziante e semplice, con un'atmosfera alla McCartney, è allo stesso tempo dolce, deliziosa e amaramente elegiaca: " Il cielo era blu e l'aria così pulita / L'acqua era cristallina / Vivevamo sotto il sole e avevamo tutto / Vivevamo un sogno ". È un'affermazione azzeccata, perché ovviamente da un certo punto di vista è così semplice: i problemi ci sono, possono essere risolti, ma non li stiamo risolvendo, e il fatto che si permetta che il disastro si verifichi per ragioni essenzialmente finanziarie è

Neil Young, il cuore di un hippie - L'intervista del L.A. Times su World Record e Harvest Time

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Poco dopo le 11, il vecchietto arriva con qualche minuto di ritardo e sorride chiedendo qualche minuto in più: "Ho degli huevos in arrivo", spiega. Poi si avvicina al pianoforte nell'angolo della sala. Non appena le sue mani toccano i tasti, la melodia che riempie la stanza è spezzata, giocosa, bella, inconfondibilmente sua, come se stesse firmando il suo nome su una lavagna: Neil Young è nell'edificio. Quell'edificio è lo studio Shangri-La di Rick Rubin, in cima a una collina che domina Zuma Beach. Oggi Neil Young indossa flanella scura, jeans grigio scuro e comode scarpe da ginnastica da passeggio, e un cappello nero sui suoi lunghi e fini capelli grigi. La spilla nella fascia del cappello dice "CANADA". Ha l'odore di uno che ha in tasca parte di uno spinello. Ha 77 anni meno una settimana e, visto di profilo, sembra il ritratto che userebbero se mettessero il volto di Neil Young sulla faccia di una moneta. Ha gli stessi occhi selvaggi di sempre, l