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Visualizzazione dei post da luglio, 2014
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Neil Young a Barolo: la nostra recensione e i commenti del pubblico

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Foto di "donatore anonimo" via Facebook La chiusura del festival Collisioni 2014 ha visto salire sul palco di Barolo, come unica data italiana il 21 luglio, Neil Young e i suoi fidi Crazy Horse. In realtà, Billy Talbot poco prima dell'inizio del tour è stato colpito da un lieve ictus che lo ha costretto a un periodo di riabilitazione, così al suo posto abbiamo trovato Rick Rosas, altro bassista storico di Young. Oltre a Ralph Molina (batteria) e Frank 'Poncho' Sampedro (seconda chitarra) c'erano due giovani coriste. Crazy Horse "rivisitati", dunque, e la piega dei concerti è stata sin da subito, con la prima setlist in Islanda a inizio luglio, decisamente diversa e più "rifinita" per così dire, rispetto all'Alchemy Tour 2013, che vedeva per protagoniste le infinite cavalcate degli Horse (con grande dominanza del materiale di Psychedelic Pill, l'ultimo loro album). Le 10.000 persone di Barolo si sono ammassate nella piccola

Neil Young & Crazy Horse Alchemy Tour 2014 - Barolo

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Neil Young, niente nostalgia: il vecchio rocker fa musica d’oggi Barolo, apre il concerto con un assolo di chitarra elettrica, poi regala novità Il concerto di Neil Young si apre con un assolo di chitarra elettrica di quasi due minuti e si chiude con una canzone nuova, che il vecchio rocker (68 anni) presenta con questo tour europeo (Who’s Gonna Stand Up And Save the Earth). Chi si alzerà in piedi per salvare la Terra?, si chiede lui in questa canzone, e si risponde: tutto questo può partire solo da me e te. Va detto che tra il Neil Young chitarrista e il Neil Young ecologista prevale largamente il primo, almeno a giudicare dal concerto di ieri a Barolo, chiusura fiammeggiante di un appuntamento, Collisioni, nato nel 2009 come un Festival di letteratura e trasformatosi in sei edizioni in un’affollatissima Woodstock delle Langhe (anche gli incontri con gli autori comunque quest’anno hanno fatto il pienone).   A Woodstock, quella vera, c’era anche Neil Young, che però rif

The Oral History: CSNY 1974 (seconda parte)

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IL DENARO Stephen Stills prima della reunion del '74 dichiarò che all'inizio suonavate per la gloria, poi per vivere, ma quella volta solo per i soldi, sei d'accordo? Young: Non credo, comunque nel '74 abbiamo suonato molto bene, penso che questo debba bastare al pubblico, il resto sono problemi nostri. [4] Young: Non c’è dubbio che fummo pagati parecchio per farlo. Ma non c’è dubbio che noi eravamo là a regalare tutte le sere. È solo che suonavamo in quei posti enormi dove radunavamo la gente come del bestiame e ci guardavano da mezzo miglio. Se il vento soffiava nel modo sbagliato, non ti sentivano neppure. È un grosso affare economico, che è esattamente l’antitesi di quello che questa gente ha nella testa quando viene a vedere noi. Ecco dov’è il problema. Costa molti soldi metter su lo show. Non so dove vadano a finire. Non vanno a finire dove si pensa che vadano. [5] Nash: Credo che il tour incassò più di 11 milioni di dollari, che o