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Buffalo Springfield

 

Se parlando di Crosby Stills Nash & Young si fa spesso riferimento alle meravigliose armonie vocali, parlando dei Buffalo Springfield non si può fare a meno di utilizzare un termine come "magia". I Buffalo Springfield sono una delle formazioni piu` talentuose e originali della scena folk-rock di Los Angeles. Emersi quando i Byrds si sono già spinti nel campo della psichedelia, i Buffalo Springfield continuano quella esplorazione con ballate sempre più complesse. Nascono dall'incontro fra i cantanti-chitarristi Steve Stills (proveniente dal Texas, esperto di blues e cultura latina) e Ritchie Furay (proveniente dall'Ohio), conosciutisi a New York, con i canadesi Neil Young (chitarra) e Bruce Palmer (basso), avvenuta a Los Angeles nel 1966. La band prende ispirazione dallo stile corale ed elettrico dei Byrds, ma le loro canzoni soppiantano i sorrisi dei primi anni '60 con un'atmosfera malinconica che è quasi uno spleen esistenziale, e le partiture strumentali, fratturate da tempi sincopati e fiondate elettriche, vivono di una nevrosi senza precedenti. La loro storia dura tre anni scarsi, nei quali prendono corpo composizioni estremamente calibrate, energiche e intense, spartite per lo più fra Stills e Young. 


Nel 1966 esce in America il primo album, Buffalo Springfield (Atco, 1966), e subito catalizza l'attenzione di critici e pubblico, proponendo una musica rock acustica di altissimo livello, con testi bellissimi ed interessanti. I quattro fondono benissimo le loro voci, spinti da un affiatamento rock che non trova eguali nella West Coast. Inoltre, sensibili alle tematiche sociali (e assai furbi nel cavalcare l'onda), pubblicano proprio in quei giorni un 45 giri, la famosissima "For What It's Worth" di Stephen, che diviene subito una hit, tanto che l'album viene ripubblicato cassando "Baby Don't Scold Me" (oggi quasi una rarità) e inserendovi al suo posto la nuova, celeberrima canzone. Il disco dal punto di vista compositivo  è in gran parte ad appannaggio di Stills e delle sue ballate soffici e orecchiabili, fatte di piccoli tocchi chitarristici, di sonni vocali lenti e profondi: il country-pop di "Go And Say Goodbye", la già citata "For What It's Worth" scritta da Stills sui disordini fra polizia e studenti nel Sunset Boulevard, il ritornello naive di "Sit Down I Think I Love You". Il giovane Neil Young comincia  a combattere i propri fantasmi interiori con "Out Of My Mind", "Flying On The Ground Is Wrong" e l'hit single "Nowadays Clancy Can't Even Sing", che permette alla band di acquistare una grossa fetta di popolarità. La novità, comunque, sta nel modo di suonare, che è uno dei più creativi del 1966. Le chitarre imbastiscono armonie surreali. Bruce Palmer e il batterista Dewey Martin sono una delle sezioni ritmiche più duttili di sempre. I cinque vanno così in tour negli States e fanno da gruppo di apertura per alcuni concerti dei Rolling Stones negli Stati Uniti (pare con disaccordo di Stills). Il successo di pubblico è enorme; i Buffalo partecipano anche al Festival di Monterey, nel quale al posto di Neil Young, che inizia a dar segni di insofferenza in seno al gruppo, si presenta nientemeno che David Crosby (nei Byrds), considerato "santone" e personaggio dall'enorme talento. Durante gli spettacoli dal vivo Ken Koblun (già con gli Squires di Neil) e Jim Fielder prendono spesso il posto di Bruce, che ritorna in Canada di frequente per noie legali e visti scaduti. I primi screzi all'interno della band cominciano con l'allontanamento di Palmer per problemi di droga, sostituito da Jim Fielder. 


Buffalo Springfield Again (Atco, 1967), il loro capolavoro, si avvale di una produzione avveniristica e di una maggiore compattezza in fase di jamming. "Blue Bird" è l'insuperato capolavoro di Stills, un alto canto visionario con un lungo e contorto intermezzo strumentale. Stills scrive anche le più facili "Rock And Roll Woman" e "Hung Upside Down". Furay scodella un altro gioiello country-pop, "A Child's Claim To Fame", ma il gruppo flirta anche con il jazz e l'avanguardia in "Everydays". Neil Young comincia a reinventare lo stile della ballata per loner adattandolo alle cupe nevrosi della società moderna. La sua voce malata e sconsolata intona la cupa e minacciosa melodia di "Mr. Soul". "Broken Arrow", sei minuti di misticismo e contorto autobiografismo, è il suo primo capolavoro, una ballata pianistica sull'american dream le cui strofe marziali sono separate da arrangiamenti eccentrici (vociare del pubblico, un organetto di strada, effetti elettronici, una sezione d'archi, rullo di tamburi, cocktail-jazz); un'epica galoppata nei reami sterminati della memoria, dove l'uomo si perderà più di una volta. "Expecting To Fly" è di intensità quasi pari, aperta da effetti cosmici e sospinta da un canto in tenero delirio, una melodia impalpabile librata sui violini in un volo lisergico (l'arrangiamento orchestrale è di Jack Nitzsche). Alla fine del 1967 cominciano a manifestarsi i primi dissidi fra Stills e Young, di fatto i leader del gruppo, per il solito desiderio di ognuno di voler primeggiare sull'altro (anche se in realtà i due ancor'oggi sono legati da un solido rapporto di amicizia). Quando si sciolgono, nel 1968, con Jim Messina (reduce da un complessino surf) subentrato al basso, i Buffalo Springfield diventano, come i Byrds, una grande famiglia patriarcale, e le loro ultime prove fanno presagire la  svolta verso il country-rock dei singoli membri. 


Ne è sicuramente un esempio il successivo e ultimo album intitolato Last Time Around, datato 1968 e pubblicato dopo lo scioglimento, assemblato pescando tra le varie session rimaste indietro. Pur essendo un album molto bello dal punto di vista dei contenuti, si nota da subito la differenza di stile che già distingue le canzoni di Stills da quelle di Neil Young, e persino Richie Furay scrive pezzi che, se pur bellissimi, si distaccano notevolmente da quelli dei precedenti album, segno questo che già il sodalizio cominciava a mostrare le prime crepe, difficili da sanare successivamente. Tra i brani da ricordare ci sono sicuramente "Kind Woman" di Furay (che continua gli sviluppi country-rock del folk-rock) e "On The Way Home" di Young. Di li a poco Stills suonerà con Al Kooper e Mike Blomfield in Supersession e poi formerà i Manassas e il supergruppo Crosby Stills Nash (& Young), quasi una naturale prosecuzione dei Buffalo Springfield. Neil Young diventerà uno dei massimi cantautori di tutti i tempi dopo aver inciso un disco solista e poi incontrando i Crazy Horse, con i quali inizierà una lunga e proficua collaborazione. Richie Furay andrà a formare i Poco con J.D. Souther e altri personaggi di grosso spessore. Bruce Palmer, uscito dalla band nel 1967, registrerà un solo album che rimane un capolavoro della musica psichedelica di tutti i tempi, ma poi a livello musicale sparisce dalle scene, così come Dewey Martin.


Dei Buffalo Springfield esce nel 2001 un box set di ottima fattura e con un esauriente booklet. Oltre agli album "ufficiali" (Buffalo Springfield e Again sono riprodotti integralmente sull'ultimo disco, invece Last Time Around è spezzettato nelle sue varie registrazioni all'interno dell'antologia), nel cofanetto sono presenti una ventina di demo e undici canzoni inedite, tre delle quali strumentali. La produzione viene curata da Young nel corso degli anni 90, mentre lavora ai propri Archivi (e alcune altre rarità dei Buffalo, a firma Young, le si possono trovare in Neil Young Archives Vol.1). Nel descrivere il lavoro, Young parla di una sorta di percorso storico dalle prime demo alle ultime pubblicazioni. "Potrete seguire lo sviluppo del gruppo dagli inizi fino alle sue produzioni più celebri, per concludersi quando la band è diventata una specie di shake alla vaniglia o qualcosa di simile…" Dopo la pubblicazione però si leva una voce fuori dal coro, quella di Richie Furay, a cui non sono bastati i 3 cd per più di 3 ore di musica: a parer suo, la monografia è gravemente incompleta. "Mi dispiace che, nel cofanetto, non siano state incluse registrazioni del periodo più bello e fertile che la band abbia mai conosciuto", si è rammaricato Furay coi cronisti di Jam. "Non appena formatosi, il gruppo passò un fenomenale periodo, durato sei mesi, come 'resident band' al Wiskey a Go Go (storico locale di L.A., ndr): quello, con ogni probabilità, fu il nostro periodo migliore. Eravamo capaci di fare 2 concerti a sera, sette giorni su sette: non considerare quel momento significa non considerare buona parte della storia dei Buffalo. Noi, allora, eravamo una famiglia". 
Nel 1997 i Buffalo Springfield entrano nella Rock 'n Roll Hall of Fame. La reunion prevista per quella serata è però parziale perché Neil Young non si presenta, dicendo che "quello spettacolo televisivo non ha proprio niente a che fare con lo spirito del rock 'n roll". Eppure proprio Young compone il quel periodo il nostalgico brano "Buffalo Springfield Again" (poi su Silver & Gold), che contiene le parole "mi piacerebbe rivedere quei ragazzi e darci sotto".
L'occasione di una tanto attesa reunion non si realizza ed è l'ultima, perché nel corso degli anni seguenti muoiono Bruce Palmer e Dewey Martin (rispettivamente nel 2004 e 2009). Ironicamente, nel 2010 avviene proprio la riconciliazione sul palco del Bridge Benefit. Suonano Neil, Stills e Richie Furay, insieme a musicisti di supporto. La band fa alcuni concerti, si mormora persino di un tour, ma naturalmente tutto si esaurisce in un nulla di fatto.

Testo originale di Salvatore Esposito
Revisione e aggiornamento di MPB

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Discografia dei Buffalo Springfield

Buffalo Springfield
- 1966/1967, Atco

1. For What It's Worth (Stills) - 2:40
2. Go and Say Goodbye (Stills) - 2:20
3. Sit Down, I Think I Love You (Stills) - 2:30
4. Nowadays Clancy Can't Even Sing (Young) - 3:24
5. Hot Dusty Roads (Stills) - 2:47
6. Everybody's Wrong (Stills) - 2:25
7. Flying on the Ground Is Wrong (Young) - 2:40
8. Burned (Young) - 2:15
9. Do I Have to Come Right Out and Say It (Young) - 3:04
10. Leave (Stills) - 2:42
11. Out of My Mind (Young) - 3:06
12. Pay the Price (Stills) - 2:36

Band:
Stephen Stills: voce, chitarre, tastiere
Neil Young: voce, chitarre, armonica, piano
Richie Furay: voce, chitarra ritmica
Bruce Palmer: basso 
Dewey Martin: batteria, voce

Nota: la prima edizione del dicembre 1966 conteneva "Baby Don't Scold Me" (di Stills) e non conteneva "For What It's Worth".

Billboard Pop Albums peak #80


Buffalo Springfield Again
- 1967, Atco

1. Mr. Soul (Young) - 2.48
2. A Child's Claim To Fame (Furay) - 2.09
3. Everydays (Stills) - 2.38
4. Expecting To Fly (Young) - 3.39
5. Bluebird (Stills) - 4.28
6. Hung Upside Down (Stills) - 3.24
7. Sad Memory (Furay) - 3.00
8. Good Time Boy (Furay) - 2.11
9. Rock & Roll Woman (Stills) - 2.44
10. Broken Arrow (Young) - 6.11

Band:
Stephen Stills: voce, chitarre, tastiere
Neil Young: voce, chitarre
Richie Furay: voce, chitarra ritmica
Bruce Palmer: basso
Dewey Martin: batteria, voce

Altri musicisti:
Russ Titelman: chitarra su "Expecting to Fly"
Doug Hastings: chitarra su "Rock & Roll Woman"
Chris Sarns: chitarra su "Broken Arrow"
James Burton: dobro su "A Child's Claim to Fame"
Charlie Chin: banjo su "Bluebird"
Jack Nitzsche: piano elettrico su "Expecting to Fly"
Don Randi: organo su "Broken Arrow", piano su "Expecting to Fly" e "Broken Arrow", arpicordo su "Expecting to Fly"
Jim Fielder: basso su "Everydays"
Bobby West: basso su "Bluebird"
Carol Kaye: bass su "Expecting to Fly"
Harvey Newmark: basso sul tema jazz di "Broken Arrow"
Jim Gordon: batteria, vibrafono, timpano su "Expecting to Fly"
Hal Blaine: batteria sul tema jazz di "Broken Arrow"
Jim Horn: clarinetto sul tema jazz di "Broken Arrow"
The American Soul Train: corno on "Good Time Boy"
Merry Clayton, Brenda Holloway, Patrice Holloway, Gloria Jones, Sherlie Matthews, Gracia Nitzsche: cori su "Expecting to Fly"

Billboard Pop Albums peak #44


Last Time Around - 1968, Atco

1. On The Way Home (Young) - 2.25
2. It's So Hard To Wait (Furay, Young) - 2.03
3. Pretty Girl Why (Stills) - 2.24
4. Four Days Gone (Stills) - 2.53
5. Carefree Country Day (Messina) - 2.35
6. Special Care (Stills) - 3.30
7. The Hour Of Not Quite Rain (Callen, Furay) - 3.45
8. Questions (Stills) - 2.52
9. I Am A Child (Young) - 2.15
10. Merry-Go-Round (Furay) - 2.02
11. Uno Mundo (Stills) - 2.00
12. Kind Woman (Furay) - 4.10

Band:
Richie Furay: chitarra (1,2,3,8,10,11,12), voce(1,2,3,5,7,10,12)
Dewey Martin: batteria (1,2,3,9,11)
Jim Messina: basso (2,4,5,maybe 10), voce (5,12)
Stephen Stills: chitarra (1,2,3,4,6,8,10,11), piano (4,6,8), organo B3 (6,8,11), basso (6,8), clavinet (8), vibrafono (1), percussioni (11), applausi (11), cori (1,5,8,10), voce solista (3,4,6,8,11)
Neil Young: chitarra (3,9,10), armonica (9), piano (1), cori (1), voce solista (9)
Bruce Palmer: basso (1, forse 10)

Altri musicisti:
Jim Fielder: basso (3)
Buddy Miles: batteria (6)
Jimmy Karstein: batteria (8,10)
Gary Marker: basso (9)
Jeremy Stuart: arpicordo, calliope, campane (10)
Rusty Young: pedal steel (12)
Richard Davis: basso (12)
non identificati: corno (1), sassofono, clarinetto (2), batteria (4), basso, batteria, arpicordo (7), corno (11), piano, batteria (12)

Billboard Pop Albums peak #42


ANTOLOGIE

Retrospective - The Best of - 1969, Atco (antologia)

1. For What It's Worth (Stills) - 2:40
2. Mr. Soul (Young) - 2.48
3. Sit Down, I Think I Love You (Stills) - 2:30
4. Kind Woman (Furay) - 4.10
5. Bluebird (Stills) - 4.28
6. On The Way Home (Young) - 2.25
7. Nowadays Clancy Can't Even Sing (Young) 
8. Broken Arrow (Young) - 6.11
9. Rock & Roll Woman (Stills) - 2.44
10. I Am A Child (Young) - 2.15
11. Go and Say Goodbye (Stills) - 2:20
12. Expecting To Fly (Young) - 3.39


Box Set - 2001, Acto/Rhino

Disc 1
1. There Goes My Babe (demo) (Young)
2. Come On (demo) (Stills)
3. Hello, I've Returned (demo) (Stills, Van Dyke Parks)
4. Out Of My Mind (demo) (Young)
5. Flying On The Ground Is Wrong (demo) (Young)
6. I'm Your Kind Of Guy (demo) (Young)
7. Baby Don't Scold Me (demo) (Stills)
8. Neighbor Don't You Worry (demo) (Stills)
9. We'll See (demo) (Stills)
10. Sad Memory (demo) (Furay)
11. Can't Keep Me Down (demo) (Furay)
12. Nowadays Clancy Can't Even Sing (Young)
13. Go And Say Goodbye (Stills)
14. Sit Down I Think I Love You (Stills)
15. Leave (Stills)
16. Hot Dusty Roads (Stills)
17. Everybody's Wrong (Stills)
18. Burned (Young)
19. Do I Have To Come Right Out And Say It (Young)
20. Out Of My Mind (Young)
21. Pay The Price (Stills)
22. Down Down Down (demo) (Young)
23. Flying On The Ground Is Wrong (Young)
24. Neighbor Don't You Worry (remix) (Stills)

Disc 2
1. Down Down Down (remix) (Young)
2. Kahuna Sunset (Stills, Young)
3. Buffalo Stomp (Raga) (Furay, Bruce Kunkel, Dewey Martin, Stills, Young)
4. Baby Don't Scold Me (Stills)
5. For What It's Worth (Stills)
6. Mr. Soul (Young)
7. We'll See (Stills)
8. My Kind Of Love (Furay)
9. Pretty Girl Why (Stills)
10. Words I Must Say (demo) (Furay)
11. Nobody's Fool (demo) (Furay)
12. So You've Got A Lover (demo) (Stills)
13. My Angel (demo) (Stills)
14. No Sun Today (Eric Eisner)
15. Everydays (Stills)
16. Down To The Wire (Young)
17. Bluebird (Stills)
18. Expecting To Fly (Young)
19. Hung Upside Down (demo) (Stills)
20. A Child's Claim To Fame (Furay)
21. Rock & Roll Woman (Stills)

Disc 3
1. Hung Upside Down (Stills)
2. Good Time Boy (Furay)
3. One More Sign (demo) (Young)
4. The Rent Is Always Due (demo) (Young)
5. Round And Round And Round (demo) (Young)
6. Old Laughing Lady (demo) (Young)
7. Broken Arrow (Young)
8. Sad Memory (Furay)
9. On The Way Home (previously unreleased mix) (Young)
10. Whatever Happened To Saturday Night? (remix) (Young)
11. Special Care (Stills)
12. Falcon Lake (Ash On The Floor) (remix) (Young)
13. What A Day (Furay)
14. I Am A Child (Young)
15. Questions (Stills)
16. Merry-Go-Round (Furay)
17. Uno Mundo (Stills)
18. Kind Woman (Furay)
19. It's So Hard To Wait (Furay, Young)
20. Four Days Gone (demo) (Stills)

Disc 4
Contiene il 1° e il 2° album insieme nello stesso cd.


What's That Sound?
- 2018, Warner Music

5 cd contenenti i 3 album originali, di cui il primo e il secondo sia in versione mono che in versione stereo. Tutte le tracce sono nuove rimasterizzazioni (2018).

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