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Visualizzazione dei post con l'etichetta Le Noise
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The Oral History: Le Noise (2010)

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Daniel Lanois : Mi ha chiamato e mi ha detto, “Potrei aver bisogno del tuo aiuto”. Ha detto, “Ho visto i tuoi film dei Black Dub su Youtube... mi sono piaciuti molti. Vorresti filmarmi e registrarmi mentre faccio 10 nuove canzoni?” Io ho sempre voluto fare un album con Neil Young. Ho detto di sƬ, assolutamente. Direi che abbiamo fatto centro con questo sound di due amplificatori. Uno ha i bassi della chitarra, l'altro gli alti, e questo mi ha permesso di trattare ciascuno in modo diverso... Sonicamente siamo stati innovativi e motivati. Gli dissi che sono sempre stato un po' imbarazzato a non far caso alle vacanze e alle domeniche, ho sempre lavorato senza fermarmi. Lui ha detto, “Oh, io sono fatto nello stesso modo. Non ti preoccupare. Sono solo riferimenti del tempo decisi da qualcun altro.” Ho pensato fosse un bel modo di pensare. Fa sƬ che una persona forte capisca che l'immaginazione non dorme mai. Ti svegli una notte, hai un'idea... Siamo molto simili da que...

Le Noise: il rumore dell'anima

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di Pier Angelo Cantù da JAM Clicca sulle immagini per leggere tutto

Le Noise - Rassegna Stampa (pt.4)

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Sottile ma nemmeno tanto celato gioco di parole che omaggia apertamente il deus ex machina del disco, Daniel Lanois, e nello stesso tempo sembra presagire l'ascolto tortuoso, tra le curve elettriche, i feedback e le distorsioni che accompagnano la voce di Neil Young, Le Noise è l'ennesimo scarto di un artista a cui si potranno "imputare" molte intemperanze e persino delusioni, ma certo non sarà mai messo alla sbarra per il suo coraggio quasi incosciente. Una irrequietezza, sappiamo bene, che segna il carattere di Neil Young e di conseguenza si ripercuote su un'intera discografia, una carriera che non vuole saperne di adagiarsi, di porgere l'altra guancia, neppure di farsi semplicemente addomesticare. A rischio così di infilare una serie di lavori alternativamente scuri, scialbi, tormentati, insipidi oppure ispiratissimi, a seconda dell'estro transitorio. Dove vada a parare in questa sequenza Le Noise è davvero difficile dirlo, perché le sue contorsioni,...

Le Noise - Rassegna Stampa (pt.3)

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L’orso del Canada, Sir Neil Young si schernisce quando alle domande di un intervistatore, sul fatto che il tocco che assalta la sua chitarra oramai ĆØ una zampata rabbiosa, radicale e primitiva, risponde sarcastico ….tutto ĆØ fatto per essere rotto….. Ed ĆØ proprio da prendere in parola, basta entrare nel suono di Le Noise, ultima fatica della sua chilometrica collana discografica, per rendersi conto che l’accoglienza non ĆØ morbida affatto e che, sempre sull’elevazione di una scrittura cattedratica, da un colpo di spugna al field melanconico delle antiche praterie per abbracciare la dottrina del rumore e un pelo nuovo da puma selvaggio. Con la complicitĆ  del mitico Daniel Lanoise, Young, chiuso nella sua casa di Los Angeles, da solo, senza band e con l’accordatura ferrata di un’acustica e di un’elettrica, da fuoco e passione alla sua rabbia covata da tempo negli interstizi del suo caratteraccio looner e asociale, e le braci che rimangono a sfrigolare sono queste otto tracce dolorant...

Le Noise - Rassegna Stampa (pt.2)

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LA NUDA APOCALISSE DI NEIL YOUNG C’ĆØ un solitario signore sessantacinquenne col cappello da cowboy e lo sguardo burbero che fa dell’incredibile garage rock. Gli bastano le sue chitarre, un’acustica celestiale su due ballate, ma soprattutto la sua leggendaria Gibson Les Paul roboante e qualche pedale per distorcere il suono. Questo, in tutta la sua fortissima sinceritĆ , ĆØ l’ultimo lavoro di Neil Young, Le Noise, che sta per «il rumore», cosa che il nostro sta giostrare molto bene, e per il cognome del produttore. Non c’ĆØ altro, solo lui, le chitarre e un produttore, il conterraneo Daniel Lanois (U2, Bob Dylan e decine d’altri) che si ĆØ occupato essenzialmente di far «suonare» calda, inquieta e piena di riverberi la stanza di registrazione. «un uomo su uno sgabello e io che faccio la mia bella figura nelle diverse fasi della registrazione», come ha spiegato Lanois, che si ĆØ comportato da vero adepto del rocker canadese. «Volevo che Neil capisse che ho passato anni a studiare e ana...

Neil Young: Le Noise (Reprise, 2010)

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di Salvatore Esposito La carriera di Neil Young ci ha insegnato che nel suo percorso artistico tutto ha un senso, anche i dischi bruttini come il recente Fork In The Road, progetto solo in apparenza fine a se stesso ma che trova una sua precisa collocazione nell’esperimento Linc Volt, che lo ha visto girare in lungo ed in largo gli States a bordo di una vettura d’epoca completamente ecologica e non inquinante. E’ cosƬ che anche Le Noise, il nuovo album di Neil Young, ĆØ il più classico dei dischi che non ti aspetti e come abitudine di Neil Young, ĆØ un disco che spiazza l’ascoltatore, ma allo stesso tempo lo rapisce per il suo grande fascino. Prodotto da Daniel Lanois, questo ĆØ il primo disco che vede il solo Neil protagonista senza una band, con la ulteriore particolaritĆ  di essere suonato prevalentemente all’elettrica.  A rigurdo Lanois ha detto: “Abbiamo tagliato un paio di canzoni solo chitarra e voce. Per il resto ĆØ un disco molto elettrico. Non nel senso che si intende...

Le Noise - Rassegna Stampa (pt.1)

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Nel nuovo Le Noise, Neil rimette al centro il suo strumento favorito di sempre e regala un album complesso e illuminante. Sempre di suono si tratta. Soprattutto di suono. Non tanto di composizioni. Neil Young incontra per la prima volta Daniel Lanois dietro un mixer. Ed è pura ricerca sonica. Non poteva essere diversamente. Pensate a quell'altro meraviglioso mammut che si chiama Bob Dylan e a quel suo capolavoro che è Oh Mercy: musica del Delta rivissuta attraverso lo sguardo onirico di Daniel. La tradizione che si trasforma in un'astrazione senza tempo. Un capolavoro. Dunque, Neil, solo soletto, entra nello studio di registrazione domestico di Lanois, a Los Angeles, e mette otto nuove composizioni nelle mani del produttore. Sono canzoni per chitarra sola. Ma l'idea che vi state facendo (un ritorno alle origini, evviva!) è sbagliata. Non country, non folk. C'è tutto questo, ma non secondo gli schemi classici. Siamo più dalle parti di Weld e del suo gemello terror...