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Visualizzazione dei post con l'etichetta Harvest
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Neil Young: Harvest - 50th Anniversary Edition (Reprise Records, 2022)

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CD/LP 1 Harvest (Remastered) Out On The Weekend Harvest A Man Needs A Maid Heart Of Gold Are You Ready For The Country? Old Man Theres A World Alabama The Needle And The Damage Done Words (Between The Lines Of Age) CD/LP 2 BBC In Concert (London, 23/02/71) Out On The Weekend (Live) Old Man (Live) Journey Through The Past (Live) Heart of Gold (Live) Dont Let It Bring You Down (Live) A Man Needs A Maid (Live) Love In Mind (Live) Dance Dance Dance (Live) CD 3/SINGLE 7” Outtakes Bad Fog Of Loneliness Journey Through The Past  Dance Dance Dance  DVD 1 Harvest Time: The Making Of Harvest DVD 2 BBC In Concert (London, 23/02/71) L'edizione speciale per i 50 anni di Harvest, oltre all'album originale (rimasterizzato), ci presenta per la prima volta in versione ufficiale la registrazione sia audio che video del celeberrimo concerto alla BBC del 1971, dove Neil Young regala uno spettacolare set acustico con alcune delle sue canzoni più famose colte nel periodo in cui sono nate ed eseguit...

Neil Young, il cuore di un hippie - L'intervista del L.A. Times su World Record e Harvest Time

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Poco dopo le 11, il vecchietto arriva con qualche minuto di ritardo e sorride chiedendo qualche minuto in più: "Ho degli huevos in arrivo", spiega. Poi si avvicina al pianoforte nell'angolo della sala. Non appena le sue mani toccano i tasti, la melodia che riempie la stanza ĆØ spezzata, giocosa, bella, inconfondibilmente sua, come se stesse firmando il suo nome su una lavagna: Neil Young ĆØ nell'edificio. Quell'edificio ĆØ lo studio Shangri-La di Rick Rubin, in cima a una collina che domina Zuma Beach. Oggi Neil Young indossa flanella scura, jeans grigio scuro e comode scarpe da ginnastica da passeggio, e un cappello nero sui suoi lunghi e fini capelli grigi. La spilla nella fascia del cappello dice "CANADA". Ha l'odore di uno che ha in tasca parte di uno spinello. Ha 77 anni meno una settimana e, visto di profilo, sembra il ritratto che userebbero se mettessero il volto di Neil Young sulla faccia di una moneta. Ha gli stessi occhi selvaggi di sempre, l...

Rassegna stampa d'epoca: After The Gold Rush / Harvest

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AFTER THE GOLD RUSH - 1970 I critici scrivevano quattro anni fa che Neil Young era il messia della musica rock. Scrivevano della sua anima ritmica, della sua calibrata chitarra, della sua strana, altissima ed emozionante voce, e della sua abilitĆ  di cantautore. Non si sbagliavano allora, non si sbagliano oggi. After The Gold Rush (Reprise) ĆØ di sicuro uno dei migliori album dell'anno, forse dell'intero decennio, e deriva interamente dal genio unico di Neil Young. Non sono in molti ad avere la versatilitĆ  di Young. […] In After The Gold Rush Young si unisce nuovamente a Stills (che canta) e ai Crazy Horse. Ma ĆØ Young che tira le redini, ed ĆØ lui a fare dell'album un successo senza mezzi termini. Dalla sua hit del momento, “Only Love Can Break Your Heart” alla brillante “Southern Man”, la forza e l'astuzia musicale di Young dominano il disco, fornendogli una presenza melodica e testuale che non ĆØ possibile ignorare. Le note alle canzoni rivelano che molte di esse – ...

Harvest / Journey Through The Past / Time Fades Away - The Rolling Stone archives

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HARVEST – 1972 Alla fine di questo “sono cinque ma ve ne do dieci”, la maggior parte di voi esclamerĆ  furioso: “che vile razza i critici rock! Come arrivano velocemente a disapprovare colui che in principio avevano acclamato come uno degli artisti pop-folk da far entrare in toto nei propri cuori! Come si dilettano nel detestare ciò che noi adoriamo!” Anche se spesso nel profondo del cuore sono d'accordo con queste posizioni che condannano l'abisso tra le percezioni del pubblico e quelle della critica, in questo caso vorrei giurare davanti alla più alta corte di tutto il paese che questa esclamazione ĆØ come non mai erronea nei confronti di una cattiva recensione di Harvest di Neil Young. Bisogna dire che ognuno ĆØ sensibile in modo diverso al travolgente successo di massa. Mentre alcuni vedono nella prosperitĆ  economica la possibilitĆ  di dare sfogo a tutte quelle tempeste cerebrali in grado di espandere e far crescere un artista attraverso l'esplosione di finora i...

Harvest: le certificazioni e le copie vendute nel mondo

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Finalmente un riconoscimento per Neil Young anche dall’industria discografica italiana! Alla fine di luglio 2015 ĆØ arrivata una certificazione a Disco d’Oro per Harvest, uno degli album che hanno fatto la Storia della musica rock. Attualmente, in Italia, Disco d’Oro significa 25.000 copie vendute. Ma come? Possibile che Harvest abbia venduto solo 25.000 copie in Italia dal 1972? Infatti non ĆØ cosƬ. In Italia ĆØ la FIMI che rilascia le certificazioni, avvalendosi dei dati della GfK che ha il compito di rilevare le vendite al dettaglio sul territorio nazionale. Questo però da gennaio 2009, mentre prima era la Nielsen ad occuparsi dei rilevamenti. Quindi le 25.000 copie in questione sono calcolate dal gennaio 2009. Significa che Harvest sta vendendo ancora al giorno d’oggi, nel nostro Paese, quasi 4.000 copie l’anno, che non ĆØ male, considerando la crisi del mercato discografico e il fatto che in tutto questo periodo Harvest ĆØ sempre rimasto al di fuori della Top 100. Purt...

The Oral History: Harvest, 1972

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Neil Young: Alla fine del tour [acustico del 1970-71, ndt] andai allo show televisivo di Johnny Cash […]. Oltre a me, alla seconda puntata c'erano James Taylor e Linda Ronstadt. […] Fu lƬ che conobbi il produttore discografico Elliot Mazer, con il quale andammo in studio a provare alcune versioni delle canzoni nuove. C'era anche Tim Drummond, che mise su una grande band insieme a Kenny Buttrey, John Harris, Ben Keith e un altro chitarrista che suonò cose gustose come gli armonici di “Heart Of Gold”. Il sound di questa band era fantastico. James e Linda vennero ad aggiungere dei cori; James suonò addirittura il banjo su “Old Man”. Questa seduta di registrazione segnò un inizio importante per Harvest. Qualche settimana dopo ero a Londra a registrare “A Man Needs A Maid” e “There's A World” con la London Symphony Orchestra, prodotte e arrangiate da Jack Nitzsche. Dopo averle ascoltate […] Jack disse: “Credo sia un po' eccessivo”. Sapevamo che era un'esagerazione m...

Harvest, Il Disco Perfetto Compie 40 Anni

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di Stefano Frollano da JAM Clicca sulle immagini per leggere tutto

First Draft 1968-72: le prime stesure e i dischi incompiuti - parte 2

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After The Gold Rush (1970) After The Gold Rush fu registrato e pubblicato nel 1970, risultato della tranquillitĆ  di Topanga Canyon, la casa dove viveva Young nonchĆ© sede delle sessions. Come si ĆØ detto (nella prima parte dell'articolo), ĆØ stato il progetto immediatamente successivo a Oh Lonesome Me, il secondo disco dei Crazy Horse abortito dopo qualche session. La nascita di Gold Rush ci viene svelata da qualche interessante "memorabilia" di quei giorni. Nel pieghevole all'interno del vinile ĆØ riportata una celebre tracklist alternativa scritta da Neil (senza data), nella quale sono menzionati alcuni titoli di cui solo Archives Vol.1 ha svelato il mistero. Oh Lonesome Me Wondering Everybody's Alone Sugar Mountain Sea Of Madness Big Waves Dance Dance Dance Birds I Need Her Love To Get By In Archives possiamo leggere un'altra lista scritta a penna da Young (luglio 1970) per l'album in lavorazione. Tell Me Why ...