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Official Bootlegs - Rainbow 1973 & High Flyin' 1977

Dopo un anno di attesa, escono il concerto del Tonight's The Night Tour e la compilation del club tour con i Ducks. Dal 14 aprile in cd e vinile.

Molina-Talbot-Lofgren-Young - All Roads Lead Home

I quattro Crazy Horse assemblano un album con dieci canzoni personali registrate durante la pandemia. Young contribuisce con la prima versione, inedita, di "Song For The Seasons".

Neil Young - Harvest 50th Anniversary

Box commemorativo per i 50 anni del "disco perfetto", contenente 3 out-takes, il live alla BBC del 1971 (cd e dvd) e il film documentario Harvest Time con sequenze inedite delle session.

Neil Young. Cercando il nuovo mondo

Risultato di 10 anni di traduzione per NeilYoungTradotto.com e di un'ampia ricerca storico-bibliografica, il libro ripercorre vita e musica dell'artista attraverso i testi delle canzoni.

www.NeilYoungArchives.com

Il sito ufficiale dove potete rivivere l'intera carriera di Neil Young: canzoni, video, concerti, foto, manoscritti, memorabilia, ma soprattutto contenuti inediti ed esclusivi per gli iscritti.

venerdì 19 maggio 2023

Graham Nash: Now (BMG, 2023)

 
1. Right Now
2. A Better Life
3. Golden Idols
4. Stars & Stripes
5. Love of Mine
6. Theme From Pastoral
7. In a Dream
8. Stand Up
9. It Feels Like Home
10. Buddy’s Back
11. Follow Your Heart
12. I Watched It All Come Down
13. When It Comes to You
 
 
A 81 anni e con una carriera che si colloca tra le più prolifiche e influenti negli annali della musica moderna, Graham Nash non ha certo più nulla da dimostrare. Questo potrebbe spiegare la sua assenza nell'ultimo periodo. Il suo album precedente, This Path Tonight, è uscito quasi sette anni fa e dava l'impressione che l'artista stesse guardando la propria vita nello specchietto retrovisore. Erano passati 14 anni dall'album che l'aveva preceduto, il che suggerisce che forse era semplicemente stanco e si era adagiato sul riflettere sulle glorie passate, piuttosto che intraprendere un altro viaggio già percorso più volte.
Se così fosse, allora Now potrebbe essere considerato una sorta di rinascita, che vede Nash celebrare ripetutamente le benedizioni che gli sono state concesse e rendersi conto di essere stato davvero un uomo fortunato. Molte delle canzoni ("In a Dream", "It Feels Like Home", "Follow Your Heart", "When It Comes To You" e la candida e confessionale "Right Now") sono incentrate sulla gratitudine per l'amore e la compagnia, argomenti su cui Nash ha affrontato più volte nel corso degli anni, in particolare nella classica "Our House" (che qui "It Feels Like Home" ricalca da vicino) e in "Sleep Song", che mostrava un'intimità a cui torna volentieri. Il nuovo materiale possiede una sua luce soffusa e trasmette il suono calmo, dolce, sobrio, che ha così tanto contribuito a CSN e CSNY (Crosby Stills Nash & Young).
Questo non vuol dire che non ci siano anche grida di protesta. Sia "Golden Idols" che "Stars and Stripes" ricordano gli inni indignati di un tempo, l'insurrezione che lo ha sempre caratterizzato in canzoni come "Chicago" e "Military Madness". I riferimenti al MAGA, al 6 gennaio e all'ipocrisia politica lasciano pochi dubbi su quali siano le sue mire. "Stand Up" si presenta come una chiamata alle armi, un'esortazione diretta a tutti, ovunque, a far sentire la propria voce.
D'altra parte, Nash tradisce anche un pizzico di nostalgia. Il suo duetto con l'ex compagno degli Hollies, Allan Clarke, su "Buddy's Back", ricorda con affettuosità la gioia del vecchio duo nel fare musica, nonché l'amore comune per Buddy Holly, che inizialmente ispirò i loro sforzi al punto che si appropriarono del cognome per battezzare la band. Ma, dall'altro lato, l'artista offre uno sguardo poco lusinghiero a tutto ciò che è accaduto da allora, nel brano che porta l'eloquente titolo di "I Watched It All Come Down". 
I watched it all come down
To a paperweight at the business end of town
Loaded up and loaded down, it’s a mess, a mess

C'è una certa amarezza in questo brano, in netto contrasto con la serenità dell'album nel suo complesso. In particolare, Nash non offre alcun pensiero finale sul suo compagno d'armi di lunga data, David Crosby, con il quale aveva litigato negli ultimi anni. Detto questo, "Follow Your Heart" potrebbe essere interpretata come un affettuoso addio (After all these years together, I’ll never forget to say I love you… and after all this time together, I’ll never forget that you love me…).
Se questa canzone sia effettivamente diretta al suo ex partner musicale è una pura congettura. Potrebbe anche essere l'elogio a un amore perduto. Difficile dirlo, anche se una cosa è certa. Graham Nash non è il tipo che assapora per forza un rimorso.

American Songwriter, voto **** (su 5)
Traduzione: MPB, Rockinfreeworld


venerdì 14 aprile 2023

Neil Young & The Santa Monica Flyers: Somewhere Under The Rainbow (Reprise Records, 2023)


Disc 1
1. Tonight’s The Night
2. Mellow My Mind
3. World On A String
4. Speakin’ Out
5. Albuquerque
6. New Mama
7. Roll Another Number (For The Road)
8. Tired Eyes
9. Tonight’s The Night – Part II

Disc 2
1. Flying On The Ground Is Wrong
2. Human Highway
3. Helpless
4. Don’t Be Denied
5. Cowgirl In The Sand

Registrato il 5 novembre 1973 al Rainbow Theater di Londra.

[Questo album] testimonia il coraggio che Neil Young ha avuto nel rifuggire la celebrità derivante dall'enorme successo commerciale di Harvest del 1972. Registrata con la band soprannominata The Santa Monica Flyers - il polistrumentista Nils Lofgren, Ben Keith alla steel guitar, il bassista Billy Talbot e il batterista Ralph Molina - questa serata nel teatro londinese si accosta almeno in parte a Roxy - Tonight's the Night Live uscito nel 2018. Tuttavia, al posto dell'esultante senso di sollievo emanato da quella performance (che seguiva di poco il completamento di Tonight's The Night), la registrazione di Somewhere Under The Rainbow (a cura di Pete Long, che contribuisce anche con un saggio di quattro pagine nell'inserto) irradia una palpabile risolutezza e una quasi uguale disperazione, oltre a un'atmosfera di genuina catarsi. Il tutto nonostante la torbida qualità audio che rimane sulla scia del missaggio e del mastering effettuato dall'artista stesso e dal collaboratore tecnico di lunga data Niko Bolas.
Neil e la band propongono materiale noto verso la fine del concerto [...]. "Helpless", "Cowgirl in the Sand" e persino un pezzo dei Buffalo Springfield, "Flying On The Ground Is Wrong"; la risposta estasiata del pubblico a questi ultimi pezzi è persino sproporzionata. [...] Sebbene non si tratti di un momento glorioso, l'esibizione è servita comunque al suo scopo, ovvero esorcizzare i demoni sorti in seguito alle tragiche scomparse del chitarrista dei Crazy Horse Danny Whitten e del roadie di CSNY Bruce Berry (entrambi ritratti in primo piano sulla confezione).

The Ducks - High Flyin' (Reprise Records, 2023)

 
Disco 1
1. I Am a Dreamer
2. Younger Days
3. Gypsy Wedding
4. Are You Ready For The Country?*
5. Hold On Boys
6. My My My (Poor Man)
7. I’m Tore Down
8. Hey Now
9. Wide Eyed and Willing
10. Truckin’ Man
11. Sail Away*
12. Gone Dead Train
13. Silver Wings

Disco 2
1. Human Highway*
2. Your Love
3. I’m Ready
4. Little Wing*
5. Car Tune
6. Windward Passage
7. Leaving Us Now
8. Mr. Soul*
9. Two Riders
10. Honky Tonk Man
11. Sailor Man
12. Silver Wings

* canzoni di Neil Young

Registrato tra il 29 luglio e il 23 agosto 1977 in vari club di Santa Cruz, California.

[...] L'allegria che permea High Flyin', a firma The Ducks, 1977, è la prova del fatto che a questo punto Young stava prendendo in mano la sua carriera. Sebbene questo quartetto non si dilunghi in jam, la loro musica ricorda i primi lavori country-rock di Neil con i Crazy Horse. Tutti i membri hanno la possibilità di sfoggiare materiale originale, mentre Young si limita alla chitarra solista e si mette in primo piano con la voce solo nei brani propri, come "Human Highway" e "Mr. Soul". Abbandonando ogni frustrazione e sforzo, l'icona del rock canadese aveva trovato una situazione in cui poteva divertirsi a suonare solo per il gusto di suonare. È praticamente un membro paritario di un ensemble che comprende il chitarrista/vocalista Jeff Blackburn - che ha co-scritto "My My Hey Hey (Out of the Blue)" - il bassista/vocalista Bob Mosley dei Moby Grape e il batterista Johnny Craviotto (che ha suonato la batteria nelle reunion di quest'ultimo gruppo). [...] Difficile non lasciarsi coinvolgere dalla gioia di tutto questo, perché canzoni come "I Am A Dreamer" sono contagiose.
[...] Gli Official Bootlegs, ognuno a suo modo, ribadiscono che le apparenti bizzarrie della carriera di Neil Young non sono anomalie casuali, ma piuttosto un modello di comportamento intenzionale. [...] Concentrarsi sui suoi archivi, negli ultimi anni, evoca un preciso senso di riscoperta del valore della sua musica, indipendentemente dalla forma che essa può assumere.

mercoledì 5 aprile 2023

Molina-Talbot-Lofgren-Young - All Roads Lead Home (Reprise Records, 2023)


1. RAIN - Billy Talbot
2. YOU WILL NEVER KNOW - Nils Lofgren
3. IT’S MAGICAL - Ralph Molina
4. SONG OF THE SEASONS - Neil Young
5. CHERISH - Billy Talbot
6. FILL MY CUP - Nils Lofgren
7. LOOK THROUGH THE EYES OF YOUR HEART - Ralph Molina
8. THE HUNTER - Billy Talbot
9. GO WITH ME - Nils Lofgren
10. JUST FOR YOU - Ralph Molina


Dal comunicato di NYA
Dopo che Billy ed io abbiamo parlato, ci siamo finalmente resi conto che era giunto il momento di avere un nostro album insieme... insieme a Nils e al grande uomo, che ringrazio con tutto il cuore per aver aggiunto una canzone... ora abbiamo quello che riteniamo sia un buon album... lo abbiamo registrato ognuno per conto suo a causa della pandemia... da cui il titolo, grazie a Billy, "tutte le strade portano a casa"...
Ralph Molina

Nel 2017 ho iniziato a lavorare a una raccolta di canzoni che ho scritto negli ultimi 20 anni. Come i miei vecchi amici, queste canzoni mi hanno accompagnato nel tempo e hanno nutrito la mia anima. Scavando tra vecchi video, clip audio e i recessi della mia memoria, ho ricostruito 10 canzoni, alcune vecchie e altre nuove, tre delle quali fanno parte di questa compilation dei Crazy Horse.
La registrazione di quelle che io chiamo le "Hunter Sessions" è iniziata alla fine del 2017 nello studio situato nel nostro ranch nelle grandi pianure settentrionali del South Dakota occidentale. In quella seduta sono state registrate in presa diretta cinque canzoni, tra cui "The Hunter", una canzone che mi perseguitava da quando io e Ryan l'abbiamo scritta per la prima volta. La registrazione è stata effettuata con un'iterazione di sei elementi della Billy Talbot Band. Poi, nel 2019, sette membri della band mi hanno raggiunto al ranch per un altro giro, dove abbiamo registrato dal vivo altre cinque canzoni. Con i nostri amplificatori Fender sistemati all'esterno, il suono di otto musicisti che suonavano magnificamente come un'unica persona, attraversava i campi di erba e salvia della prateria senza che nessuno, a parte il bestiame e le antilocapre, potesse sentirlo. Le due canzoni "Rain" e "Cherish", che amo particolarmente, sono nate da queste sessioni.
All'inizio del 2020 ci siamo riuniti in uno studio di Oakland, in California, per effettuare i missaggi e le armonie di sottofondo. Il lavoro è stato completato tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio. La sera in cui abbiamo finito eravamo felici e festeggiavamo, spensierati. Il giorno dopo le notizie su Covid erano ovunque.
Billy Talbot

Mi è piaciuto molto lavorare al progetto All Roads Lead Home!
Sono entusiasta di condividerlo oggi. Dopo 53 anni di amicizia e di musica, è stata una gioia partecipare.
Ralph, Billy e io abbiamo contribuito con le nostre 3 migliori canzoni che avremmo registrato a casa. Neil ha aggiunto una splendida bonus track e questa bellissima raccolta è pronta per essere condivisa. Sono onorato e grato di averne fatto parte.
Spero che a tutti voi piaccia quanto a me!
Nils Lofgren

Suonare con questi ragazzi da oltre 50 anni è una delle più grandi gioie della mia vita.
Neil Young


venerdì 17 febbraio 2023

Charts of Gold: la popolarità di Neil Young su Discogs.com


Luglio 2022, Top 200 di Billboard, la classifica principale di vendita dei dischi negli Stati Uniti, riferimento per il mercato musicale mondiale. Cerchiamo Toast e lo troviamo alla posizione #198. L’album leader della classifica è Un Verano Sin Ti di Bad Bunny, per il quale sono riportate 105.000 "equivalent album units".
Un momento: non stavamo parlando di classifica di vendita? Ops, avremmo dovuto dire di popolarità.

Ci sono tanti modi per pesare la popolarità di un artista o di un disco. Fino ad una decina di anni fa ci si affidava tout-court ai numeri delle vendite, ora la diffusione sempre più massiccia delle piattaforme online ha cambiato tutto. Si è iniziato con il download ma poi, man mano che il consumatore perdeva interesse anche per questa modalità di fruizione, prendeva piede lo streaming, che oggi predomina.
Nel caso del download, il declino è iniziato nel 2012: dai 117.680.000 album digitali venduti quell’anno (a fronte di 193.400.000 album fisici) siamo scesi ai miseri 20.200.000 del 2022. Nel 2000 le vendite di quando compact, cassette e vinile totalizzavano 785.000.000 copie totali, mentre l’anno scorso si sono fermate a 78.201.000: letteralmente un decimo.
Durante questo irreversibile declino, nel dicembre 2014 si è passati a compilare la Top 200 di Billboard con un sistema multimetrico (si chiama veramente così) che, con astrusi calcoli che mischiano streaming, download e vendite fisiche, mira a dare risalto non più all’album con le vendite maggiori bensì all’album più popolare. Tutti i paesi si sono allineati, seppur con formule diverse, ma alcuni continuano a mostrare anche la classifica delle vendite intese in senso tradizionale.

Tornando alla classifica del 23 luglio 2022, era allo stesso tempo divertente e deprimente constatare che Toast grattava il fondo della Top 200 (multimetrica) ma, al contrario, figurava nella nella Top Ten della classifica Album Sales. Il leader della Top 200, l'imprescindibile Un Verano Sin Ti, con meno di 1.000 copie vere vendute non figurava nemmeno nella Album Sales. Ah, sull'imprescindibile stavamo facendo dell'ironia, casomai foste già lì lì per metterlo nel carrello...

Come fare, dunque, per sapere qual è l’album più popolare di Neil Young senza però perdere di vista le vendite? Negli anni abbiamo dato risalto a Spotify, YouTube, Wikipedia, Tencent Music, Gaana e Soundscan. Stavolta utilizzeremo Discogs.com, una comunità di oltre 3 milioni di persone (collezionisti, semplici amatori, negozianti, da tutto il globo terrestre), almeno un sesto delle quali si occupa attivamente di catalogare dischi all’interno del portale. Dal 2000 su Discogs sono stati inseriti oltre 8 milioni di artisti e 15 milioni di dischi, per un totale di 500 milioni considerando le varie edizioni dei medesimi album (solo di Harvest sono catalogate oltre 450 versioni, tra edizioni dei vari paesi e ristampe). Diventa facile capire che questo immenso database, costantemente in crescita, sia sfruttato anche da chi studia e stima le vendite, e possa costituire un banco di prova veritiero ai fini della nostra ricerca.

Ed eccoci alle varie sezioni in cui abbiamo suddiviso il lavoro. La tabella 1 mostra la classifica completa (al 31 dicembre 2022) di tutti gli album di Neil Young: le cifre accanto a ogni disco costituiscono il totale delle copie (a prescindere dall'edizione o dal formato) che fanno parte delle bacheche degli iscritti a Discogs, e che quindi corrispondono a copie dell'album possedute da persone (chiamiamoli owners).
Non desta certo scalpore trovare proprio Harvest al primo posto, ma può darsi che qualche sorpresa la possiate trovare scorrendo la lista. Questa classifica l’abbiamo scorporata ulteriormente in sei classifiche parziali (tabelle 2-7) che tengono in considerazione i seguenti fattori:
1) dividono la carriera di Neil in 6 periodi, in modo che sia più sensato fare paragoni tra disco e disco;
2) si riferiscono solo agli album del Neil Young solista (quindi niente Stills-Young Band, Buffalo Springfield o CSN&Y);
3) occorre tenere presente la longevità: i titoli degli anni '60/'70 hanno ovviamente avuto più tempo per essere stati collezionati rispetto a quelli via via più recenti;
4) i dischi degli anni '60/'70 hanno un numero notevolmente maggiore di versioni, perché con l’avvento del compact la produzione è stata accentrata in meno paesi rispetto alla prima era del vinile;
5) l’industria discografica ha avuto volumi globali di vendita sensibilmente differenti tra un periodo e l’altro;
6) abbiamo infine riunito in una tabella a parte tutto il materiale degli Archivi: i box set e tutti i dischi delle varie Series (Official/Original, Special Release, Performance, Official Bootleg).

La tabella 8 ci mostra il confronto tra Harvest e dischi di altri artisti, presi più o meno a caso ma comunque facenti parti della Storia del Rock, tra cui anche Dejà Vu di CSN&Y.

Nell’ultima tabella abbiamo inserito la Top 20 dei dischi in wantlist, cioè la "lista dei desideri" degli iscritti. Scoprirete che anche se Harvest è già posseduto da 150 mila owners di Discogs, ci sono altrettanti iscritti (anzi, un po' di più) che ne sono alla ricerca, e questo è senz'altro un ulteriore indice di popolarità molto importante. Potete fare i paragoni con la prima tabella, qualche differenza c’è.

Qualche altra nota: per quanto concerne i titoli degli anni '70 bisogna tenere presente che alcuni non sono stati disponibili per lungo tempo; lo stesso dicasi per Trans in cd negli States. La raccolta Lucky Thirteen è del 1993 ma abbiamo ritenuto corretto inserirla nel periodo anni '80 perché il suo contenuto appartiene a quel periodo. Nella tabella dei '90 abbiamo lasciato separati i vari Weld, Arc e Arc/Weld (ma il loro totale sarebbe comunque inferiore a Sleeps With Angels). 
Si potrebbe continuare a lungo, perché è normale che qualcuno veda il proprio album preferito più in basso o più in alto di quanto credesse. Ma quelli che vi abbiamo presentato sono dati oggettivi sui quali ragionare, non la solita classifica stilata da un giornalista per come gli gira in quel momento.

Nel mio piccolo posso contare ben 17 edizioni diverse di Harvest, più quelle vendute all'interno di cofanetti. Eppure in casa mia non vince lui, ma After The Gold Rush.
In Discogs, il maggior collezionista possiede l’incredibile cifra, aggiornata all’estate scorsa, di oltre 512.000 pezzi. Voi che ne dite? Buttato lì nel mucchio, avrà almeno un disco di Neil Young?











Luca "Borderwolf" Vitali