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Visualizzazione dei post con l'etichetta Dead Man
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The Oral History: Broken Arrow e Dead Man, 1996

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Broken Arrow Neil Young: Spareranno merda su questo disco. Gli ho dato un bersaglio mobile – ha molti punti deboli e sarà facile criticarlo... È volutamente vulnerabile e incompiuto. Volevo prendermi qualche batosta senza David. [1] L’ultima volta che andai a trovare David Briggs era già molto malato. Gli chiesi cosa pensava che avrei dovuto fare con la mia musica. Lui mi disse: “Devi tornare alle origini, all’essenza, alla fonte di tutto. Questo è l’Anno del Cavallo”. [3] Il tuo nuovo album si intitola Broken Arrow, come una canzone scritta 30 anni fa per i Buffalo Springfield. Ti piace vivere nel passato? Young: Non ha niente a che fare con la nostalgia. Per anni e anni ho cercato di fare dischi che suonassero non completi, col risultato di attenuarne la rozzezza e l’autenticità. Questa volta ho lasciato le canzoni così com’erano, ma non riuscivo a trovare un titolo. Mi sono chiesto: cosa significa questo album per me? Per me rappresenta il divertimento, la franchezza e la lib...

Dead Man soundtrack - Rassegna Stampa

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Non cercate delle parti cantate o melodie di durata superiore ai due minuti: rimarrete delusi. L'album che fa da colonna sonora al film di Jim Jarmusch con Johnny Depp è costituito da tredici tracce (niente titoli) nelle quali il vecchio bisonte canadese si cimenta alla chitarra acustica, al piano, al pump organ ma soprattutto alla chitarra elettrica con largo uso di feedback, il tutto con sottofondo di rumori e dialoghi del film. La leggenda vuole che il disco sia stato registrato in presa diretta con le immagini del film davanti, e si sente. Non è la prima volta che il canadese confeziona colonne sonore su commissione (Where the Buffalo Roam, 1980), e non è nemmeno la prima volta che Young pubblica un lavoro solo strumentale (vedi Arc, la rumoristica appendice del doppio Weld del 1991), Un album evocativo, ricco di sensazioni e di emozioni suscitate da una musica strana, distorta, a tratti spettrale e allucinata. Sconsigliato ai fan del Neil Young cantautore acustico , ma su...

Neil Young: Dead Man (Vapor Records, 1996)

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di Salvatore Esposito "E' difficile perdersi se non sai dove stai andando". Questo commento di Jarmusch all'uscita del film e' assolutamente perfetto per descrivere l'infinita poesia delle immagini e della colonna sonora. Potrei perdere ore ed ore solo per celebrare la sublime arte di questo regista di New York, che per me rappresenta qualcosa di totalmente unico/prezioso/struggente... Dirò solo che nel caso di "Dead Man", le immagini e le atmosfere del film sono legate a doppio filo con la musica di un altro immenso artista, Neil Young, ed è impossibile concepire quest'opera cinematografica senza il presente impareggiabile soundscape. Qui Neil young raggiunge la propria apoteosi poetica, "perso"(nessun termine può essere più appropriato) nel suono, "quel suono", elettrico stordente e reiterativo, in un territorio praticamente senza confini. Il tutto e' avvolto/distorto/permeato dai suoni, dalle voci e dai dialoghi ...

Dead Man (1995) - Articoli e interviste a Jim Jarmusch

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La chitarra elettrica sgrana le sue vibrazioni fino all’ultimo titolo di coda, quasi non si rassegnasse a staccarsi dalle immagini del film, che gonfia di un’estrema eco musicale. Raramente nel cinema, regista e autore della colonna sonora hanno raggiunto una intensa armoniosa come Jim Jarmusch e Neil Young in Dean Man, singolare western in bianco e nero che recupera cadenza narrative e stile visivo del muto (anche le mascherine circolari a chiusura delle varie sequenze) immergendo le immagini in un flusso musicale solitario e infinito. “ Neil Young – spiega il cineasta newyorkese – ha cercato dentro di sé la reazione emotiva al film esprimendola con la chitarra elettrica. È l’unico strumento che ha impiegato ma con l’effetto dilatato, sinfonico: a parte l’intervento del pianoforte in un paio di momenti, la musica di Dead Man è la chitarra di Neil, che lui trasforma in orchestra, facendone un movimento mentale, avvolgente, come una voce off. La musica di Neil Young è diventata u...

Dead Man (1995) - La critica di Cineforum

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"E' un film molto triste, ma offre una lezione di vita. Jim Jarmusch mi ha regalato un'anello con su un teschio - ne ha uno simile anche lui - per ricordarci che la morte è l'unica cosa sicura nell'esistenza". (Johnny Depp) LA TRAMA William Blake e` un ragazzo appena rimasto orfano dai genitori e lasciato dalla fidanzata che e` in viaggio su un treno diretto verso il Far West, vestito da cittadino in mezzo a rozzi pionieri. Ha trovato un lavoro alla fabbrica di un paese sperduto, Machine. La fabbrica e` un meccanismo mostruoso e gli uomini che vi lavorano sono tanto bestiali quanto quelli che vivono di fuori. Il padrone, Dickinson, lo caccia, in quanto il suo posto e` gia` stato dato a un altro contabile. Blake, che ha speso tutti i suoi risparmi nel viaggio, trova consolazione in una graziosa fioraia, che lo porta subito a casa sua. Vengono pero` sorpresi dal fidanzato della ragazza. Lui spara, ma la ragazza fa scudo a Blake, che a sua volta impugn...