The Oral History: Life / Muddy Track / Meadow Dusk (1987)
![Immagine](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUB31_IJ2cJiROqpkYFZz4WvXca8vb74eZ4n8_A8sPlsRPQ1VpjIJwsYRkZjJRoqmYkEB-pgAOY1CqqGNUxubpLIXbZ7MeCt5Sqm1KB3kYieFhyphenhyphenkFPRNakSEUdg5Bzt2T2zstGM557pOo/s320/3455612672.jpg)
Frank “Poncho” Sampedro: Improvvisamente fummo coinvolti in questa cazzata midi-elettronica-techno-jive di cui non sapevamo nulla. La cosa che mi fece dare di matto fu che dovevamo tentare di copiare quegli altri ragazzi – Ralph suonare come Steve Jordan, io come Danny Kortchmar. Che barzelletta. […] Perdevamo il ritmo quasi tutte le sere. Neil urlava e imprecava. Tu vai sul palco per divertirti. Non vuoi pensare cose come, “Alla sedicesima battuta sentirò un piccolo ta-ta sul rullante.” […] Neil ci riunì sul bus nel bel mezzo della notte. C'erano tutti – Briggs, Mazzeo, Niko, la band. Neil camminava avanti e indietro come un capo guardia. Eravamo lì in silenzio, tutti con la testa assente. Neil non parlava con nessuno – andava e veniva – e Niko fece, “Allora, abbiamo passato l'ispezione, papà?” [1] David Briggs: Quando mi chiamarono avevano già fatto quindici spettacoli ed erano già nella merda. E neil era incazzato, incazzato... Era in collera con tutti e tutti lo odiavan