Homegrown: recensioni internazionali
![Immagine](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhj_9GQ25yp1GN9j0iSnn2IouZbJrafK65vsns9YtdG_MKRE-j_jJW8U1Q4MzJp1LQDMue1KHmeJsFupsLMdKwZBp-jQmuVszQYvrXsiGSM_DD6PqXIhtzqm1HwkaICsnvPIX4i8LFu5t4/s320/Neil-Young-Homegrown-Rsd-2020.jpg)
Sette canzoni non sono mai state rilasciate prima d'ora, inclusa la sentita "Separate Ways" in apertura. Sopra la solida e minimale batteria di Levon Helm, il coro e Young danno il meglio di sé, tanto melodico quanto meditativo, tanto pensieroso quanto potente. [...] La sciolta "Vacancy" è l'ultima nuova canzone, un instant-classic (se si può definire "istantaneo" un brano rimasto nel cassetto per 46 anni). New Musical Express , voto ***** (su 5) Homegrown è un'aggiunta essenziale al catalogo di Young e la migliore delle sue numerose pubblicazioni d'archivio da quel Live at the Fillmore East (registrato nel 1970 e pubblicato 36 anni dopo) che è stato altrettanto essenziale. Variety , rece positiva Homegrown si afferma come un legittimo capitolo - forse persino richiesto - dell'eredità [di Young], l'ennesima audace affermazione di uno dei giganti della musica dell'ultima metà del secolo. Paste Magazine , voto 9