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Rassegna stampa d'epoca: Zuma / Long May You Run

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ZUMA – 1975 L'ultima uscita di Neil Young, Zuma, mostra i suoi diversi talenti come cantante e compositore fornendo un'affascinante retrospettiva della sua lunga e variegata carriera. La chiave del successo di Young è sempre stata la sua sorprendente versatilità. Young scrive con sensibilità, è un cantante creativo ed è un fenomenale chitarrista, e la combinazione di questi talenti gli ha dato una marcia in più rispetto a molti degli artisti della musica popolare. Queste qualità vengono dimostrate come non mai in questo nuovo album. Il dono che Young ha per la parola è stato raramente ai livelli che mostra Zuma. Senza dubbio alcuno, l'LP conferma la mia sensazione che lui sia un moderno poeta travestito da rock star – un artista creativo che ha mischiato poesia e musica per ottenere un ineguagliabile, contemporaneo veicolo per le sue idee. Solo Bob Dylan, Joni Mitchell o Jackson Browne hanno mostrato questo talento nel modo così intenso e provocante che Young adotta s...

The Oral History: Long May You Run (1976), Chrome Dreams, Hitchhiker (1976, inediti)

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Elliot Roberts: Stephen chiese a Neil di farlo e Neil disse sì. Lui adora Stephen. È il suo più vecchio amico… e ci pensa. In dieci anni, saresti felice di vedere chiunque conoscessi da così tanto tempo”. [2] Neil Young: Volevo avere pronto il disco. Io stavo andando avanti. Non volevo fermarmi ad aspettare che CSN registrassero dopo. Non avevo tempo. Noi avevamo fatto le tracce, perché servivano tre mesi per metterci le voci? Se facevamo così, era un disco di CSNY? Dovremmo fare un disco di CSNY e smantellarlo? Cazzo. […] Ovviamente il duo Stills-Young fu un completo fiasco. Ma io scelgo sempre le cose che difficilmente possono realizzarsi. Quando avvengono è fantastico, ma non succede sempre. Coi Crazy Horse succede. [1] T.Dowd/G.Giachetti: Erano due superstar che facevano parte della stessa squadra ma non giocavano la stessa partita. C'era molta astiosità sin dall'inizio. [1] Kevyn Lauritzen: Neil era frustrato sin dall'inizio [del tour]. Disse, “che cosa sta ...

Long May You Run / American Stars / Comes A Time - The Rolling Stone archives

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LONG MAY YOU RUN – (The Stills-Young Band) 1976 […] Steve Stills e Neil Young, finendo il disco che stavano facendo assieme, avevano convocato i vecchi amici nell'eventualità di terminare il loro mitico terzo album. Un mese dopo è come se questo tentativo non si fosse mai fatto. Stills e Young sono di nuovo in studio per missare il loro lavoro […]. Secondo il manager di Stills, Michael John Bowen, che era presente alle sedute, “non c'era la magia di una volta. Era troppo identificabile come un lavoro di Stills e Young”. David Crosby conferma la versione: “sono stato sorpreso quando ho sentito che non saremmo stati sull'album”. […] Bowen attribuisce anche alla scarsità di tempo a disposizione il fallimento della reunion (per quanto si sa il quarto tentativo del gruppo): “Quest'anno è ancora troppo presto per il riemergere di CSNY. Questa estate Stills e Young faranno un tour e pubblicheranno il loro album, hanno bisogno di farlo. È il prossimo stadio di questo c...

The Stills-Young Band: Long May You Run (Reprise, 1976)

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L'avventura della Stills & Young Band è tra le più corte della storia del rock: un disco e un mezzo tour. Mezzo perché Neil, dopo un po', si è stancato del compagno Stephen e l'ha mollato ("Buffo come certe cose finiscano improvvisamente come sono cominciate. Mangiati una pesca. Neil": questo il suo storico messaggio di commiato). Peccato, perché il disco è certamente tra i più sottovalutati delle loro carriere. I brani di Stills claudicano ("Black Coral" è comunque un capolavoro), ma Young è ispirato in "modalità oceanica" e le canzoni sono intrise di chiaro di luna, spiagge e acqua. "Fontainebleau", nella sua semplicità, è il miglior brano del disco: estraniante e denso, avrebbe dovuto godere di lunga vita su un album più quotato. Interessanti anche gli altri: "Midnight On The Bay", "Let It Shine" e "Ocean Girl": quest'ultima riprende il ritornello di "War Song", pezzo dimenticato...