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Visualizzazione dei post da settembre, 2017
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Hitchhiker: rassegna stampa

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Un lavoro che riflette con forza la stagione irripetibile di una California antica e idealista, del tutto distante da quella che ci viene costantemente propinata oggi. Neil Young si concede a una visione diversa del proprio singolare universo musicale attraverso un album dimenticato nel suo turbolento passato, offrendo così al mondo un nuovo tassello della storia del cavallo pazzo di Winnipeg, che, all'epoca appena trentenne, poteva già vantare una carriera di prim’ordine. [...] Rockol Voto 3.5 (su 5) Niente di nuovo sotto la luna piena californiana (Malibu per la precisione), tutto o quasi già sentito in forma diversa e più definita, ma queste registrazioni, rigorosamente unplugged e ridotte all’osso, sono ancora e sempre un gran bel sentire. [...] Distorsioni Voto 8 (su 10) - Disco consigliato Le versioni qui riportate sono vergini, pure, cristalline, lontanissime dal concetto di barile raschiato che normalmente anima questo tipo di operazioni: pur evidenz

Neil Young: Hitchhiker (Reprise Records, 2017)

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1. Pocahontas 2. Powderfinger 3. Captain Kennedy 4. Hawaii 5. Give Me Strength 6. Ride My Llama 7. Hitchhiker 8. Campaigner 9. Human Highway 10. The Old Country Waltz  Chitarra, pianoforte, armonica, voce: Neil Young Produced by David Briggs Recorded at  Indigo Ranch Studios, Malibu (California) "Nel 1976 ero sempre di fretta, scrivevo molte canzoni ogni settimana, troppo materiale e troppo poco tempo per andare in studio. Registravo dovunque potessi e andavo veloce, completando i miei dischi rapidamente. Per me non era importante creare album tecnicamente perfetti ma catturare le esecuzioni originali e i sentimenti di ogni nuova canzone. Quelle performance in gran parte racchiudono l'essenza delle canzoni. Era questo il mio metodo. […] Una notte io e [David] Briggs capitammo in uno dei suoi posti preferiti, gli Indigo Ranch Studios [di Malibu]. Passai lì la notte insieme a David a registrare nove canzoni acustiche, da solo, realizzando un disco che

Hitchhiker: recensioni internazionali

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Hitchhiker è il ritratto concentrato di un set acustico, registrato l'11 agosto 1976 e rimasto sconosciuto finché Young non l'ha menzionato nel suo secondo libro di memorie, Special Deluxe. Lì ricorda di aver interrotto l'esecuzione filata delle canzoni “solo per un po' d'erba, birra o coca”, e critica la sua performance dicendo che è “piuttosto impassibile”. Il che sembra un po' duro, visto quanto è intima la produzione curata da David Briggs e la forza pura delle canzoni: tutto sembra suggerire che l'album, con qualche sovraincisione e una maggior rifinitura, avrebbe potuto funzionare come il disperatamente cercato seguito di Harvest. Otto delle dieci canzoni sono emerse in successivi album di Young, in certi casi – come per “Powderfinger” (Rust Never Sleeps, 1979) e la stessa “Hitchhiker” (Le Noise, 2010) – in forme radicalmente diverse. E tanto di cappello alle due tracce inedite. “Give Me Strength” possiede la nobile fragilità di gran parte dei lavo