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Visualizzazione dei post da 2019
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L'uomo nello specchio si racconta: Reflections di Graham Nash

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Reflections , pubblicato nel 2009, è un box set di 3 cd più libro che offre una retrospettiva inedita sulla carriera quarantennale (all'epoca dell'uscita) di Graham Nash. Entriamo in dettaglio in questa meravigliosa e monumentale opera. Il primo disco si apre con tre estratti della band che segna l'esordio di Nash, gli Hollies, nati in Inghilterra nel 1961 e diventati celebri dal 1963 (in anticipo sia sui Byrds di Crosby che sui Buffalo Springfield di Young e Stills): “On A Carousel”, “Carrie Anne” (dedicata a Marianne Faithfull) e la superba “King Midas In Reverse”. Nelle note, a proposito di quest'ultima Nash dice: “La scrissi in Jugoslavia. La mia relazione con gli Hollies era già diventata tesa e, nonostante il disco venne acclamato dalla critica, commercialmente fu un fiasco. Lì capii che il mio tempo con la band stava per giungere al termine.” Anni dopo “King Midas”, autentico gioiello, verrà ripreso insieme a CSN e immortalato in 4 Way Street . Nel 1967 Da

Neil, i Crazy Horse e Colorado: intervista a Nils Lofgren (2019)

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Neil ha slittato la possibilità di date dal vivo con i Crazy Horse al 2020 dicendo che vuole concentrarsi sui suoi film per il resto del 2019. Bruce Springsteen ha dichiarato che tornerà in sella nel 2020 con la E Street Band. […] Come ci si sente a essere qualcuno che lavora a fianco di due cantautori e bandleader di questo calibro? Ci sono grandi somiglianze tra Springsteen e Neil in quanto nessuno dei due gestisce al dettaglio quello che si suona. Vogliono entrambi ascoltare le tue idee. Quando ci sei dentro ti permettono di provare emozioni vere nel tuo lavoro. Lo preferiscono. Questa è una cosa bellissima. […] Hai lavorato varie volte con Neil o i Crazy Horse, dal disco che la band ha fatto senza di lui nel 1971, così come nei suoi album After The Gold Rush (1970) e Tonight’s The Night (1975). Hai trovato che le dinamiche sono cambiate lavorando a Colorado? Ho incontrato Neil quando avevo 17 anni. In realtà l'ho incontrato 50 anni esatti fa lo scorso maggio mentre

Crisi climatica, musica digitale, i 50 anni dei Crazy Horse: interviste a Neil Young (2019)

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La tua cavalcata con i Crazy Horse dura da 50 anni, sin da Everybody Knows This Is Nowhere nel 1969. Come ti senti a riguardo? E’ grandioso. Voglio che continui ancora. Siamo ancora qui per la stessa ragione: servire la musica. Abbiamo sempre fatto questo. Non faremo un disco scadente dopo essere stati insieme per 50 anni. Questo disco non è poi così diverso dal nostro sound di allora. C’è la stessa scintilla di giovinezza. Gran parte di Colorado è incentrato sul cambiamento climatico e sull'ambiente. È la sola cosa che conta davvero. La gente per strada non è in grado di vedere al di là di una settimana. Non stanno pensando ai loro figli o ai loro nipoti. Io non volo più, tranne che in Europa. Non posso fare ciò che sta facendo Greta Thunberg. Lei è eccezionale. Ho provato a raggiungerla ma non ci sono riuscito. […] “Rainbow Of Colors” parla di intolleranza e immigrazione. Rifiuto apertamente l’idea di tener fuori le persone e costruire mura. Non ha senso. Una c

Colorado: rassegna stampa italiana

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Il risultato non è un tipico disco di Neil Young con i Crazy Horse. Se da un lato non mancano le cavalcate rock e le improvvisazioni, le canzoni migliori di Colorado sono le ballate [...]. Colorado è un disco dai due volti, rozzo e imperfetto, che non regge minimamente il confronto con i capolavori scritti tra gli anni ’60 e ‘70. Allo stesso tempo, però, è il disco più diretto e urgente dell’ultimo decennio della carriera di Neil Young che, come un vecchio artigiano nascosto nel suo rifugio tra le montagne, non sa fare altro che scolpire una canzone dopo l’altra. Rolling Stone Italia Voto ***1/2 Le cose migliori di un disco che rischia di suonare un po’ troppo classico (anche se è comprensibile, visto che l’autore ha 73 anni e in carriera non si è certo adagiato), però, si trovano nelle delicatezze di "Green Is Blue" (di nuovo l’allarme ecologico, su un altro giro di piano efficacemente irregolare), del bel singolo "Milky Way" (ancora sull’amore per la

Colorado: recensioni internazionali

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Colorado dimostra che Young, 73 anni, non ha perso neanche un briciolo della sua grinta e della sua passione... Colorado dice così tanto, e in modo così bello, che è valsa l'attesa. The Indipendent Voto 10 Colorado ribadisce la promessa di Young che la ruggine non dorme mai, anzi pare che migliori invecchiando. Exclaim Voto 9 Neil Young & Crazy Horse hanno rinnovato il loro legame musicale durante una manciata di spettacoli improvvisati nel 2018 e poi si sono ritirati sulle Montagne Rocciose per registrare Colorado. È un lavoro altrettanto spontaneo, anche se troppo informale in certi punti, che tuttavia cattura tutta la chimica che c'è tra questi bravi musicisti. Glide Magazine Voto 8 Oltre 50 anni dopo, i riff sporchi e le morbide armonie sono intatti e i testi ancora sentiti. Rolling Stone Voto 8 Il leggendario songwriter potrebbe facilmente riproporre vecchie canzoni e suonarle su strade sicure, invece ha scritto un album pieno di can

Neil Young & Crazy Horse: Colorado (Reprise Records, 2019)

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 1. Think of Me   2. She Showed Me Love   3. Olden Days   4. Help Me Lose My Mind   5. Green Is Blue   6. Shut It Down   7. Milky Way   8. Eternity   9. Rainbow of Colors   10. I Do  Single 45"  1. Truth Kills  2. Rainbow of Colors (live debut) Crazy Horse: Neil Young, Billy Talbot, Nils Lofgren, Ralph Molina Prodotto da Neil Young e John Hanlon Dobbiamo essere grati a quest’uomo, che pur avvicinandosi alla soglia dei tre quarti di secolo continua a regalarci ogni anno due/tre dischi di ottima fattura, sia nel caso di raccolte di canzoni nuove, sia nel caso di reperti del passato, più o meno recente. Certo, non bisogna chiedergli del progetto antologico Archives Vol. 2; o meglio, chiedere si può, lui risponde anche dando date di uscita, poi puntualmente pospone. A dispetto delle vendite calanti, la sua fama non va certo scemando. Anzi, mai come in questi ultimi anni aumentano le cover che altri artisti fanno delle sue canzoni, anche quelle pi

Yin... & Young: excursions into Asian territory

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Tempo di lettura: 1 birra media Sul finire degli anni ’80 era divenuto celebre il filmato di un giovane universitario cinese che non lasciava passare un carro armato durante gli scontri di Piazza Tienanmen. A quell’episodio Neil Young dedicava la sua “Ohio” durante il tour del 1989. Sulla copertina di Freedom, uscito nell’ottobre di quello stesso anno, Young indossava un cappello cinese con la stella. Sono le uniche connessioni che io riesca a ricordare tra Neil Young e la Cina, salvo una versione in cinese di Heart Of Gold ascoltata tanti anni fa in un ristorante in Francia (giuro!), la citazione in China Disco Bar di Elio e le Storie Tese contenuta in Figgatta de Blanc del 2016 e forse qualche maglietta… In questo articolo cercheremo di capire quale sia il livello di popolarità del canadese all’ombra della muraglia cinese. Che io sappia, nessun album è uscito ufficialmente da quelle parti, al contrario di Taiwan e Hong Kong, ma per ora ci limitiamo a parlare della Repubb

Tuscaloosa 1973: rassegna stampa

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Quello di Tuscaloosa è un concerto che non è mai girato molto nel circuito dei fan e, seppure nel disco non sia stato riportato l’intero set, c’è davvero poco di cui rammaricarsi, è un ascolto davvero di grande qualità. Rockol.it Voto **** (su 5) Tuscaloosa non è certo il miglior live uscito dagli immensi archivi di Young, eppure, nonostante le esecuzioni abbiamo una messa a fuoco non sempre centrata, le undici canzoni in scaletta vibrano di un’intensità spigolosa, pungente, quasi selvaggia. Loudd.it Voto 7 (su 10) "È affilato, come quelle canzoni dolci con un lato tagliente. È un trip essere di nuovo a Tuscaloosa, Alabama, e cantare quelle canzoni da Harvest e da Time Fades Away" ha raccontato recentemente Young dopo aver riascoltato i nastri di quel concerto. Enzo Curelli Rece positiva 11 brani mai pubblicati prima, con Neil Young che si esibisce live insieme agli Stray Gators all’Università dell’Alabama, Tuscaloosa, il 5 febbraio 1973. La stess