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Visualizzazione dei post da ottobre, 2014
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Special Deluxe - Recensioni internazionali

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L'interesse di Neil Young nelle automobili risale a quand'era un bambino che andava in giro sulla Monarch Business Coupe 1948 di famiglia con il suo cane Skippy nel baule. Forse la ragione dietro all'impatto che le auto hanno avuto su di lui è che andavano in giro spesso, sviluppando un senso itinerante che ha alimentato la passione per la strada. I tanti suoi viaggi, comunque, gli hanno permesso col senno di poi di calcolare le emissioni in atmosfera. Queste digressioni interrompono malamente la narrazione, ma Young si sente obbligato ad includerle per la sua coscienza sociale e ambientalista. È una contraddizione interessante: l'amore per le auto contro la consapevolezza del danno ecologico causato dalla combustione fossile. In ogni caso lui dice che il suo interesse è solo per l'estetica delle auto, e non è limitato ai veicoli più moderni e dal design areodinamico. […] Tra le sue preferite c'era il carro funebre che usavano come “tour bus” degli Squires,

Storytone e Special Deluxe: le anteprime di Rolling Stone e Billboard

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Neil Young inarrestabile: uno sguardo al suo nuovo libro, all'album Storytone e alle sue crociate Neil Young ultimamente è troppo impegnato per fermarsi a pensare alla mortalità, ma nel suo brillante nuovo libro, Special Deluxe: A Memoir of Life and Cars , fa un'eccezione. L'anno scorso, Young è andato a cena con il figlio Ben nello stesso ristorante dove conobbe sua madre, Pegi, quattro decenni prima. Nel momento in cui è entrato nel parcheggio, "ho visto la vita passare, la sua fugacità", scrive. "In una preghiera silenziosa al Grande Spirito, ho chiesto di essere degno di altro tempo. C'è ancora così tanto da fare." E cosa c'è, di preciso, sulla lista? "Primo: amore, felicità, godere della Terra e del suo valore, è un posto incredibile dove stare", dice Young, 68 anni, seduto sulla sua barca al largo di un posto che non menziona in un pomeriggio di settembre inoltrato. "E numero due: proteggere la Terra per nostri figli

Human Highway, dalle riprese (1978) alla director's cut (2014)

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La prima prova cinematografica di Neil Young fu Journey Through The Past (1972), un bizzarro e poco apprezzato collage di scene di fantasia ed esibizioni musicali d'inizio carriera. Alla fine del decennio, influenzato dall'emergente scena musicale sperimentale, il cantautore riprende in mano la cinepresa per girare un film con tanto di trama e attori di rilievo: Human Highway , realizzato a pezzetti tra 1978 e il 1982 e finanziato da Neil a sue spese (3 milioni di dollari). Parlare però di sceneggiatura sarebbe troppo: in effetti il film viene scritto mentre viene girato, gli attori sviluppano i loro personaggi e il girato è frutto di molta improvvisazione. L'idea alla base, comunque, è quella di girare una "commedia nucleare" che ritrae Lionel, un benzinaio dai modi bifolchi, nel suo ultimo giorno prima della distruzione della Terra. Lionel è interpretato dallo stesso Young; accanto a lui il celebre attore Dean Stockwell, e diverse comparse tra