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Visualizzazione dei post con l'etichetta Bluenote Cafè
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Bluenote Cafè: Rassegna Stampa

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(Ultimo aggiornamento Dicembre 2015) Recensioni italiane: Distorsioni  7 (su 10) Rootshighway :-) Artists and Bands Enzo Curelli Blog  8 (su 10) Discoclub Recensioni internazionali: Popmatters  9 (su 10) American Songwriter  **** (su 5) Independent  *** (su 5) Allmusic   ***1/2 (su 5) Metacritic : 7,3 (voto medio su 6 recensioni) La recensione di Popmatters: [...] Sebbene This Note's For You sia un po' claudicante, le performance dal vivo di Young in promozione all'album furono tutta un'altra cosa. Bluenote Cafè è una collezione live di grande intrattenimento che vince proprio laddove l'album era carente. La band di Young era infuocata, sera dopo sera. Bluenote Cafè include registrazioni da 11 diversi concerti tra novembre 1987 e agosto 1988. La raccolta venne compilata per essere pubblicata già nel 1988, poi Young la scartò in favore dell'album in studio, che fu un flop. 27 anni dopo i fan possono finalmente sentire quanto Neil Young ...

Neil Young & Bluenotes: Bluenote Cafè (Reprise Records, 2015)

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Una parte di pubblico e di critica non è mai stata disposta, né prima né adesso, a rivalutare la musica che Neil Young fece negli anni 80. Considerato un periodo non tanto (o non solo) sperimentale, quanto criptico e strafottente, il decennio viene bollato velocemente come trascurabile. La stessa cosa la stiamo vivendo nel presente: dopo il 2000, gran parte dei dischi del canadese hanno diviso pubblico e critica. C'è però una differenza fondamentale: mentre ora Young confeziona per lo più album a custodia di una posizione politica-sociale esplicita, utilizzando la musica come un veicolo a cui dare solo metà (ma talvolta è stato anche meno) del peso complessivo, negli anni 80 il cantautore-rockstar vagava tra identità musicali disparate ma tutte roots , da sempre alla base del suo songwriting, alla ricerca di emozioni istantanee o che potessero rappresentare ed esorcizzare situazioni personali ( Trans docet ). Una concentrazione e un'identificazione totale, dunque, con la...

The Oral History: This Note's For You e il Bluenotes tour, 1988 (pt.2)

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A proposito della canzone "This Note's For You" Lettera di Neil Young a MTV [7] 6 luglio 1988 MTV, deficienti senza spina dorsale. Vi rifiutate di mandare in onda “This Note’s For You” perché avete paura di urtare i vostri sponsor. Per che cosa sta la 'M' di MTV, per music o per money? Lunga vita al rock. Neil Young […] Combattere le sponsorizzazioni non è un po' lottare contro i mulini a vento? Young: È idealismo. Io ho dovuto cantare alle Budweiser Concert Series perché avevano raggiunto un accordo con il mio promoter e non c'era verso di tirarsi indietro. I soldi li hanno dati al promoter e così lui ha potuto pagare noi musicisti, ma io non ho fatto patti in prima persona con la Budweiser. Bevo Budweiser, ma non è il caso che sponsorizzi anche i miei concerti. Non ho intenzione di criticare chi accetta una situazione del genere, ma voglio salvaguardare il mio rapporto col pubblico. Ho una lunga relazione con la mia audience, e non vog...

The Oral History: This Note's For You e il Bluenotes tour, 1988 (pt.1)

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Neil Young: Un cambiamento nella musica era alle porte. Me lo sentivo nelle ossa. Ero in tour con i Crazy Horse in America [nel 1987, ndr], a suonare in arene all'aperto […]. La prima parte dello spettacolo era acustica, poi si passava all'elettrico, ma nel mezzo c'era una sezione di nuova musica a cui io mi riferivo, in privato, come Blue Horse. Quella parte di set consisteva in quattro canzoni nuove di stampo blues: “Big Room”, “This Note's For You”, “Ain't It The Truth” e “Don't Take Your Love Away From Me”. […] Nell'autunno del 1987, il nome Blue Horse […] divenne per la prima volta Bluenotes. Avevamo una sezione fiati piena d'anima, che mi fu presentata da Billy Talbot. Includeva Steve Lawrence, Claude Cailliet, Tommy Bray, Johnny Fumo, Larry Cragg (il mio tecnico della chitarra dai molti talenti), e il mio grande e versatile amico Ben Keith al sassofono. Suonammo dal vivo al Cocoanut Grove in Santa Cruz, una vecchia sala da ballo di fronte all...