
Distorsioni 7 (su 10)
Rootshighway :-)
Artists and Bands
Enzo Curelli Blog 8 (su 10)
Discoclub
Recensioni internazionali:
Popmatters 9 (su 10)
American Songwriter **** (su 5)
Independent *** (su 5)
Allmusic ***1/2 (su 5)
Metacritic: 7,3 (voto medio su 6 recensioni)
La recensione di Popmatters:
Con 23 canzoni e quasi due ore e mezza, in due CD o quattro LP, il materiale incluso copre diversi decenni. [...] Quattro canzoni sono totalmente inedite: “Welcome to the Big Room”, “Bad News Comes to Town”, “Crime of the Heart” e “Doghouse”. "Soul Of A Woman" fu suonata per la prima volta nel tour promozionale di Trans nel 1982 e occasionalmente, in seguito, fu suonata in vari arrangiamenti [...]. La desolata "Bad News Comes To Town" è una canzone che Young scrisse in origine a metà degli anni 70 durante il periodo di dischi classici come On The Beach e Tonight's The Night. Un'altra rarità è "Fool For Your Love", uscita in Road Rock Vol.1 nel 2000 ma mai in versione studio. "Ain't It The Truth" e "Hello Lonely Woman" risalgono entrambe ai primi '60 quando Young frequentava il college a Winnipeg e suonava con gli Squires. Sono semplici, ma Young e la sua band vi infondono grande spirito. La colossale "Ordinary People", 13 minuti, venne registrata per This Note's For You, ma Young l'ha tenuta sullo scaffale fino al 2007 per Chrome Dreams II. L'epica "Crime In The City" è apparsa in versione studio sul favoloso Freedom del 1989. "Don't Take Your Love Away From Me", calda e lenta, era stata pensata in origine per Everybody's Rockin' ma David Geffen bloccò le session prima che venisse registrata (una versione con gli Shocking Pinks è apparsa su Lucky Thirteen). Lo shuffle blues-rock di "I'm Goin'" apparve inizialmente come b-side di un singolo ampiamente ignorato, "Ten Men Working", il secondo da This Note's For You. "On The Way Home" è un brano dei Buffalo Springfield (Last Time Around, 1968) riletto qui in chiave Motown. "Tonight's The Night" è ovviamente la title-track del celebre album del 1975 e questa versione di 20 minuti è un colpo da maestro.
Coloro che hanno licenziato il lavoro di Young degli anni '80 dovrebbero concedergli un'altra chance. Young non saltava da uno stile all'altro in quanto incapace di decidere il modo migliore per entrare in una nuova era. Faceva semplicemente ciò che ha sempre fatto: ciò che gli piaceva di più in quel momento. Un solo ascolto di A Treasure rivela che la sua intenzione non era essere la spina nel fianco di David Geffen. Era assolutamente sincero e totalmente dentro il suo "periodo country". La stessa cosa vale per il teso blues-rock di Bluenote Cafè. Sì, magari Young ha avuto difficoltà a trasformare il suo sound mentale negli album in studio, in quel periodo (difficoltà che superò una volta per tutte con Freedom a fine decennio), ma nelle sue performance dal vivo dava tutto sé stesso ed era completamente dentro la musica - mai per scherzo. Lo stesso si può dire oggi. I suoi due dischi più recenti, Storytone e The Monsanto Years, sono stati accolti con indifferenza, o peggio, ma il suo ultimo tour è stato esaltante.
Neil Young non è impaurito di tentare e cadere - è questo il suo successo e il segreto della sua longevità. [...] Bluenote Cafè è un Neil Young essenziale e un'ulteriore prova che la sua musica degli anni '80 ha più valore di quanto molti fan e critici vogliano aspettarsi o ammettere.
Traduzione: MPB, Rockinfreeworld