Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2014
NEWS
.

A Letter Home, il nuovo disco di Neil Young

Immagine
Tra la scrittura di un libro e il lancio di Pono il sorprendente e rivoluzionario lettore musicale, Neil Young cogliendo un po’ tutti di sorpresa ha messo in vendita online per la Third Man Records (l’etichetta di Jack White) un album di cover intitolato “A Letter Home", che raccoglie le riletture di composizioni di artisti del calibro Dylan e Springsteen, più due canzoni con White stesso. In un’intervista a SPIN, Young ha detto che il disco è stato registrato nel famoso recording booth ultravintage che è ospitato nel negozio della Third Man di Memphis, “in una cabina di registrazione degli anni ’40. Una cabina del telefono. È interamente acustico, con un’armonica in uno spazio chiuso, con un microfono che incide direttamente su vinile. Direttamente. È un macchinario strambo, suona come Jimmy Rogers o qualcosa di simile”. Lo stesso cantautore canadese ha poi aggiunto che le registrazioni sono state: "una delle esperienze più low-tech che ho mai fatto". “A letter home”

Stephen Stills: Carry On - Rassegna stampa

Immagine
[...] Stills iniziò la sua carriera di cantautore in modo eccezionale. Canzoni come “For What It’s Worth” e “Love the One You’re With” si sentono ancora per radio tra i vecchi successi. Sono classici che evocano l'epoca di protesta e amore dalla quale provengono. Stills aveva una voce meravigliosa, sia solista che nelle armonizzazioni dei Buffalo Springfield o di Crosby, Stills, Nash (e talvolta Young), radicata nel Sud dell'America e piena di soul nel senso più positivo del termine. Ed era un eccellente chitarrista. Il suo primo album solista è l'unico a vantare contributi di Jimi Hendrix ed Eric Clapton. Ecco il genere di "compagni di chitarra" che aveva. Rolling Stone lo ha posizionato al 47° posto nella Top 100 dei più grandi chitarristi di tutti i tempi (2003). Ma quello era prima, ora è ora, come ha scritto S.E. Hinton nel 1971, dopo il disco d'esordio di Stills. Dopo i Manassas, la sua collaborazione con Chris Hillman del 1972, Stills no

Stephen Stills: Carry On (Rhino, 2013)

Immagine
Dopo Voyage di David Crosby e Reflections di Graham Nash, il box set di Stephen Stills chiude la trilogia antologica del gruppo, proponendo il repertorio essenziale in edizione rimasterizzata e con un contorno di materiale inedito. Curato da Stills, Nash e Joel Bernstein (fotografo e archivista di CSN e Neil Young), Carry On si compone di ben 4 cd, dato che Stills è stato il più produttivo dei tre musicisti: al sodalizio CSN(&Y) si aggiungono infatti la sua carriera solista ed alcuni altri progetti (in particolare i Manassas). La metà del box si compone del materiale fino al 1973, il resto copre tutti gli anni successivi, ma pochi brani rappresentano la sua produzione più recente. I neofiti o i nostalgici si troveranno bene nell'avere una grande antologia con il meglio di Stills, sia come solista sia come parte di Crosby Stills Nash (& Young), dove riascoltare con una qualità sonora superlativa i classici degli anni 60 e 70, come "For What It's Worth"