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Visualizzazione dei post con l'etichetta Ragged Glory
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Rassegna stampa d'epoca: Ragged Glory / Sleeps With Angels

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RAGGED GLORY – 1990 Difficile trovare due voci meno belle, nella musica pop, di quelle di Neil Young e Bob Dylan. Piagnucolano e guaiscono come se le loro voci derivassero da adenoidi irritate. C'è un po' del piacere tradizionale del pop in questo. Le due icone rock, 25 anni di carriera alle spalle, hanno qualcosa di importante: si fanno riconoscere. Sono sempre brutte e la gente lo sa. Il nuovo straordinario album di Mr. Young, Ragged Glory (Reprise) e il pigro ma buono Under The Red Sky di Dylan (Columbia) sono puro rock. Il piacere non è sempre la cosa principale; lo è l'individualità. […] Per Young, Ragged Glory è un viaggio nel mondo della chitarra insieme ai suoi migliori collaboratori, i Crazy Horse, la band con cui ha lavorato l'ultima volta nel 1987. Sin dai giorni dei Buffalo Springfield a metà dei '60, Young ha dimostrato di essere un chitarrista completamente disinvolto; i suoi assoli sono affilati e ronzanti, sembrano quasi uscire da una macchina ind...

Ragged Glory / Arc / Weld - The Rolling Stone archives

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RAGGED GLORY – 1990 Credo che Neil Young sia il re del rock ‘n’ roll. Oggigiorno non vedo sulla scena nessun altro che neanche si avvicini alla sua statura. Il titolo del nuovo album di Young incapsula in modo appropriato il suo fascino. Nove delle dieci canzoni di Ragged Glory (senza dubbio un classico di Young, uscite e compratelo) sono state registrate nel suo ranch della California del Nord. Qualche anno fa ci ho fatto una breve visita giornalistica, ed è una enorme distesa di terra. Nel mezzo Young ci ha costruito un palco all’aperto completamente equipaggiato sul quale lui e i suoi amiconi si possono arrampicare una sera e sfondare i loro amplificatori lì, nel mezzo di una distesa grande come il Connecticut e pensare che i suoi vicini si lamentano ancora! Quest’album sembra sia stato registrato su quel palco e in una serata veramente buona. È sciolto e selvaggio, e Dio sa quanto è alto di volume e sfreccia gloriosamente da un meraviglioso brano all’altro. Non ci sono ba...

The Oral History: Ragged Glory, 1990

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Neil Young: Intorno al 1990 Briggs e io facemmo il tour di Ragged Glory coni Crazy Horse e con John Hanlon come fonico. Molte canzoni di quell'album erano state scritte nel capanno delle auto. Quel posto era un enorme edificio in metallo con la ghiaia a terra dove avevo montato i miei amplificatori, in mezzo a una serie di vecchie auto. Era tutta la mia roba migliore. Il Fender Deluxe con un Fender Reverb collegato al whizzer, il Magnatone e pure il Baldwin Exterminator come finali. […] Avevo appena iniziato a riascoltare i miei archivi e avevo da poco risentito alcune delle mie cose migliori, perciò sapevo chi ero e chi avrei potuto essere. Ogni mattina mi mettevo lì, fumavo un po' d'erba e iniziavo a suonare. Poi arrivavano le canzoni. Ragged Glory. Le canzoni furono scritte. Iniziammo a registrare suonandole tutte di fila due o tre volte al giorno per una o due settimane. Senza ripetizioni. Facevamo solo qualche set al giorno. Era molto figo fare un disco così. Nes...

Ragged Glory - Rassegna Stampa

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  Un’altra ottima prova di Neil Young dopo Freedom (e This Note's For You) a testimoniare che il nuovo prepotente ritorno tra i grandi del rock non deve considerarsi provvisorio. Questo nuovo disco lo ripropone autore ed interprete di impegnativi brani chitarristici eseguiti elettricamente più alla maniera di Rust Never Sleeps che non a quella di Everybody Knows This Is Nowhere. I suoi compagni di viaggio per l’occasione naturalmente i Crazy Horse, Ralph Molina, Billy Talbot e Frank Sampedro, il suo alter ego, quest’ultimo nelle clamorose scorribande musicali. Una proposta grintosa, ardente, straordinaria per passione e calore, che dura oltre un’ora e con due brani sopra i dieci minuti. Un’occasione per gli amanti del guitar sound più autentico e travolgente d’origine sixties, delle jam sessions interminabili che sanno rilasciare però anche momenti di dolcezza notevoli. Una raccolta che non ci consegna forse nessun pezzo epico né leggendario, ma si tiene su di una media qualit...