Rassegna stampa d'epoca: After The Gold Rush / Harvest
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AFTER THE GOLD RUSH - 1970 I critici scrivevano quattro anni fa che Neil Young era il messia della musica rock. Scrivevano della sua anima ritmica, della sua calibrata chitarra, della sua strana, altissima ed emozionante voce, e della sua abilità di cantautore. Non si sbagliavano allora, non si sbagliano oggi. After The Gold Rush (Reprise) è di sicuro uno dei migliori album dell'anno, forse dell'intero decennio, e deriva interamente dal genio unico di Neil Young. Non sono in molti ad avere la versatilità di Young. […] In After The Gold Rush Young si unisce nuovamente a Stills (che canta) e ai Crazy Horse. Ma è Young che tira le redini, ed è lui a fare dell'album un successo senza mezzi termini. Dalla sua hit del momento, “Only Love Can Break Your Heart” alla brillante “Southern Man”, la forza e l'astuzia musicale di Young dominano il disco, fornendogli una presenza melodica e testuale che non è possibile ignorare. Le note alle canzoni rivelano che molte di esse –