Harvest Moon / Lucky Thirteen / Unplugged - The Rolling Stone archives

HARVEST MOON - 1992 Neil Young ha trascorso gli ultimi vent’anni svolazzando da uno stile all’altro come una falena in un negozio di lampadine. Per cui non ci si dovrebbe sorprendere se dopo aver esplorato i limiti estremi del guitar noise in un paio di album, Young abbia staccato la spina, ripreso a frustare la chitarra acustica e fatto girare la ruota della pedal steel per Harvest Moon. Il titolo si rifĆ a Harvest, l’album countreggiante di due decenni fa, e la musica si richiama a quell’aroma gentile. Harvest fu un dolce campione di vendite, una non caratterizzante fermata nella trappola dello stare “in mezzo alla strada” in un decennio di pubblicazione profondamente personali e qualche volta altamente eccentriche. Anche Harvest Moon suona fatto per pomeriggi trascorsi a ondeggiare pigramente sulla propria amaca. Ma accanto alla placida superficie, ci sono le rocciose cicatrici della mezza etĆ , quando tenersi stretto e coccolare un amore ĆØ molto più difficile che trovarlo. ...