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Visualizzazione dei post da maggio, 2015
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The Oral History: On The Beach, 1974

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Neil Young : Un disco cupo, oscuro, difficile da capire. Ho scritto e registrato l’album mentre mi stavo separando da Carrie [silenzio]… Mi piace molto la copertina di quel disco. [5] Tonight's The Night e On The Beach furono dischi piuttosto liberi. Ero un po' giù a quel tempo, ma ho fatto solo quello che volevo fare. Penso che se ciascuno guarda indietro nella propria vita vedrà che è passato attraverso un periodo simile. Ci sono periodi di depressione, periodi di euforia, ottimismo e scetticismo, tutto quanto... semplicemente si ripete a onde. Vai alla spiaggia e vedi la stessa cosa, immagini ogni onda come un insieme di emozioni che arrivano. Continuano ad arrivare. Tanto più le ignori tanto più ci sono. Se cominci a chiudere te stesso e ti impedisci di vivere attraverso le cose che ti passano dentro, ecco credo che lì è dove si cominci a invecchiare velocemente. [3] On The Beach non è male ma quando lo riascolto mi dico che non avrei dovuto pubblicare tutte le canzo

The Oral History: Time Fades Away, 1973

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Neil Young : Avevo la band di Harvest di nuovo insieme, e volevo che anche Danny si unisse. […] Ma era già perso. Completamente fuori forma. L'ultima volta che lo vidi era devastato. Non riusciva a ricordare cosa stava facendo durante le sessions. Ho dovuto dirgli che era fuori dalla band. Tornò a casa e morì di overdose. Una cosa devastante. [1] Time Fades Away è l'album che mi piace meno. Penso sia il peggior disco che abbia mai fatto – ma come documento di quanto mi stava accadendo, fu un grande disco. Ero sul palco a suonare queste canzoni che nessuno aveva mai sentito, e le registravo, e non avevo la band giusta. Fu un tour così disagevole. Doveva essere una cosa colossale – Harvest era appena uscito e mi avevano organizzato novanta serate in città diverse. Mi sentivo come un prodotto, e avevo questa band di musicisti di fama che non potevano sopportarsi l'un l'altro. Era tutta una barzelletta. […] Non ricordo granché di quel tour. Non ricordo di essere stato

The Oral History: Journey Through The Past, 1972

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Neil Young: E’ una sorta di film-collage. [2] Non posso dire quale sia il tema. Parla da solo. [1] Cominciai a interessarmi sul serio all'idea di fare un film nel periodo in cui stavo registrando Harvest. Stavo cercando un altro sfogo e i film avevano molto da offrire, specialmente se combinati con la musica. Per me era una logica estensione del mio lavoro. Journey Through The Past, il mio primo film con Larry Johnson e David Myers, fu un esperimento pazzo furioso e senza paura. […] Confezionammo una pièce metà documentario e metà fiction e la completammo nel 1972. Fu una grande esperienza e segnò la nascita della Shakey Pictures. Il mio cineasta preferito era Jean-Luc Godard. Adoravo i lunghissimi piani sequenza che si dipanavano raccontando una storia. […] Feci il montaggio su un banco KEM Universal, una macchina elettromeccanica per il montaggio dove si potevano far scorrere tre bobine contemporaneamente. Imparavo mentre procedevo. Era tutto nuovo e molto affascinante. Fu u

Dietro le quinte del nuovo protest-album di Neil Young, The Monsanto Years

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Lo scorso settembre, poco prima di salire sul palco del Farm Aid, Neil Young passa un po' di tempo sul suo tour-bus con i figli di Willie Nelson, Micah e Lukas. Di punto in bianco propone loro di unirsi a lui per “Rockin' In The Free World” alla fine del set. “E noi: cazzo sì!” racconta Micah. “È stato grandioso, come se avessimo sempre improvvisato insieme.” Lucas e Micah suonano entrambi la chitarra nelle loro band. […] Conoscono Young da quando hanno memoria. “Lui è Zio Neil”, dice Micah a Rolling Stone. “Ma fino a un paio di Farm Aid fa, non abbiamo mai avuto l'occasione di passare un po' di tempo insieme entrando in atmosfera. Eppure mi sento come se lo conoscessi da sempre grazie alla sua musica che è davvero autentica.” […] Due settimane dopo il Farm Aid 2014, Young e [Willie] Nelson suonano al concerto Harvest the Hope, in Nebraska, per protestare contro il Keystone Pipeline. “Noi eravamo la band di supporto di mio padre, quella sera,” dice Lucah. “E