Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2017
NEWS
.

Eye To Eye: l'arte fotografica di Graham Nash

Immagine
Forse non tutti sanno che Graham Nash, oltre a essere un bravissimo musicista e compositore, è anche un fotografo. Qualche anno fa ha pubblicato un volume, Eye To Eye , che raccoglie le sue più belle e celebri fotografie scattate in quasi mezzo secolo. Molti di questi scatti ritraggono scene di una vita rock 'n' roll (per parafrasare il sottotitolo della sua recente autobiografia, Wild Tales - A Rock n' Roll Life). Non mancano i ritratti degli amici e compagni musicisti, tra cui i fedeli Crosby, Stills e Young, ma anche Judy Collins, Joni Mitchell, Bob Dylan... solo per citarne alcuni. Sovente le sue fotografie sono oggetto di mostre in giro per gli States; l'ultima in ordine di tempo è quella di Carlsbad, California , che si svolge quest'anno da aprile ad agosto. Ecco alcune delle immagini di Nash qui raccolte in una piccola galleria. Ci sembrava doveroso dedicare uno spazio a questo artista della fotografia: una forma d'arte che ha sempre accompagnato da v

Time Fades Away in CD: una storia travagliata (a lieto fine)

Immagine
Time Fades Away, l'ultimo album del catalogo di Neil Young rimasto inedito in veste ufficiale su cd, vedrà finalmente la luce in versione rimasterizzata il 18 agosto 2017 insieme all'intero box set Official Release Series 5-8 (che include anche Zuma, Tonight's The Night e On The Beach). Nella stessa data sarà pubblicato anche il terzo box set ORS 8.5-12 (che include gli album fino al 1979, per la precisione fino a Live Rust). Ci è parsa l'occasione giusta per riepilogare la travagliata attesa del cd di Time Fades Away, considerato il Santo Graal del catalogo younghiano, che ha inizio a metà degli anni 90, oltre 20 anni fa, e che oggi ha finalmente il suo lieto fine. 1995 . E' l'anno in cui, nel catalogo cd degli album di Neil Young, mancano all'appello 6 dischi, denominati tra i fan The Missing 6: Journey Through The Past (soundtrack), Time Fades Away, On The Beach, American Stars'n'Bars, Hawks & Doves, Reactor. Lo staff di Young prep

Harvest Moon / Lucky Thirteen / Unplugged - The Rolling Stone archives

Immagine
HARVEST MOON - 1992 Neil Young ha trascorso gli ultimi vent’anni svolazzando da uno stile all’altro come una falena in un negozio di lampadine. Per cui non ci si dovrebbe sorprendere se dopo aver esplorato i limiti estremi del guitar noise in un paio di album, Young abbia staccato la spina, ripreso a frustare la chitarra acustica e fatto girare la ruota della pedal steel per Harvest Moon. Il titolo si rifà a Harvest, l’album countreggiante di due decenni fa, e la musica si richiama a quell’aroma gentile. Harvest fu un dolce campione di vendite, una non caratterizzante fermata nella trappola dello stare “in mezzo alla strada” in un decennio di pubblicazione profondamente personali e qualche volta altamente eccentriche. Anche Harvest Moon suona fatto per pomeriggi trascorsi a ondeggiare pigramente sulla propria amaca. Ma accanto alla placida superficie, ci sono le rocciose cicatrici della mezza età, quando tenersi stretto e coccolare un amore è molto più difficile che trovarlo.