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Visualizzazione dei post con l'etichetta Neil Young album 2010-19
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Colorado: rassegna stampa italiana

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Il risultato non ĆØ un tipico disco di Neil Young con i Crazy Horse. Se da un lato non mancano le cavalcate rock e le improvvisazioni, le canzoni migliori di Colorado sono le ballate [...]. Colorado ĆØ un disco dai due volti, rozzo e imperfetto, che non regge minimamente il confronto con i capolavori scritti tra gli anni ’60 e ‘70. Allo stesso tempo, però, ĆØ il disco più diretto e urgente dell’ultimo decennio della carriera di Neil Young che, come un vecchio artigiano nascosto nel suo rifugio tra le montagne, non sa fare altro che scolpire una canzone dopo l’altra. Rolling Stone Italia Voto ***1/2 Le cose migliori di un disco che rischia di suonare un po’ troppo classico (anche se ĆØ comprensibile, visto che l’autore ha 73 anni e in carriera non si ĆØ certo adagiato), però, si trovano nelle delicatezze di "Green Is Blue" (di nuovo l’allarme ecologico, su un altro giro di piano efficacemente irregolare), del bel singolo "Milky Way" (ancora sull’amore per la ...

Colorado: recensioni internazionali

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Colorado dimostra che Young, 73 anni, non ha perso neanche un briciolo della sua grinta e della sua passione... Colorado dice così tanto, e in modo così bello, che è valsa l'attesa. The Indipendent Voto 10 Colorado ribadisce la promessa di Young che la ruggine non dorme mai, anzi pare che migliori invecchiando. Exclaim Voto 9 Neil Young & Crazy Horse hanno rinnovato il loro legame musicale durante una manciata di spettacoli improvvisati nel 2018 e poi si sono ritirati sulle Montagne Rocciose per registrare Colorado. È un lavoro altrettanto spontaneo, anche se troppo informale in certi punti, che tuttavia cattura tutta la chimica che c'è tra questi bravi musicisti. Glide Magazine Voto 8 Oltre 50 anni dopo, i riff sporchi e le morbide armonie sono intatti e i testi ancora sentiti. Rolling Stone Voto 8 Il leggendario songwriter potrebbe facilmente riproporre vecchie canzoni e suonarle su strade sicure, invece ha scritto un album pieno di can...

Neil Young & Crazy Horse: Colorado (Reprise Records, 2019)

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 1. Think of Me   2. She Showed Me Love   3. Olden Days   4. Help Me Lose My Mind   5. Green Is Blue   6. Shut It Down   7. Milky Way   8. Eternity   9. Rainbow of Colors   10. I Do  Single 45"  1. Truth Kills  2. Rainbow of Colors (live debut) Crazy Horse: Neil Young, Billy Talbot, Nils Lofgren, Ralph Molina Prodotto da Neil Young e John Hanlon Dobbiamo essere grati a quest’uomo, che pur avvicinandosi alla soglia dei tre quarti di secolo continua a regalarci ogni anno due/tre dischi di ottima fattura, sia nel caso di raccolte di canzoni nuove, sia nel caso di reperti del passato, più o meno recente. Certo, non bisogna chiedergli del progetto antologico Archives Vol. 2; o meglio, chiedere si può, lui risponde anche dando date di uscita, poi puntualmente pospone. A dispetto delle vendite calanti, la sua fama non va certo scemando. Anzi, mai ...

Neil Young + Promise Of The Real: Paradox (Reprise Records, 2018)

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1. Many Moons Ago In The Future 2. Show Me 3. Paradox Passage 1 4. Hey 5. Paradox Passage 2 6. Diggin' In The Dirt – Chorus 7. Paradox Passage 3 8. Peace Trail 9. Pocahontas 10. Cowgirl Jam 11. Angel Flying Too Close To The Ground 12. Paradox Passage 4 13. Diggin’ In The Dirt 14. Paradox Passage 5 15. Running To The Silver Eagle 16. Baby What You Want Me To Do? 17. Paradox Passage 6 18. Offerings 19. How Long? 20. Happy Together 21. Tumbleweed Questo soundtrack ĆØ stata un'uscita inaspettata di inizio anno, annunciato e uscito con poco preavviso cosƬ come il film per il quale la musica ĆØ stata composta e assemblata. E no, non si tratta di materiale d'archivio che conoscevamo da tempo e ci aspettavamo, ma una produzione completamente nuova spuntata fuori di punto in bianco, realizzata nel 2016/17. L'agenda di Neil Young ĆØ sempre piena e la prima domanda che sorge ĆØ: quante cose esistono nei suoi archivi, di produzione più o meno antica o recente, di cui nessuno sa...

Paradox: recensioni italiane e internazionali

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Soundtrack - Recensioni italiane Rockol - voto *** (su 5) Buscadero - voto *** (su 5) Ondarock - voto 4.5 (su 10) Discoclub - rece positiva Film - Recensioni italiane Cinema.everyeye - voto 4,5 (su 10) Metacritic Mangaforever - voto 7.2 (su 10) FilmTV - voto 4 (su 10) Artistsandbands - rece positiva Intervista a Neil Young del Corriere della Sera Soundtrack - Recensioni internazionali (vedi Metacritic ) Glide Magazine - voto 7 (su 10) Pitchfork - voto 6 (su 10) Allmusic - voto 6 (su 10) Mojo - voto 6 (su 10) Film - Recensioni internazionali (vedi Metacritic ) Consequence of Sound - voto 4.2 (su 10) The Guardian - voto 4 (su 10) RogerEbert.com - voto 3.8 (su 10) Variety - voto 3 (su 10) Quando si parla di film Neil Young ha un passato con luci e ombre – si veda Journey Through The Past e Human Highway – ma può essere corretto dire che praticamente tutti gli album dell’icona canadese fanno da sfondo a film mentali, anche se...

The Visitor: rassegna stampa

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[...] La statura da gigante di Neil Young incute timore e reclama attenzione, lui lo sa ed alterna la delicatezza acustica e le sferzate elettriche in un disco (il terzo in 12 mesi) che oscilla tra rabbia e ironia in cui celebra l’energia del rock con la band del figlio di Willie Nelson e canta la sua elegia al sogno americano stravolto e svenduto. Una lezione di rock politico da parte del gigante, che affascina gettando il suo sguardo cinematografico e cinico su un paesaggio desolato che non si può fare a meno di osservare. Rolling Stone Italia Voto: **** (su 5) [...] Anche in The Visitor ci sono alti e bassi. Fra questi ultimi i cori stantii di Stand Tall e l'ammuffito blues Diggin'a Hole. Sulle altre tracce, tutte di buon livello, svetta la lunga finale Forever, ballata ipnotica e sognante, intessuta di cori e riverberi. L'armonica di Almost Always, il brano migliore dell'album, ci riporta alla cantabile classicitĆ  younghiana ed ĆØ vicina alla fischiettosa Chan...

The Visitor: recensioni internazionali

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Negli ultimi anni i nuovi album di Neil Young sono parsi essere limitati e costretti da restrizioni autoimposte. The Visitor, la sua nuova collaborazione con i Promise Of The Real, ĆØ ampio e omnicomprensivo. Se c'ĆØ un collante, il tema trattato può essere descritto come lo sguardo risoluto di Young allo stato delle cose nel mondo, in tutta la sua miserabile bellezza e nelle sue promesse sfumate. Non definiamolo un ritorno, ma sembra proprio esserlo. Innanzitutto ha trovato dei collaboratori che gli consentono di vagabondare con destrezza tra confini stilistici per poi tornare al suo posto. Nei momenti più forti, i Promise Of The Real seguono abilmente Young attraverso il crudo R&B (“Stand Tall”), l'inno rock (“Children Of Destiny”) e in territori difficilmente descrivibili (“Carnival” suona come un enorme picco in un deserto desolato). E quando Young si fa calmo e meditativo, la band sa come supportarlo con tocchi delicati, senza sovrastarlo. Young utilizza alcune dell...

Neil Young + Promise Of The Real: The Visitor (Reprise Records, 2017)

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    01 Already Great     02 Fly By Night Deal     03 Almost Always     04 Stand Tall     05 Change of Heart     06 Carnival     07 Diggin’ a Hole     08 Children of Destiny     09 When Bad Got Good     10 Forever “A proposito, sono canadese ma amo l'America.” Parte cosƬ The Visitor e “il visitatore” in questione ĆØ proprio lui, Neil Young, canadese trapiantato che da sempre osserva la storia e il presente del Nuovo Continente con fascino e sdegno mischiati assieme. Il titolo del suo ultimo lavoro ĆØ eloquente: Neil sembra volerci offrire uno scorcio dell'America di oggi nei suoi molteplici e contraddittori lati. Lo fa attraverso dei testi a cui ormai siamo abituati: indignazione e rabbia verso la politica, i governi, le multinazionali e gli uomini avidi di denaro e potere. Ma in The Visitor non c'ĆØ solo questo; a differenza di The Mon...

Neil Young: Peace Trail (Reprise Records, 2016)

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Peace Trail si presenta come un altro tassello nella serie degli instant-protest-records realizzati da Neil Young nell'ultima dozzina d'anni, diventando il n°5 in quella che ora possiamo definire la "pentalogia del Messaggio" ( Greendale , Living With War , Fork In The Road , The Monsanto Years e ora Peace Trail). “Siamo più interessati in ciò che diciamo che non in come lo diciamo”, dice Young sul nuovo album, e questo attualmente ĆØ il suo modo di pensare e di lavorare. Non stupisce quindi che Peace Trail sia un disco grezzo, essenziale: il minimalismo degli arrangiamenti ĆØ voluto, ci sono soltanto Keltner alla batteria e Bushnell al basso, oltre a Young a chitarra, armonica e voce. Non stupisce, visti i precedenti e le attuali posizioni prese da Young pubblicamente, che l'attivismo pro-ambiente e i commenti all'attualitĆ  socio-politica americana e globale siano la tematica centrale delle canzoni. E non stupisce, dunque, che Peace Trail sia un album fat...

Peace Trail: Rassegna Stampa

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Rolling Stone Italia **** (su 5) "10 tracce in cui racconta se stesso, il mondo e le contraddizioni dell’ingombrante colosso americano. Un disco scarno, splendidamente lo-fi..." Il Sussidiario (recensione positiva) "Se Young non fosse pazzo non lo ameremmo come invece lo amiamo. Un bel disco, in cui a tratti emerge la vena di quello che ĆØ stato uno dei massimi autori di canzoni del Novecento..." Rockol *** (su 5) "Peace Trail contiene una grande canzone, un po' di canzoni medie, e uno scherzo finale. PerchĆ© se no non sarebbe Neil Young... " Ondarock   5 (su 10) "Per un po’ regge il gioco fino a diventare una delle sue più ruspanti opere di protesta [...] Seconda metĆ  floscia, spoglia e amatoriale..." Enzo Curelli Blog **** (su 5) "Un disco di pancia che sacrifica la bellezza per il messaggio. Ora sta a voi scegliere da che parte stare." Panorama (recensione positiva) "Un disco che mer...