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Visualizzazione dei post da dicembre, 2017
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The Visitor: rassegna stampa

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[...] La statura da gigante di Neil Young incute timore e reclama attenzione, lui lo sa ed alterna la delicatezza acustica e le sferzate elettriche in un disco (il terzo in 12 mesi) che oscilla tra rabbia e ironia in cui celebra l’energia del rock con la band del figlio di Willie Nelson e canta la sua elegia al sogno americano stravolto e svenduto. Una lezione di rock politico da parte del gigante, che affascina gettando il suo sguardo cinematografico e cinico su un paesaggio desolato che non si può fare a meno di osservare. Rolling Stone Italia Voto: **** (su 5) [...] Anche in The Visitor ci sono alti e bassi. Fra questi ultimi i cori stantii di Stand Tall e l'ammuffito blues Diggin'a Hole. Sulle altre tracce, tutte di buon livello, svetta la lunga finale Forever, ballata ipnotica e sognante, intessuta di cori e riverberi. L'armonica di Almost Always, il brano migliore dell'album, ci riporta alla cantabile classicità younghiana ed è vicina alla fischiettosa Chan

The Visitor: recensioni internazionali

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Negli ultimi anni i nuovi album di Neil Young sono parsi essere limitati e costretti da restrizioni autoimposte. The Visitor, la sua nuova collaborazione con i Promise Of The Real, è ampio e omnicomprensivo. Se c'è un collante, il tema trattato può essere descritto come lo sguardo risoluto di Young allo stato delle cose nel mondo, in tutta la sua miserabile bellezza e nelle sue promesse sfumate. Non definiamolo un ritorno, ma sembra proprio esserlo. Innanzitutto ha trovato dei collaboratori che gli consentono di vagabondare con destrezza tra confini stilistici per poi tornare al suo posto. Nei momenti più forti, i Promise Of The Real seguono abilmente Young attraverso il crudo R&B (“Stand Tall”), l'inno rock (“Children Of Destiny”) e in territori difficilmente descrivibili (“Carnival” suona come un enorme picco in un deserto desolato). E quando Young si fa calmo e meditativo, la band sa come supportarlo con tocchi delicati, senza sovrastarlo. Young utilizza alcune dell

NeilYoungArchives: guida al sito web degli Archivi (e alle prossime uscite)

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Aggiornamento 07/12/17 Il sito www.neilyoungarchives.com è stato inaugurato il 1 dicembre 2017. Tramite il vostro account Google o Facebook potete entrare nell'immenso archivio di Neil Young e ascoltare tutta la musica uscita nella sua carriera, dal primo singolo "Aurora" con gli Squires (1963) all'ultimo album The Visitor (uscito in concomitanza con l'apertura del sito), il tutto alla massima qualità audio (24/192 kbps; ma la qualità è impostabile dal player e si può diminuire in caso di connessioni poco performanti). Abbiamo esplorato il sito per capire come funziona e cosa offre. Per cominciare potrebbe esservi utile il tutorial disponibile su Youtube . Al momento dell'apertura non sono ancora ascoltabili proprio tutte le canzoni: il periodo Geffen per esempio risulta ancora "in progress". Per ora l'accesso è totalmente gratuito. Navigazione (cliccare sulle immagini per ingrandire) Per chi già conosce il box set Archives Vo