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Visualizzazione dei post con l'etichetta Homegrown
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Homegrown: sessions complete, evoluzione e tracklist inedite

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[ultimo aggiornamento: 29/12/20] I concept di Homegrown e Mediterranean Alla fine dell'estate 1974, il tour per arene di CSN&Y (il famigerato Doom Tour su cui potete leggere più informazioni QUI ) fa tappa in UK per il concerto al Wembley Stadium, a cui Neil Young fa seguire un breve periodo di vacanza in Europa.  Johnny Rogan, in  Neil Young: Zero To Sixty, racconta: « dopo il suo soggiorno ad Amsterdam, Young aveva in mente l'acqua [...] e compose con ardore una manciata di nuove canzoni accomunate dal tema dell'acqua [...] che secondo lui avrebbero dovuto costituire il cosiddetto  water album : "Frozen Man", "Star Of Bethlehem", "Maui Mama (Hawaiian Sunrise)", "Deep Forbidden Lake", "Love Art Blues" e "Vacancy". C'era anche una title-track giĆ  pronta, "Mediterranean", che rappresenta il desiderio di Young di prendersi una vacanza dalla celebritĆ . [L'album] non andò in porto a causa di que...

Homegrown: rassegna stampa italiana

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In quegli anni Young stava attraversando un periodo difficile, mentre la relazione con l'attrice Carrie Snodgrass (i due erano legati dal 1971), stava finendo e molte delle canzoni che stava scrivendo erano riferite proprio a questa vicenda. Canzoni "troppo personali" disse Young a Cameron Crowe in un'intervista per Rolling Stone dell'epoca. Il cantautore aveva messo tutta la sua sofferenza nella musica, ma non si sentiva a suo agio nel farla ascoltare al mondo. TGcom24 , comunicato  “Non chiederò scusa”, annuncia Young nella prima canzone, Separate Way, mentre le parole si fondono con la pedal steel di Ben Keith. In Mexico piange la sua perdita su poche note di pianoforte: “Il sentimento ĆØ svanito, perchĆ© ĆØ tanto difficile tenersi stretto un amore?”. La lenta Try ĆØ lievemente più ottimistica, con Young che canta in modo giocoso: “Tenterei la fortuna, ma cazzo, Mary, non so ballare”, una citazione di una delle battute preferite della madre di Snodgress....

Homegrown: recensioni internazionali

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Sette canzoni non sono mai state rilasciate prima d'ora, inclusa la sentita "Separate Ways" in apertura. Sopra la solida e minimale batteria di Levon Helm, il coro e Young danno il meglio di sé, tanto melodico quanto meditativo, tanto pensieroso quanto potente. [...] La sciolta "Vacancy" è l'ultima nuova canzone, un instant-classic (se si può definire "istantaneo" un brano rimasto nel cassetto per 46 anni). New Musical Express , voto ***** (su 5) Homegrown è un'aggiunta essenziale al catalogo di Young e la migliore delle sue numerose pubblicazioni d'archivio da quel Live at the Fillmore East (registrato nel 1970 e pubblicato 36 anni dopo) che è stato altrettanto essenziale. Variety , rece positiva Homegrown si afferma come un legittimo capitolo - forse persino richiesto - dell'eredità [di Young], l'ennesima audace affermazione di uno dei giganti della musica dell'ultima metà del secolo. Paste Magazine , voto 9...

Neil Young: Homegrown (Reprise Records, 2020)

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1. Separate Ways 2. Try 3. Mexico 4. Love Is A Rose 5. Homegrown 6. Florida 7. Kansas 8. We Don't Smoke It No More 9. White Line 10. Vacancy 11. Little Wing 12. Star Of Bethlehem Prodotto da Neil Young & Elliot Mazer, Ben Keith, Tim Mulligan Che dire di un album entrato nella leggenda e rimasto nel cassetto (anzi, negli Archivi) per quasi mezzo secolo? Dopo averlo assemblato principalmente in alcune session tra il dicembre 1974 e il gennaio 1975, Neil lo accantonò in favore dell'uscita di Tonight's The Night (registrato nell'estate del 1973), e forse col senno di poi si può anche comprendere questa decisione (TTN è senz'altro più coeso e peculiare da un punto di vista artistico). Homegrown ha una natura di collage come molti dischi di quel periodo e si assesta interamente su binari musicali di pacata rilassatezza, ben rappresentata dalla copertina bucolica col contadinotto che si sbafa la pannocchia. La chitarra elettrica c'è, ma è tenu...

The Oral History: Homegrown, inedito 1975

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Neil Young : Quando arrivammo a Nashville [nel 1975] andammo dritto agli studi per registrare. A quel tempo, Nashville era il posto giusto per quelle canzoni. Avevamo parecchi bravi musicisti in studio, perchĆ© Ben [Keith] conosceva tutti. […] Ci sistemammo ai Quadraphonic Sound su Sixteenth Avenue con Elliot Mazer alla regia. I Quad erano studi piccoli, costruiti in una casa, come gran parte degli studi di Nashville, con un'atmosfera e un sound intimi. Era il preferito di cantanti-cantautori come me. Il primo giorno a registrare c'erano Kenny Buttrey alla batteria, Tim Drummond al basso, Ben Keith alla steel e io alla chitarra acustica. Questi musicisti erano noti come gli Stray Gators di Harvest ed erano tutti di prima classe, pieni di anima. […] Registrammo una canzone chiamata “Frozen Man” che avevo scritto ad Amsterdam. […] Kenny aveva altre session in agenda, quindi ci lasciò dopo la prima. Qualche giorno dopo tornammo in studio con uno dei più grandi batteristi del n...

Il dittico inedito Mediterranean / Homegrown

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Mediterranean: le avventure acquatiche di Neil Young “Dopo il suo soggiorno ad Amsterdam [settembre 1974], Young aveva in mente l'acqua [...] e compose con ardore una manciata di nuove canzoni accomunate dal tema dell'acqua. Improvvisamente divenne necessario registrarli su un'isola. Ibiza venne considerata un'ottima opzione ed Elliot Mazer venne menzionato come probabile produttore. Young poi discusse sei canzoni che secondo lui avrebbero dovuto costituire il cosiddetto water album : "Frozen Man", "Star Of Bethlehem", "Maui Mama (Hawaiian Sunrise)", "Deep Forbidden Lake", "Love Art Blues" e "Vacancy". C'era anche una title-track giĆ  pronta, "Mediterranean", che fa da esempio del desiderio di Young di una vacanza dalla celebritĆ . Come molti dei progetti di Young, la registrazione dell'album Mediterranean a Ibiza non andò in porto a causa di quelli che successivamente fu...