NEWS
.

Neil Young & Bluenotes: Bluenote Cafè (Reprise Records, 2015)


Una parte di pubblico e di critica non è mai stata disposta, né prima né adesso, a rivalutare la musica che Neil Young fece negli anni 80. Considerato un periodo non tanto (o non solo) sperimentale, quanto criptico e strafottente, il decennio viene bollato velocemente come trascurabile. La stessa cosa la stiamo vivendo nel presente: dopo il 2000, gran parte dei dischi del canadese hanno diviso pubblico e critica. C'è però una differenza fondamentale: mentre ora Young confeziona per lo più album a custodia di una posizione politica-sociale esplicita, utilizzando la musica come un veicolo a cui dare solo metà (ma talvolta è stato anche meno) del peso complessivo, negli anni 80 il cantautore-rockstar vagava tra identità musicali disparate ma tutte roots, da sempre alla base del suo songwriting, alla ricerca di emozioni istantanee o che potessero rappresentare ed esorcizzare situazioni personali (Trans docet). Una concentrazione e un'identificazione totale, dunque, con la musica. Per provare quindi ad “aprirsi” alla musica meno celebre di Young, gli anni 80 potrebbero rivelarsi un momento davvero ricco di sorprese, e di sicuro non carente di ispirazione.
Questa parentesi ci sembrava d'obbligo prima di parlare di quello che si presenta come un album rhythm & blues firmato Neil Young, registrato dal vivo in un tour che, tra le varie parti e ruotando alcuni musicisti, ha visto 64 concerti tra il 1987 e l'88, più l'incisione successiva di un album discreto, This Note's For You. Quello di Bluenote Cafè, dunque, non è lo Young di “Heart Of Gold” o di “Rockin' In The Free World”, sebbene sia più vicino alla seconda che non alla prima nei momenti più alti dell'album. È certamente una sorpresa all'ascolto per chi non sapeva nemmeno che Neil Young un tempo si è messo il completo da Blues Brothers e ha calcato il palco suonando la più elevata concentrazione di giri blues della sua intera carriera.
Bluenote Cafè è un effervescente album di chitarra elettrica blues/rock, tra i live più vivaci mai pubblicati, forse il più vivace in assoluto se alla vivacità contribuiscono sassofoni, trombe e tastiere. Come è stato per A Treasure, tratto dal tour 1985 di stampo country, anche Bluenote Cafè è un ottimo modo per introdursi e lasciarsi coinvolgere dallo Young anni 80. In effetti si è spesso detto che il lato live di Neil Young ha poco da spartire, e ha spesso direzioni diverse, rispetto al lato studio: a partire dal 1983 fino al 1989 questa regola la si può applicare alla lettera, con netta vittoria dei tour sugli album in studio. Anche This Note's For You, che pure ha bellissimi momenti come la title-track e “Twilight”, è un'ombra piuttosto pallida in confronto alle setlist dal vivo.
Periodo estremamente produttivo, a brani di stampo rhythm & blues più facili sia nella musica che nel testo (“Welcome To The Big Room”, “Married Man”, “Ten Men Workin'”, “Sunny Inside”, “Doghouse”) si alternano brani maggiormente impreziositi e personali (“Bad News Comes To Town”, “Crime Of The Heart”, “Life In The City”, “Don't Take Your Love Away For Me”, “Fool For Your Love”, “I'm Goin'”, “Ain't It The Truth”, “One Thing”) ed altri di calibro davvero alto (“Crime In The City”, “Ordinary People”, “This Note's For You” e “Twilight”). Oltre a queste, tutte incluse in Bluenote Cafè, ci sono originali rivisitazioni o semplicemente esecuzioni di grande ispirazione di brani più vecchi: dalla torrenziale (quasi 20 minuti) “Tonight's The Night” alla frizzantissima “On The Way Home” (Buffalo Springfield), all'embrionale “Hello Lonely Woman” (The Squires), fino al country-blues “Soul Of A Woman” (di qualche anno prima). La tracklist del doppio album si concentra, com'è ovvio, sui brani del periodo più qualche chicca, non certo su grandi classici dei 70 che, comunque, scarseggiarono parecchio durante il tour.
Il valore prettamente storico, infine, non lo possiamo tralasciare: come undicesima installazione della Archives Performance Series, questo doppio live ricco di canzoni e versioni inedite era tra i più attesi (e sì, per una volta, è un doppio album, anziché una troppo succinta selezione!). Pensato per essere pubblicato già nel 1988 dopo il tour (Young ascoltò i nastri e fece il mix, poi passò ad altro, come al solito), Bluenote Cafè era un desaparecidos piuttosto famoso tra i fan, che ora si può finalmente ascoltare in tutta la sua carica. A differenza di altri episodi di Archives, non è però un disco solo per fan: sì, è uno Young inconsueto, ma proprio per questo vale il tentativo. È lontano anni luce da Massey Hall o dai Crazy Horse, un momento a sé stante che restituisce il dovuto splendore un periodo ricco di creatività e soddisfazione (non ultima, il ritorno alla Reprise Records proprio nel 1988). Avete presente quando i dischi live sono sempre tutti uguali? Ecco, qui siamo agli antipodi.
Per i completisti:
- “Big Room”, “Doghouse”, “Bad News”, “Crime Of The Heart” sono completamente inedite;
- “I'm Goin'” è stata pubblicata su un singolo del 1988, ma di fatto è inedita su un supporto successivo e reperibile;
- “Fool For Your Love” è stata pubblicata solo in una versione live del 2000 su Road Rock, ma qui è nella sua forma e contesto originali;
- “Don't Take Your Love” e “Ain't It The Truth” sono state pubblicate sull'antologia di rarità Lucky Thirteen in versioni live del 1988 ma diverse da quelle di Bluenote Cafè; qui vivono nel loro contesto originale;
- “Crime In The City” è eseguita qui in una versione che differisce per le prime due strofe da quella di Freedom;
- “Ordinary People” è stata pubblicata di recente sull'album Chrome Dreams II nella versione studio incisa nel 1988; qui vive nel suo contesto originale;
- quello che manca di essenziale in questo live, rispetto alle canzoni che debuttarono tra l'87 e l'88, è: “Sixty To Zero” (versione integrale di “Crime In The City”, acustica), “Walking After Midnight”, “Boxcar”, “Find Another Shoulder”, “High Heels”, “Your Love Is Good To Me”.
MPB, Rockinfreeworld

Disc 1:
Welcome To The Big Room *
Don't Take Your Love Away From Me **
This Note's For You ***
Ten Men Workin' ****
Life In The City ****
Hello Lonely Woman ****
Soul Of A Woman ****
Married Man +
Bad News Comes To Town ++
Ain't It The Truth ++
One Thing ++
Twilight ++

Disc 2:
I'm Goin' #
Ordinary People ##
Crime In The City ###
Crime Of The Heart ####
Welcome Rap ####
Doghouse ####
Fool For Your Love ####
Encore Rap ####
On The Way Home +++
Sunny Inside ####
Tonight's The Night ####

Recorded on location at:
* Mt. View Theater, Mt. View, CA - 11/7/87
** The Fillmore, San Francisco, CA - 11/12/87
*** The Palace, Hollywood, CA - 4/13/88
**** The World, NY, NY - 4/18/88
+ The World, NY, NY - 4/21/88
++ Agoura Ballroom, Cleveland, OH - 4/23/88
+++ Poplar Creek Music Theatre, Hoffman Estates, IL - 8/16/88
# CNE, Toronto, Canada - 8/18/88
## Lake Compounce, Bristol, CT - 8/23/88
### Jones Beach, Wantagh, NY - 8/27/88
#### Pier 84, NY, NY - 8/30/88

Band:
Neil Young - guitar & vocals
Rick Rosas - bass
Chad Cromwell - drums
Frank Sampedro - keyboards
Steve Lawrence - lead tenor saxophone
Ben Keith - alto saxophone
Larry Cragg - baritone saxophone
Claude Cailliet - trombone
Tom Bray - trumpet
John Fumo - trumpet
Billy Talbot - bass
Ralph Molina - drums

Post popolari

Neil Young, il cuore di un hippie - L'intervista del L.A. Times su World Record e Harvest Time

Neil Young from Worst to Best: la classifica di Stereogum

Neil Young torna al Roxy: i concerti del 20 e 21 settembre 2023

Chrome Dreams: recensioni internazionali

Neil Young: Before & After (Reprise Records, 2023)