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Mazzeo e la mummia - Una storia vera del 1975

Vi proponiamo un racconto apparso nel 2013 sul magazine Noise Arts & News, che vede protagonisti James Mazzeo, Neil Young e Bob Dylan, a Malibu nel 1975. La storia è interessante perché svela alcuni retroscena del rapporto tra Mazzeo e Young, e della vita di Young a quel tempo. Mazzeo è deceduto nel 2022.

Uno dei dipinti di Mazzeo

Sandy Mazzeo aveva bisogno di una botta. Sul serio.
Era alla guida del carro funebre Pontiac del 1954 verso est, sulla Pacific Coast Highway, con le Santa Monica Mountains alla sua sinistra, l'oceano alla sua destra e la luce del sole del mattino che brillava attraverso il parabrezza. La luminosità gli faceva socchiudere gli occhi e socchiudere gli occhi lo rendeva una facile preda del sonno.
Non era abituato a svegliarsi così presto. La festa era durata fino all'alba e lui aveva dormito poche ore. Controllò per la terza volta la tasca per assicurarsi che la mazzetta di contanti fosse ancora lì. A Capitan Cocco, lo spacciatore delle star, non piaceva fare affari prima di mezzogiorno, ma avrebbe fatto un'eccezione per il boss di Sandy, proprietario sia dei contanti che del carro funebre.
Era l'estate del 1975 e il boss era Neil Young.

James Mazzeo era nato nel 1944 a Oakland ed era cresciuto a San Jose. Al liceo aveva vinto vari premi per i suoi quadri. Mentre era di stanza a San Francisco con la Guardia Costiera, aveva trascorso la maggior parte del suo tempo libero nel paradiso beatnik di North Beach. Lì aveva conosciuto Ken Kesey, Lawrence Ferlinghetti, Lenny Bruce, Alan Watts, Paul Krassner e altre future leggende.
Quando la psichedelia era dieventata popolare, Mazzeo aveva iniziato a farsi chiamare Sandy Castle e si era unito alla West Coast Pop Art Experimental Band, occupandosi di luci ed effetti speciali. La voce aveva girato e altri gruppi avevano bussato alla sua porta per chiedere i suoi servizi. Aveva girato il paese con gli Animals, i Beach Boys e i Moody Blues. Mentre lavorava con Frank Zappa e i Mothers a New York, aveva collaborato con Andy Warhol agli show dei Velvet Underground.
Dopo essersi stancato dell'attività concertistica, Mazzeo aveva preso a girovagare. Era stato il DJ di una delle prime radio "freeform" di Boston con il nome di Sandy Mazzeo, che poi aveva continuato a usare. Aveva vissuto in Nevada in un teepee e nel 1968 si era stabilito in una comunità di artisti a sud di San Francisco, vicino a Palo Alto.
Si chiamava Star Hill Academy For Anything ed era un posto meraviglioso. Al centro c'era una segheria abbandonata circondata da 1800 acri di foresta di sequoie incontaminate. Mazzeo aveva creato enormi sculture di ferro. Aveva contribuito a costruire una casa sull'albero con sette stanze, in cima a una gigantesca sequoia, e un sistema primitivo di funivia per arrivarci. In qualche modo, Sandy aveva convinto la compagnia telefonica a installare un telefono a gettoni nella proprietà, dal quale aveva immediatamente piratato l'elettricità per alimentare la funivia e la casa sull'albero.
Alla fine del 1970, uno dei terreni adiacenti era stato acquistato da Neil Young, allora in fuga da Topanga Canyon e dalla sua prima moglie. Gli aveva dato il nome di Broken Arrow Ranch. Young si era informato sui vicini e presto si era reso conto che lui e Mazzeo erano sulla stessa lunghezza d'onda. Erano diventati subito amici.
Alla fine la Star Hill Academy For Anything si era trasformata in una vera e propria comune, con circa 40 persone che vi abitavano, e Mazzeo aveva cominciato a starci stretto. Così era stato invitato a vivere al Broken Arrow con Neil e la sua signora, l'attrice Carrie Snodgress. Aveva trasformato una vecchia fucina in uno studio di saldatura e aveva costruito una bellissima stufa a legna per la casa padronale del ranch. Aveva anche realizzato altre sculture, ma non ne aveva mai vendute molte.

Young al Broken Arrow Ranch

Nel corso degli anni, Sandy Mazzeo aveva svolto vari ruoli nella scena che circondava Neil Young. Aveva disegnato i costumi e costruito le scenografie per Journey Through The Past, il criptico debutto alla regia di Neil del 1972. Aveva fatto da tecnico per la batteria nel tour del 1973, nonostante non avesse alcuna esperienza nel settore. Durante il mastodontico tour di CSNY del 1974, era stato persino il babysitter di Zeke, il figlio di due anni di Neil. Aveva accompagnato Neil e alcuni amici in un folle viaggio in auto, guidando una Rolls-Royce del 1934 da Amsterdam diretti al deserto del Sahara. Ma alla fine non lo avevano raggiunto. E quando la madre di Carrie Snodgress era morta, Mazzeo aveva partecipato al funerale insieme a Neil e a sua madre.
Successivamente sarà road manager del tour Last Waltz di The Band nel 1976. Gestirà il progetto di Young del 1977, i Ducks, e poi la sua band del 1988, i Bluenotes. Realizzerà le proiezioni di diapositive psichedeliche per i tour di Young del 1986 e del 1989. Disegnerà la grafica dell'album, progetterà le scenografie e reciterà in Greendale, un film a tema ecologico. Costruirà anche i cavalletti di legno per i modellini ferroviari di Neil.
Ma Sandy Mazzeo sarà probabilmente conosciuto soprattutto per gli strani disegni a biro che adornano l'LP Zuma di Neil Young del 1975. Inizialmente Young voleva in copertina un dipinto. Aveva descritto un sogno in cui un uccello gigante faceva volare una donna nuda su un paesaggio di piramidi e cactus. In dieci minuti, Mazzeo realizzò quattro schizzi. Neil li vide e disse: "Dimentica il dipinto. Questi sono perfetti". Mazzeo protestò che gli schizzi non erano granché, erano stati fatti in preparazione dell'opera d'arte vera e propria, ma Neil fu irremovibile. Li voleva tutti e quattro così com'erano: due per il fronte e il retro, e due per l'artwork interno. Fece scrivere a mano a Mazzeo anche i titoli delle canzoni e le informazioni del disco. La Reprise Records, l'etichetta di Young, non ne era affatto entusiasta.
L'occasione era sì vantaggiosa, ma non del tutto. Mazzeo stava cercando di farsi un nome come artista serio. I suoi dipinti erano acuti e pieni di colori vivaci, mentre gli schizzi di Zuma sembravano disegnati da un bambino. La gente rimase impressionata quando seppe che aveva disegnato la copertina di un album di Neil Young, finché non scoprì quale. Zuma non somigliava a nessun altro disco in circolazione. Sandy se ne rese conto quando passò davanti a un cartellone pubblicitario di Los Angeles che promuoveva l'uscita dell'LP. Eccolo lì, il suo schifoso disegno dell'uccello con la donna nuda, solo che adesso era largo 25 metri. Gli venne da sorridere: attenzione, ora sono un pezzo grosso! Quando Rolling Stone premiò Zuma come peggior copertina dell'anno, lui e Neil si fecero una bella risata. Sandy Mazzeo ottenne 2000 dollari per i suoi quattro schizzi. E ponderò su questo: 2000 dollari per dieci minuti di lavoro. Non male. Questa cosa dell'arte poteva dare i suoi frutti.

 
Tra un periodo e l'altro, qualche volta Mazzeo faticava a sbarcare il lunario, sebbene fosse abituato a vivere in modo semplice. Young si era offerto di prestargli del denaro, ma Sandy aveva declinato perché preferiva cavarsela da solo, onestamente, piuttosto che essere in debito con un amico. Così un giorno Neil gli aveva detto che lo avrebbe assunto come assistente personale, per sbrigare commissioni e altro. Ben presto Mazzeo si era reso conto che la sua vita era esattamente la stessa di prima: in pratica veniva pagato per frequentare e fare festa con Neil Young. Aveva pensato che fosse un lavoro onesto, tutto sommato.
Alla fine del 1974, Neil Young e Carrie Snodgress si erano lasciati in malo modo. Neil era di nuovo single e sentiva il bisogno di fuggire dal ranch per un po'. Lui e Mazzeo si erano rintanati per un breve periodo allo Chateau Marmont di Los Angeles (nella stessa stanza in cui John Belushi sarebbe poi andato in overdose), poi Young aveva acquistato una proprietà sulla spiaggia di Malibu. Quello che Topanga Canyon rappresentava alla fine degli anni '60, Malibu lo era a metà degli anni '70: il regno del successo. Ma c'erano alcune differenze sostanziali: Topanga era immersa nelle montagne, una comunità isolata attraversata da un'unica autostrada. Gli unici estranei che gli abitanti vedevano erano gli ospiti che invitavano. A parte i pochi attori e musicisti che cercavano di non farsi notare, Topanga era popolata da artisti e scultori bizzarri che vivevano con un reddito a malapena sufficiente.
Malibu era sull'oceano, a ridosso della Pacific Coast Highway, una delle poche spiagge californiane rivolte a sud. Tutti i suoi abitanti erano pieni di soldi. Ogni volta che passavano di lì c'era un gran numero di estranei che spargevano il denaro in giro, per lo più star del cinema e i loro accompagnatori. Vivere a Topanga non era prestigioso, a Malibu invece sì. Era lì che The Band aveva allestito il suo Shangri-La Studio, mentre Bob Dylan aveva una casa a pochi isolati di distanza. Neil Young si era riunito alla sua vecchia band, i Crazy Horse, e insieme avevano iniziato a suonare nel nuovo studio. E la grande festa aveva avuto inizio.
Un'altra differenza importante tra Topanga e Malibu era la scelta delle sostanze che alimentavano la scena. A Topanga giravano erba e acidi, a Malibu cocaina e cocaina e cocaina. Tanta cocaina. I residenti di Malibu potevano permettersela, ed era ovunque. Sandy Mazzeo era rimasto scioccato dal comportamento di alcuni degli ospiti di Neil. Erano star del cinema e della musica che l'intera America venerava, ma quando arrivava la droga erano come maiali al trogolo. Mentre uno se la faceva, gli altri al tavolo lo guardavano affamati, in fremente attesa del loro turno. Era disgustoso. Mazzeo era come Neil: un paio di sniffate ed era a posto per tutta la notte. Non capiva come gente come David Crosby, Rick Danko e Jack Nicholson potesse aspirare tanta coca senza farsi esplodere la testa.

Bob Dylan

Era un periodo selvaggio. I Crazy Horse erano ragazzi di aspetto medio, ma le donne che portavano in giro erano tutte bellissime e moooolto amichevoli... Una mattina alcuni di loro stavano camminando lungo la spiaggia quando si imbatterono nel batterista degli Who, Keith Moon, vestito in piena regalia nazista e svenuto sulla sabbia, con l'oceano che gli lambiva le scarpe. Mazzeo aveva scorto Bob Dylan ai margini della festa, che osservava in silenzio con un sorriso divertito. Non aveva toccato la coca e non aveva detto una parola. Neil Young, 28 anni e diversi milioni in banca, aveva coltivato un look funky e casalingo per mimetizzarsi (indossava la stessa camicia puzzolente per giorni, poi ti sbatteva l'ascella in faccia mentre era sbronzo di tequila e urlava "SMELL THE HORSE!"). Ma Dylan era ben oltre.
Il suo intero guardaroba poteva essere uscito dallo scaffale dei saldi di J.C. Penney. In quel periodo si presentava con i capelli ricci avvolti in un ridicolo turbante. Se il personaggio di Malibu di Neil era simile a un fetente di Tijuana, quello di Dylan era un turista del Minnesota appena tornato da Nuova Delhi. Di certo non somigliava a un'icona americana. Tutte le signore che si accapigliavano con Neil e i Crazy Horse lo ignoravano completamente. Non avevano idea di chi fosse, e Mazzeo aveva la sensazione che a Dylan piacesse così.
Uno dei compiti di Mazzeo a Malibù era quello di scovare la droga. Neil Young in persona ovviamente non poteva essere visto mentre si occupava di questi affari, così Sandy era stato presentato a Captain Coconut, fornitore della miglior cocaina peruviana in fiocchi e della più grassa erba hawaiana di Los Angeles. Si trattava di un personaggio tranquillo, i cui clienti erano tutti milionari. Nel suo appartamento non c'erano mai problemi.
In tutte le situazioni illegali, dove i nervi saldi erano una risorsa, Mazzeo era il signor Mellow. Riusciva a gestire la polizia in modo coerente e nulla lo spaventava mai. Poi aveva ritirato il suo primo pacchetto dal Capitano. Non aveva mai tenuto tra le mani così tanta coca. Il suo sangue freddo era stato messo alla prova, Sandy aveva accettato la sfida e il brivido di sfidare l'autorità e di farla franca ancora e ancora. Eppure, ogni volta che tornava a Malibu e consegnava la droga a Neil, provava un senso di sollievo palpabile. In momenti come quelli, Neil Young era grato della presenza di Mazzeo nella sua vita. Poteva contare sul fatto che non sarebbe sparito con i soldi, non avrebbe spifferato tutto alla polizia e non si sarebbe fatto di coca prima di portarla a casa. Mazzeo era talmente concentrato che sniffare in macchina era l'ultimo dei suoi pensieri.

I Crazy Horse a Malibu nel 1975

Fino a quel momento. Adesso, Sandy Mazzeo aveva bisogno di una botta. Di brutto.
Guidava il carro funebre lungo la PCH cercando di schiarirsi le idee. La sera prima, nel pieno della festa, Neil lo aveva preso da parte.
"Vai in città domani?"
"Sì, ho un paio di cose da fare. Perché?"
"Ho bisogno che tu vada a trovare il nostro amico".
"Ma ci sono stato ieri".
"Tutto finito. Danko l'ha appena finita. No mas".
"Porca miseria, era..."
"Molta. Lo so".
Young aveva messo in mano a Mazzeo una mazzetta di banconote.
"Dì al Capitano di raddoppiare. Domani sera registriamo, quindi cerca di tornare prima del tramonto. Prendi il carro funebre".
Poi Neil se n'era andato. Mazzeo si era infilato i soldi in tasca e aveva calcolato il tempo necessario per terminare le sue commissioni e arrivare a casa prima del tramonto. Aveva guardato l'orologio e capito che avrebbe dovuto mettersi subito a letto se voleva dormire.
"Raddoppiare? Che mi venga un colpo."

Non molte ore dopo, Mazzeo si era svegliato, si era fatto la doccia, si era vestito e aveva pregato che ci fosse del caffè in casa. Non c'era. Aveva frugato tra i resti della festa alla ricerca di altra cocaina in giro. Nessuna traccia. Era salito sul carro funebre e si era allontanato stancamente. Mentre percorreva l'autostrada, si sentiva al tempo stesso esausto e nervoso. Non aveva mai avuto problemi con il carro funebre di Neil, ma per qualche motivo oggi gli dava i brividi. Ripassò il suo piano: completare le sue commissioni il prima possibile, poi incontrare il capitano Coconut per ultimo, mentre usciva dalla città.
Pochi minuti dopo, dopo essersi appisolato rischiando di finire in un fosso, passò al piano B: andare prima dal Capitano, farsi una striscia di cocaina alla Crosby e poi fare le sue commissioni. Era soddisfatto della sua decisione, finché non si ricordò che sarebbe andato in giro per Los Angeles in un fottuto carro funebre con una dose di coca sufficiente a mandarlo in galera. In un lampo di genio, gli sovvenne il piano C: passare dal Capitano, tornare a casa, nascondere la droga e tornare a letto. Al diavolo le altre commissioni.
Mazzeo era appena arrivato a questa conclusione quando sentì un rumore di rimbalzo dietro di sé. Pensò che fosse l'asse posteriore e lo ignorò. Poi si ripresentò, più deciso: THUMP! THUMP! THUMP! Ma che diavolo? Mazzeo rallentò e guardò nello specchietto retrovisore. Attraverso il finestrino sudicio dietro la sua testa vide un movimento. C'era qualcosa là dietro.
Accostò alla strada e spense il motore. Si girò e attraverso il vetro che separava la parte anteriore da quella posteriore del carro funebre si trovò faccia a faccia con...
Una mummia.

Mazzeo saltò fuori dall'auto, sbatté la portiera e corse. Si fermò circa 30 metri oltre e si girò. Il cuore gli batteva all'impazzata e la bocca gli si era asciugata. Ansimava forte e cercava di riprendere fiato. Beh, di sicuro ora era sveglio. Guardò la porta laterale scorrevole del carro funebre che si apriva e la testa della mummia che usciva lentamente, con le bende che le ricadevano addosso. A Sandy si rizzarono i capelli sulle braccia.
La mummia artigliava la garza che circondava il suo cranio. Gli occhi, il naso e la bocca emersero. Sbatté le palpebre alla luce del sole e scese dal carro funebre. Dalle spalle in giù, indossava normali abiti da strada. Quando Mazzeo realizzò che l'apparizione non era un non-morto, riprese a respirare. Riconobbe la camicia stropicciata di J.C. Penney e capì che stava fissando il volto di Bob Dylan.
I due rimasero lì a guardarsi. Dylan sorrise timidamente.
"Ehi, Mazzeo".
"Ciao, Bob".
"Ti ho spaventato?"
Mazzeo rise.
Ricordava di aver visto brevemente Dylan alla festa la sera prima, con il turbante scucito. Sembrava un po' brillo, e lo era. Dylan era uscito fuori e, ubriaco, si era infilato nel retro del carro funebre di Neil per un pisolino. Durante la notte, il turbante gli si era disfatto. Si era svegliato trovandosi a rimbalzare sulla Pacific Coast Highway con la testa fasciata come un cadavere diretto al cimitero.
"Vuoi che ti riaccompagni a Malibu?"
"No, non preoccuparti. Starò bene".
"Sei sicuro, Bob? Siamo a quasi 20 miglia".
"Va bene, posso trovare un passaggio. Sembra che tu abbia degli affari da sbrigare".
Mentre parlava, Dylan si riavvolse il capo nel turbante. Poi attraversò la strada fino alla sponda opposta. Mazzeo risalì sul carro funebre e accese il motore. Guardò fuori dal finestrino e Dylan alzò la mano. Mazzeo alzò la mano a sua volta e imboccò l'autostrada.

Mentre si allontanava, Sandy Mazzeo diede un'occhiata allo specchietto retrovisore e vide un uomo vestito di poliestere a buon mercato e con un turbante con il pollice in fuori, che faceva l'autostop. Sembrava un fenomeno da baraccone, un pazzo che si credeva di essere Bob Dylan. Nello specchio diventò sempre più piccolo e poi svanì.
Qualcuno si sarebbe fermato per lui, giusto?

James "Sandy" Mazzeo è ancora un artista e un buon amico di Neil Young (che vive ancora a Broken Arrow). Per vedere alcuni dei suoi lavori, tra cui un dipinto a colori della copertina di Zuma, visitare i siti jamesmazzeo.com e jamesmazzeoartworks.com.

James Mazzeo nel 2015

Traduzione: MPB, Rockinfreeworld

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