Before & After: rassegna stampa italiana
TomTomRock, voto 8 (su 10)
Before And After è [...] la commovente riflessione sul tempo e le cause per cui vale la pena battersi che Neil Young ha voluto consegnarsi, all’alba dei suoi 78 anni. Un lungo flusso di coscienza senza alcuna sovrastruttura o levigatura, non certo per mostrare il fianco, quanto per fare il punto sui grandi slanci fin qui intrapresi. Scombinati sì, ma anche carichi di emotività e calore.
Rockol, voto 7,5 (su 10)
L’immagine che si stampa nella mente è quella di un ex-giovane che canta con voce tremolante, curvo sulla chitarra acustica o voltato di spalle sul piano, facendo scintillare i suoi capolavori denudati di ogni arrangiamento, un momento che sa di raccoglimento e di resa dei conti e non può lasciare indifferenti.
Ondarock, Voto 6,5 (su 10)
Questo Before and After è, nella maniera più genuina possibile, un viaggio a ritroso nei meandri più nascosti dei lavori dell’autore, una piccola chicca che ogni appassionato dovrebbe ascoltare almeno una volta.
Impatto Sonoro, rece positiva
L’idea è semplice e strana: prendere undici brani dal proprio, enorme, catalogo, reinterpretarli in una maniera essenziale, solitaria ed acustica, e trasformarli, legandoli l’uno all’altro, come se fossero parti diverse di un'unica canzone.
Repubblica, rece positiva
Non un concept, questo deve essere chiaro, ma quantomeno un accorpamento che sostanzialmente delimita chiaramente i confini di una compagine sonora precisa che, in quanto tale, è perfettamente in grado di sublimare in toto l'ascolto fornendo un quadro generale organico e ordinato.
Artistsandbands, rece positiva
Si tratta di riletture essenziali, arrangiate per piano, organo o chitarra acustica con il songwriter a intonarle con il registro che conosciamo. Si va da un’ariosa versione folk di Burned completamente spogliata del suo arrangiamento 60s [...] all’inedito chiesastico If You Got Love eseguito all’organo elettrico, passando per fedeli versioni di A Dream That Can Last (da Sleeps With Angels), Birds da After the Gold Rush (spogliata del coro) e altri brani di repertorio.
SentireAscoltare, rece positiva
Neil Young sarà duro e crudo fino alla fine dei suoi giorni e se lo avete sposato lo amerete e lo perdonerete ogni volta. Oppure lo manderete a cagare ancora una volta. Poche magie in sala di registrazione, le esecuzioni sono live, prodotto insieme al novantenne Lou Adler ma sfido chiunque a capirlo, Before + After serve a mantenere vivo il fuoco. Forse una volta un disco così lo avrebbe suonato e poi accantonato. Oggi lo fa uscire.
Enzo Curelli Blog, rece positiva
L’ambientazione più intima non cambierà la percezione delle canzoni. Tuttavia, queste nuove interpretazioni offrono un altro punto di vista sulle opere presentate. Senza le chitarre distorte e l’impeto udito nella versione originale, “I’m the Ocean” si trasforma in una canzone folk acustica che si inserisce comodamente tra i classici di metà anni ’70 di Young. Allo stesso modo, due brani da Sleeps With Angels del 1994 – “A Dream That Can Last” e “My Heart” – acquisiscono poesia senza il supporto scarno ma disordinato dei Crazy Horse.
Radio Easy Rock, rece positiva
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