Neil Young - Milano 2003

ECCO NEIL YOUNG IN «GREENDALE»: UNA BUONA NOVELLA Ci vuole coraggio. Forse anche un pizzico d’incoscienza. Andare in giro da solo per il mondo con un pugno di magnifiche chitarre e di tastiere d'altri tempi, sistemarsi al centro del palco di un teatro e mettersi a suonare tante canzoni nuove. Raccontandole per filo e per segno. E lasciando in seconda battuta i classici di un repertorio di stratosferica bellezza. Roba da pazzi. O da Neil Young. Che cavallo matto del rock lo ĆØ per davvero e se n’ĆØ sempre altamente infischiato di regole e convenzioni, facendo esattamente quel che voleva. A rischio di far perdere l’equilibrio mentale anche al più accanito dei fan. La sua ultima follia ĆØ questo tour atipico. Due tempi in perfetta solitudine per tre ore di musica. Una prima parte dedicata ai dieci inediti di Greendale , concept-album d’uscita prossima ventura (forse questa estate) registrato con Billy Talbot e Ralph Molina dei Crazy Horse. Una seconda riservata ai cavalli di bat...