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The Band: The Last Waltz (1977)



The Last Waltz è il Woodstock degli anni Settanta, se vale esagerare appena un po': un triplo disco e film (con la regia di Martin Scorsese) che testimoniò l'addio alle scene della Band, la grande formazione di Robbie Robertson e Richard Manuel che aveva fatto compagnia a Dylan nei giorni strani del suo esilio a Woodstock, 1967, dopo il famoso incidente di motocicletta. Erano stati insieme otto anni, Robertson e gli altri, e prima ancora avevano suonato a lungo con Ronnie Hawkins negli Hawks. Dopo tanto fare, e incidere, e litigare, erano stanchi e anche un po' delusi. Gli ultimi dischi non erano andati troppo bene a livello di vendite e c'era forte l'impressione che un'epoca stesse per chiudersi: erano i giorni del punk, se andiamo a guardare, i muri della musica tremavano e cadevano macerie un po' su tutti, senza riguardo. Robertson volle giocare d'anticipo e, prima ancora di dare alla Capitol l'ultimo disco (il pallido Islands ), organizzò il passo d'addio. Erano un grande gruppo, The Band, un punto di riferimento per molti musicisti, non solo per i fan; e potevano permettersi una trionfale passerella che in onore d'altri avrebbe certo stonato. Così per quella loro serata speciale invitarono Neil Young e Joni Mitchell, Muddy Waters, Van Morrison, Eric Clapton, Ringo Starr, Neil Diamond, prestigiosi amici che sentivano compagni di strada; senza dimenticare (e come avrebbero potuto?) i due uomini che più di ogni altro avevano aiutato il gruppo a modellarsi e a essere quello che era diventato: Ronnie Hawkins, il Falco che li aveva scoperti ragazzini, e Bob Dylan, che a metà degli anni Sessanta li aveva fatti crescere e illuminati con la sua grazia. The Last Waltz uscì nel 1978 e per un quarto di secolo quasi è rimasto intatto. Ora però gli archeologhi della Rhino Records lo hanno preso in cura, restaurato, ampliato. Da smilzo 3 record set in cartoncino beige è diventato un lussuoso cofanetto di 4 cd, con molte aggiunte che faranno la delizia dei fan. È stato ripristinato quasi per intero il concerto iniziale della Band, il superbo commiato di oltre un'ora con un volo appassionato lungo l'intero catalogo. Rick Danko duetta con Eric Clapton in All Our Past Times, un brano che avevano scritto insieme per No Reason To Cry. Neil Young, che nell'originale si limitava a un duetto con Joni Mitchell in Helpless, viene ritratto in posa nostalgica mentre rievoca Four Strong Winds di Ian Tyson. A Joni Mitchell viene resa giustizia con due brani in più, Shadows and A Light e Furry Sings The Blues: erano i giorni di Hejira, uno dei periodi più luminosi della signora. Ci sono anche spezzoni dalle prove, alcune bozze di Robertson per la sua Last Waltz Suite, e poi c'è Dylan, un sassolino che era sfuggito dalle tasche: è un pezzo minore di Planet Waves, Hazel, una canzone non irresistibile che però darà i brividi agli statistici - Sua Bobbità l'ha eseguita assai di rado. Fu una festa esagerata, quel Last Waltz, che iniziò alle 5 con una pantagruelica cena (era il Giorno del Ringraziamento, sacro alle trippe degli americani), ricominciò con la musica alle 9 di sera e terminò alle 2 e 20 del mattino. Non tutto quello che andò in scena è stato registrato e quindi, volendo, neanche questa large edition può dirsi davvero «definitiva», anche se difficilmente ne verrà mai un'altra. Altro cruccio per i filologhi è la sequenza, che continua a non essere quella originale. Robbie Robertson ha spiegato che in sala era Scorsese a dare i tempi e che le sue esigenze erano legate a un film, non a un disco. L'album venne montato poi in altro modo (con alcune parti extra Winterland, fra l'altro) e la stessa procedura è stata usata questa volta. Vuole la leggenda che lo show dovesse finire a un certo punto, dopo il grande coro di tutti i partecipanti in I Shall Be Released. Mentre qualcuno se ne stava già andando, invece, Levon Helm e Ringo Starr cominciarono a martellare i loro tamburi chiamando a raccolta chi voleva starci. Ron Wood fu lesto a imbracciare la chitarra e così Young, Stills, Paul Butterfield e via via anche quelli della Band, per due jam che per mezz'ora ancora occuparono la scena. Il nuovo Last Waltz riporta spezzoni di quei bis, musicalmente traballanti ma pieni di energia. Il vecchio rock se ne andava ma urlava ancora forte. Nessuno avrebbe potuto dimenticare quei guerrieri, nessuno mai.
Riccardo Bertoncelli, Del Rock

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