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Speciale Billy Talbot Band (intervista esclusiva, 2004)

di Salvatore Esposito, Francesco Lucarelli e Stefano Frollano
(Foto di Francesco Lucarelli, Chuck King e sito ufficiale)


Rockin' In The Free World intervista in esclusiva Billy Talbot

Membro fondatore dei Rockets e bassista dei Crazy Horse, Billy Talbot è uno di quei musicisti che hanno fatto e fanno la storia del rock. Abbiamo parlato con lui dell'esperienza con i Rockets, della sua lunga carriera e del suo primo disco solista, Alive In The Spirit World. Il risultato è un susseguirsi di aneddoti, curiosità ma soprattutto di storie rock impedibili.


Partiamo da lontanissimo Billy, ci puoi raccontare i tuoi inizi con i Rockets?

Mi sono trasferito in California a diciassette anni e dopo un paio di mesi ho incontrato Danny Witthen. Diventammo subito amici e cominciammo a suonare insieme. Era come un fratello per me. Abbiamo registrato un paio di singoli con Sly Stone con il nome di Psyrcle (da psychedelic circle), di cui dovrebbe esistere ancora qualche copia, e poi come Danny & The Memories abbiamo registrato Land of Thousand Dreams. Immediatamente dopo nacquero i Rockets, in cui suonavamo io, Danny, Ralph Molina, George e Leon Whitsel . Poi ascoltai Bobby che suonava il violino elettrico all' Hollywood Bowl e subito pensai che era eccellente, non passò molto tempo ed era a suonare insieme a noi. Suonavamo nei locali di Los Angeles e fu là che Neil ci vide per la prima volta e poi il resto della storia è conosciuta.

Esistono alcuni brani inediti di Danny?
Forse si ma sono molto pochi, alcune cose sono sul suo sito, curato personalmente dalla sorella.
 
Sei ancora in contatto con George e Leon Whitsel? E con Sonny?
Oh, certo che sono ancora in contatto con quei ragazzi. Sto lavorando alla produzione di alcuni brani di Sonny, in cui suono anche il basso. Sto producendo anche i ragazzi (Matt, Tommy e Stephan) che suonanono nella Billy Talbot Band, che hanno una loro band chimata Boatclub (www.boatclub.tv).

Quando hai cominciato a scrivere canzoni? E' facile per te scrivere?
Ho iniziato a scrivere canzoni a quei tempi, ma ero solo un membro della band e tenevo tutte quelle canzoni per me fino a quando è venuto il momento di incidere un mio disco. Avevo parecchie canzoni da cui scegliere, vecchie e nuove. Ho messo insieme un set di canzoni che rappresentassero le mie emozioni, i miei sentimenti ed i miei pensieri ed ho chiamato alcuni amici musicisti per suonarle. Certo le canzoni e le idee per comporre delle nuove canzoni mi vengono molto facimente. Tuttavia trovo difficile estrarre dalla semplice idea qualcosa di chiaro.
 
Quali sono le tue fonti di ispirazione?
Molte cose mi hanno influenzato, almeno dal momento in cui ricordo di essere stato influenzato per la prima volta. Mia madre componeva canzoni e io ho vissuto a contatto con la musica per molto tempo, ad esempio Tony Bennett e Frank Sinatra, mi hanno influenzato quando avevo circa otto anno e poi crescendo ho incontrato il rock n' roll. A dodici anni infatti passai al doo-whoop e poi al rhythm.Ascoltavo i dischi di Elvis e di altri artisti del sud che facevano rockabilly o cose simili. Finchè ho vissuto lì ascoltavo alcune stazioni radio di Newark che trasmettevano rhythm and blues, dove ho ascoltato artisti differenti come Lloyd Price. Quando mi trasferii in California cominciai ad ascoltare il bluegrass, il Blues di Chicago e poi rimasi incantato dal rock n' roll di band come i Beach Boys, the Beatles e altri.
 
Con i Crazy Horse suoni il basso e fai le armonie vocali, come ti trovi ora nelle vesti di front man e chitarrista di una band?

Ho cominciato a cantare nelle strade di New York prima che io, Danny, Ralph e Beniamino Rocco registrassimo Land of the Thousand Dreams. Io ero nel West Side mentre Ralph era nell' East Side, entrambi cantavamo in band doo-whoop. Già all'epoca suonavo la chitarra, quindi come vedi non è una cosa nuova per me, come del resto non lo è cantare in una band. Cantare poi le mie canzoni è per me qualcosa di molto particolare in quanto a comporle sono io e penso sia diverso dal cantare quelle che compone qualche altro.

Come sei riuscito a conciliare le session con i tuoi impegni dal vivo con Neil e i Crazy Horse?
Ho cominciato a lavorare nel mio studio al ranch a fine 1997, registrando brani per alcuni progetti e da quel momento ho cominciato a scrivere le canzoni per questo disco. Le registrazioni di Alive in The Sprit World risalgono al maggio del 2000.

A proposito di impegni con Neil Young & Crazy Horse , hai partecipato alle sessione dell'ambizioso disco di Neil "Greendale" cosa ci puoi raccontare di questa esperienza?
Grandiosa. Totalmente unica ed originale. I Crazy Horse ne sono usciti ancora una volta rivitalizzati come band. La linfa vitale per una band è proprio questa, trovare progetti nuovi ed interessanti per non restare legati sempre al passato.

Com'è il tuo rapporto con Neil ?
E' grandioso, e migliora sempre nel corso degl'anni.

Come mai hai deciso di aspettare tanto a pubblicare un tuo disco solista? So che scrivi canzoni da tempo…
Ho aspettato a lungo per realizzare questo disco perchè per di più lavoro con i Crazy Horse. Con loro ho lavorato affinché rimanessimo vivi nel passaggio dagli anni 90 al 2000, cercando di tenere le viva l'ispirazione perché non vogliamo essere una "band vecchia". I Crazy Horse prendono molte energie, ma ho lavorato a questo disco durante il tempo libero e lavorando con alcuni produttori durante gl'anni 90. Poi ho convertito il fienile in studio di registrazione e ho registrato "Alive in the Spirit World".

Cosa ci racconti delle session di Alive In The Spirit World?

Ci vedevamo al mio ranch a Mendocino in California, dove ho costruito uno studio di registrazione nel vecchio fienile. In tutto ci sono voluti 4 giorni di registrazioni. Abbiamo fatto anche tre piccoli show per riscaldarci, e poi siamo venuti qui al mio ranch e abbiamo registrato le canzoni. Ogni volta suonavamo l'intero set di canzoni scelte dalla prima all'ultima e registravamo. Volevamo cogliere lo spirito e l'essenza delle canzoni. Il disco è stato infatti registrato completamente in presa diretta, a parte qualche incisione successiva per i cori. Anche quasi tutte le linee della voce principale provengono dalle versioni suonate dal vivo da tutto il gruppo. Per quello che riguarda l'editing, l'abbiamo fatto in digitale così come il missaggio e la masterizzazione. Poi andavamo a fare una passeggiata in giro per il ranch, o cucinavamo. E poi riprendevamo a suonare. Non volevamo rovinare la freschezza delle canzoni ripetendole fino alla nausea per avere la 'take' giusta. L'obiettivo era quello di catturare le emozioni nascoste nelle canzoni

Quanto tempo ha occupato la fase compositiva di Alive In The Spirit World e come hai scelto le canzoni?
Nel disco sono raccolte canzoni scritte nell'arco di una decina di anni, ma non importa che ci fossero anche canzoni vecchie, come The Way Life Is che ho registrato agli inizi 1993, perché l'importante è che tu sappia che anche se scritta ormai da tempo quella canzone possa essere ancora rappresentativa di alcuni tuoi stati d'animo. Una volta che hai scritto una canzone e l'hai completata e sai che quella canzone ha un significato profondo, lei lo conserverà anche se tu la tieni in un cassetto per un po' di anni.
 
Hai scritto molte altre canzoni nel corso della tua carriera come mai ne hai incise solo dieci per questo disco? Almeno altre tre canzoni come Where You Are, Mark Twain e Girl Of My Dream, avrebbero meritato di essere pubblicate come mai le hai lasciate fuori?Purtroppo alcune bellissime canzoni come 'Mark Twain' non fanno parte dell'album perché in fase di scelta la band non riusciva a suonarle nel modo giusto. Esistono alcune versioni di Mark Twain registrate in sessioni precedenti quelle relative all'incisione di Alive In The Spirit World, ma nessuna era così come l'avrei voluta. Mi piacerebbe riascoltare Where You Are e Girl of My Dreams, la prima la composi in Spagna qualche annetto fa mentre la seconda è rimasta fuori perché l'avevo già registrata per un progetto con Ralph e Poncho. Entrambe non so che fine abbiano fatto. Ho inciso anche una colonna Sonora nel 1990 per il film Fallen Angel, prodotto da Tony Cinciripini, con me suonavano anche Nils Lofgren alla fisarmonica e Neil in alcuni brani. Era venuta molto bene, ricordo che avevo inserito anche una versione gospel dell'Ave Maria di Schubert, ma non piacque e furono usati solo alcuni brani come Burro's Team.

Ho notato che il chitarrista della tua band è Matt Piucci, che suonava la lead guitar sull'ultimo album dei Crazy Horse. Come lo hai conosciuto e quanto ha influenzato il suono di Alive In The Spirit World?
Con Matt condivido una bella amicizia dal 1986, lui suonava in una band, chiamata Rain Parade. Io sapevo che era fan dei Crazy Horse, così dopo averlo contattato, abbiamo deciso di suonare insieme e da lì abbiamo cominciato ad incidere motlo materiale. Mark attualmente sta lavorando ad un nuovo disco.

Come mai hai scelto Alive in Spirit World come titolo per questo tuo primo album solista?
"Living in the Spirit World" era l'ulitma canzone incise per questo disco e senza dubbio reassume in modo preciso lo spirito che ha animato le session di questo disco.

Il brano che più mi ha impressionato è senza dubbio The Way Life Is, ci puoi raccontare com'è nato?
The Way Life risale alla fine degl' anni ottanta, quando vivevo a Malibou proprio sull'oceano. Scrissi questa canzone con Alan Chance, ricordo che spesso ripetevamo questa frase "the way life is" finchè non ne nacque una canzone ma non funzionava. Provai ad inciderla anche con i Crazy Horse, ma ne ero davvero scontento sempre. Di recente però l'ho ripresa in mano suonando dal vivo con la mia band e sono riuscito ad avere il sound giusto. Forse 'The Way Life Is' non è bella come avremmo voluto o forse è solo che le versioni registrate nei set successivi al primo non sono venute così bene da permetterci una scelta perché inconsciamente sapevamo che la versione migliore l'avevamo già registrata ed era la prima suonata nel primo set. Credo però che 'The Way Life Is' sia un ottimo pezzo per aprire il disco.

Ci puoi parlare del DVD allegato ad Alive In The Spirit World?
Il DVD allegato al CD è stato registrato una domenica durante i quattro giorni in cui la band era da me per registrare. E' servita poco più che una take ed un po' di editing per ottenere il risultato che senti e che vedi. Ma il risultato più sorprendente è la qualità sonora: la durata del materiale scelto ci ha consentito di non comprimere i dati e quindi la registrazione è in 'saturated stereo' a 24 bit a 48 Mhz in stereo, proprio come il Greatest Hits di Neil, che dopo aver ascoltato il mio lavoro ha deciso che quello sarebbe stato il formato ideale per la sua antologia. L'altra sera lui e Pegi erano qui a cena da noi e mi ha ringraziato per avergli mostrato la strada giusta, anche se non credo di essere stato il primo a fare una cosa del genere: in giro ci sarà sicuramente qualcuno che ha adottato questa tecnologia prima di me. Comunque, tornando alla qualità sonora del DVD, il suono è talmente fresco, brillante, ricco di calore e particolari che, anche se lo suoni su un normale impianto televisivo senza altre casse che quelle del televisore, ti sembra che Matt Piucci stia suonando nella stessa stanza dove sei tu.

Hai composto alcune canzoni nuove di recente?

Ho già alcune nuove canzoni pronte per essere registrate. Alcune delle ultime sono nate durante un viaggio con mia moglie in North Dakota: quei luoghi, quei panorami erano davvero speciali e mentre guidavo in quegli spazi sterminati le emozioni mi attraversavano continuamente. Ma succede così ogni volta che hai la mente sgombra e qualcosa di bello di fronte agli occhi.

Quale futuro avrà la Billy Talbot Band, farete un tour promozionale per Alive in The Spirit World?
Spero davvero di fare un tour promozionale per questo disco, ma la promozione fin ora non è stata un granchè. Abbiamo avuto pochissime recensioni, tuttavia quelle che sono uscite hanno toni generalmente positivi. A breve il disco dovrebbe essere pubblicato anche in Europa dove spero di riscuotere maggior attenzione e magari suscitare l'interesse di qualche promoter. Nel frattempo, tra dicembre 2004 e gennaio 2005, dovrebbe esserci un webcast su sito www.sony.com che spero risvegli l'interesse di qualche appassionato.

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