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Crosby tra CPR e CSNY (intervista di Acoustic Guitar Magazine, 2000)



Il trionfante ritorno di David Crosby con CSN&Y e la sua band "padre e figlio", i CPR
di Simone Solondz da Acoustic Guitar Magazine, Marzo 2000
Tradotto da Dennis "Cortez" Varotto

Nel passato vi sono state indiscrezioni su una probabile reunion di Crosby, Stills, Nash, e Young ma quest'estate, i mitici quattro della West Coast si sono riuniti per registrare un nuovo album, Looking Forward, e, benchè Graham Nash si sia rotto entrambe le gambe, la band farà un tour negli USA quest'inverno. La riunione ha spronato David Crosby a scrivere nuovo materiale per la band ma lo ha anche portato a una scrittura prolifica per la sua relativamente-nuova band, i CPR, formata da Crosby, il fenomenale chitarrista Jeff Pevar, e il figlio più grande di Crosby, James Raymond, talentuoso pianista e cantautore. Crosby e Raymond hanno scoperto da poco di essere padre e figlio. Crosby iniziò la sua carriera nel 1964 come fondatore dei Byrds, al tempo considerati la risposta americana ai Beatles. Lasciò il segno con il grande classico "Eight Miles High" (scritta assieme a Gene Clark e Roger McGuinn). Nel 1969 si legò con l'inglese Graham Nash (che aveva appena lasciato gli Hollies) e il chitarrista solista Stephen Stills, già nei Buffalo Springfield, per formare Crosby, Stills, e Nash (CSN), una band che debuttò a Woodstock e aiutò a ridefinire la musica pop americana. La band avrebbe registrato 6 album, tra cui Crosby, Stills, and Nash e CSN, e altri 7 album con Neil young (CSN&Y). Crosby contribuì alle spettacolari armonie vocali con la sua voce morbida e con il suo lavoro ritmico alla chitarra (sia acustica che elettrica) che aprì molte porte su nuovi tipi di accordature. Tra le sue opere di questo periodo prolifico "Déjà Vu," "Guinnevere," ed il rock di protesta di "Almost Cut My Hair". CSN e CSN&Y si sono riuniti periodicamente col passare degli anni e Crosby ha registrato anche una manciata di album da solista. Ha trascorso gran parte degli anni 80 a combattere la dipendenza dalle droghe. Nel 1995, quando James Raymond scoprì l'identità del suo vero padre, Crosby era ricoverato per un trapianto di fegato dovuto ai decenni di abusi di sostanze stupefacenti che quasi gli costarono la vita. Fatalità, la moglie di Crosby e quella di Raymond erano entrambe incinte all'epoca; Crosby è ora padre di Django e nonno di Gracie. La completa disintossicazione di Crosby lo aiutò anche in termini di creatività. Continua a trovare accordi complessi (usando accordature differenti) e a scrivere canzoni che ti arrivano direttamente all'anima. Lo scorso giugno, andai a trovare Crosby nel suo lussuoso ranch nei pressi di Santa Barbara. Dopo avermi mostrato la sua nuova chitarra 6 corde fatta appositamente dal liutaio californiano Roy McAlister, e dopo avermi suonato "Climber," brillante canzone esclusa da Looking Forward, ci mettemmo comodi e iniziammo a parlare di musica.

Per il nuovo progetto con Stills, Nash, and Young, avete scritto tutti quanti assieme o ognuno ha portato le proprie canzoni?
CROSBY : Credo che per lo più le avevamo già

Quali sono le tue preferite del CD?
Neil ha portato canzoni acustiche molto belle. Una si chiama "Looking Forward" ed è magnifica. E' un buon disco, ci sono buone canzoni dentro. C'e n'è una che ho scritto io, "Stand and Be Counted", che è piaciuta molto alla gente.

L'hai scritta alla chitarra acustica?
Scrivo quasi esclusivamente all'acustica o al massimo al piano. Mai all'elettrica.
Sai la storia di mio figlio? Ha fatto il musicista per più di vent'anni prima di scoprire che io ero suo padre e come musicista vale più di me. Io riesco ancora a cantare un pelo meglio di lui, ma appena appena. E mi supererà anche nel canto. E' un musicista incredibile. Molti versi che scrivo ora vanno direttamente a lui.

Quindi di solito i testi vengono prima a te?
Dipende ma di solito sì. Avevo i versi di "Rusty and Blue" [CPR] un paio d'anni prima che ci mettessimo assieme. Non sono sicuro su chi scriva la roba

Più che altro è "convogliare tutto"?
Sai, la testa ha vari livelli, giusto? Il livello della cristallizzazione verbale di cui ti sto parlando ora non è necessariamente quello che ti fa scrivere. Forse c'è un livello che fa salti più lunghi e ti viene da scrivere mentre vai a letto. Quello "da mente occupata",che credo sia responsabile della scrittura, prende il controllo.


E tu ti svegli e scrivi tutto?
Già. Uno dei più grandi effetti del mio scrivere è stata Joni Mitchell che mi diceva di buttare giù tutto. Diceva "David, butti vià più versi buoni di quanti una persona comune ne scriverebbe in una settimana. Che c'è di male? Scrivi tutto quello che ti viene!" E da lei ho imparato che, anche se hai due sole parole che messe assieme significano qualcosa per te, devi scriverle subito. E così faccio. Mi ricordo di una canzone vecchia che aveva due versi completamente differenti l'uno dall'altro e che mostrai a un amico con cui scrivo spesso, Craig Doerge. Disse "Questi vanno bene assieme? L'hai notato?" "No. Sei fuori?" "Sì che vanno bene," e ci ritrovammo per le mani "Night Time for the Generals" [sul live "King Biscuit Flower Hour" dei King Biscuit].

Allora, stavi dicendo che vai da tuo figlio con un po' di idee e lui le elabora ulteriormente?
Le rende diversamente da come le avrei fatte io e questo va bene. Amplia la tua tavolozza, è come avere nuovi colori con cui dipingere. Amplia la tua esperienza

Puoi dire subito quali sono tue, quali per CPR, e quali per CSN&Y?
No. Le suono a tutti e vedo a chi interessano. Gruppi diversi hanno anche tendenze diverse. Se scrivo una canzone lunga e molto complessa con accordi strani, è facile che vada a finire su un disco dei CPR. Ma questo non è sempre vero visto che la stessa "Deja Vù" era una canzone lunga e complessa ma è finita su un disco dei CSN. Ai CSN piacque "Morrison" [registrata dai CPR], così ne abbiamo fatta la nostra versione e l'abbiamo suonata dal vivo per un anno.

Credi che collaborare è diverso a seconda della persona con cui collabori?
Sì e mi piace tanto così. Mi piace perchè quando fai musica con altra gente è naturale che vi siano scambi di idee. Tu impari da loro, loro da te. Sia tu che gli altri vi arricchite e ampliate le vostre conoscenze. Ho scritto con molta gente diversa: Michael Hedges, Phil Collins, Joni Mitchell...

Quali sono dei metodi che hanno funzionato con te?
Non ce n'è uno in particolare. A volte ti vengono dei versi e tu dici "Eccola qua!"e aspetti di vedere che succede. Ed è come mettere una bomba in tasca a qualcuno se sono versi veramente buoni.

Ti è mai capitato che il risultato finale sia completamente diverso da come te lo saresti aspettato?
No, per fortuna. Joni prese un testo che le avevo scritto e ne fece un capolavoro

Ti riferisci a "Yvette in English"?
Esatto.

Quella è una grande canzone...
La amo molto. Le ho solo dato lo scheletro della canzone e lei ha fatto il resto. Ho ancora quello che avevo scritto io e puoi notare che siamo partiti dallo stesso punto ma lei è più brava a scrivere di me e si vede. Quella canzone è almeno 3/4 sua. Tutta la musica l'ha scritta lei e di versi ne ha scritti almeno quanti ne ho scritti io. Ma lei l'ha portata ad un livello a cui io non sarei mai riuscito a portarla. Credo sia la cantautrice più brillante di sempre. Dylan mi piace,per carità ma lei, musicalmente parlando, è ad anni luce da lui ed è questo che la rende la migliore, per me

Ti è mai capitato il contrario (cioè che uno inizia a scrivere qualcosa e poi la passa a te)?
Quello è capitato con James, mio figlio. c'è una meravigliosa e curiosa canzone che abbiamo scritto, "Yesterday's Child." Suona come se fosse stata scritta da Ray Bradbury, è come un sogno

Com'è che la chitarra influenza il tuo processo di scrittura? Se stai lavorando con accordature "aperte", riesci a sentire gli accordi che non riesci a suonare con l'accordatura normale?
Quello è un motivo per provare le accordature aperte come prima cosa. Ascolterei [John] Coltrane, uno che non suona mai con accordature normali; lo stesso vale per il pianista McCoy Tyner, lui inventerebbe ampi gruppi di note e sarebbero bellissimi. E io proverei a suonarli ma non ci riuscirei.Non sono un gran esecutore. Non son dotato. Ma con accordature diverse ci riesco.

Quindi si comincia ascoltando un accordo. Poi vai al piano per tirarne fuori le note?
No, non ho studiato musica. Non ci riesco. Non so dirti i nomi degli accordi che sto suonando


Allora come fai ad accordare le corde?
Sperimentando. Ho trovato l'accordatura per "Rusty in Blue" e "Tracks in the Dust" e un altro paio di canzoni in (do-sol-re-re-la-re) [ci si riferisce alle 6 corde della chitarra, nda] smanettando un po'. Altre volte le tira fuori un amico. L'accordatura per "Climber," (re-la-re-sol-do-re), è venuta fuori quando un tipo che suona qui nella valle, Mark Owen, stava suonando qualcosa. E io subito trovai delle sfumature che lui non aveva colto. La volta dopo io gli mostrai una delle mie, lui ne trovò altre cinque che io non avevo trovato, e le avrei continuate a suonare per anni

Trovò gli accordi?
Sì. E' questo il processo, nessuno di noi inventa nulla dal nulla. Voglio dire che l'idea più complessa che il più complesso musicista del mondo può tirar fuori potrebbe già essere stata suonata 2 milioni di anni fa da un flautista sul delta del Nilo [risata]. Si chiama "processo del folk". Ci si passa avanti la musica. Con una chitarra la prima cosa che fai è scordare il mi basso e farlo diventare un re in modo da avere un accordo di re. E tu fai "Ooh! Che figo! Mi piace proprio!" E ti ci leghi. Dal giorno dopo sei un'anima persa

Tornando a Joni Mitchell per un attimo, entrambi usavate accordature aperte allo stesso tempo?
Entrambi lavoravamo sulle accordature quando ci siamo incontrati. Così ci siamo influenzati a vicenda. Lei stava scrivendo canzoni tipo "Michael from Mountains," e io stavo scrivendo "Guinnevere" e non potevamo fare a meno di ascoltarci l'un l'altro. Credo che per queste cose lei sia più portata di tutti, tranne che di Michael Edges, il miglior chitarrista acustico del suo secolo. Portò le accordature ad un livello a cui la sola Mitchell si avvicinò.

Com'è che funziona quando suoni con altri chitarristi? Devono tutti accordarsi allo stesso modo?
No. Quando lavoro con Stephen [Stills] o Neil [Young] o con Jeff Pevar, che sono i tre chitarristi con cui lavoro di più, a volte anche loro trovano un accordatura. Per lo più ce la fanno con l'accordatura classica. Jeff più degli altri sperimenta altre accordature visto che ha il dono di poter suonare con qualsiasi combinazione di corde.

Le tira fuori al momento?
Sì. Non che Neil e Stephen non ci riescano. Sono entrambi dei chitarristi brillanti. Quando iniziammo con i CSN, Stephen era probabilmente uno dei più bravi chitarristi acustici al mondo (vedi "Suite: Judy Blue Eyes" e "Helplessly Hoping"). Ora a Stephen piace di più l'elettrica ma con l'acustica se la cava ancora. E Neil ama l'acustica. E' un grande chitarrista acustico. E lui scrive all'acustica o al piano. L'hai visto in uno dei suoi recenti concerti da solista? Ad uno c'era anche Dylan. Siamo rimasti lì inchiodati tutta la notte a 20 passi da lui, dietro la tenda. Lui [Neil] ci sa fare, è un incredibile cantastorie e musicista, un artista affascinante, un tipo davvero particolare.

E tu, Stills, Young e Nash ce la fate ancora a stare insieme?
E' proprio strano, eppure sì. Non capita sempre ma quando c'è l'occasione diventa una miscela incredibile

Avete fatto un paio di reunion che non hanno fruttato.
C'era un album chiamato Human Highway che sarebbe davvero stato un gran album ma non lo è stato.

Cosa vi permette di lavorare ancora in studio con tutto questo successo? Non è cambiato nulla?
Non so, forse siamo più cresciuti. Ma siamo comunque dei selvaggi. Siamo come falchi: non voliamo mai in stormo come le oche ma quando lo facciamo, lo facciamo bene bene.

Nel nuovo disco suoni per lo più l'acustica?
Nella maggior parte delle canzoni sì, a meno che non si tratti di rock'n'roll duro, in quei casi uso una stratocaster di Anderson. Tom Anderson è uno nella valle che fa tra le chitarre elettriche migliori al mondo. E poi uso la mia chitarra fatta da McAlister che ti ho suonato prima.

E' la chitarra che ti ha ispirato a passare da suonare con plettro e dita ad usare le sole dita? (fingerpicking)
 Non è che cambi. Ho sperimentato ad usare le sole dita invece che un plettro. Invece che strimpellare, prendi le note una per una così sei più selettivo.


Ma quando suoni con gli altri, per ragioni di volume, userai un plettro.
Ogni canzone è diversa. Quando CSN&Y saranno finiti, suonerò "Climber" sulla McAlister [la chitarra che si è fatto costruire apposta, vedi sopra, nda] e credimi, si sentirà forte

Hai usato la McAlister in studio?
Uh-huh. Ho usato questa [Neumann] U 47 e una [Neumann] U 67. Ho un suono alla chitarra davvero imponente. Questo mi fa registrare incredibilmente bene.

Prima registri la musica e poi le parole?
Dipende. Il master [ci si riferisce al nastro cu cui si registra in studio, nda] di "Climber" erano questa chitarra ed il percussionista Luis Conté. Era brillante. E sul master non c'era che questo, poi abbiamo aggiunto tutto il resto

Suonate tutti assieme in studio?
Certo che sì! Circa metà dei lavori dei CPR è registrata dal vivo, tutti suonavano e io o James cantavamo. Come "Rusty and Blue." E' registrata dal vivo. E la parte vocale è stata incisa al primo colpo o al secondo. Le uniche sovrincisioni sono le armonie. Lo stesso vale per la canzone dei Fisher King, "Somehow She Knew". Quella è andata bene al primo colpo

Le linee vocali dei CPR sono simili a quelle di CSN: è perchè provi armonie con entrambi i gruppi?
Sì certo. Ma James tende ad essere più strano di CSN

Trovare James ti ha inspirato a scrivere musica?
Sì. Certe canzoni sugli album dei CPR ne sono influenzate

Quando suoni da solista ti senti più libero come chitarrista?
Forse sì ma mi ritengo fortunato. Posso suonare da solo, con i CPR, da solo con Nash ed è tutt'altra cosa. Posso lavorare con Nash e Pevar ed è un altra cosa ancora, con CSN&Y ed è ancora più grandioso. E poi posso uscire e cantare cogli amici e questo lo faccio sempre. Se provi sempre a fare la stessa cosa ti freghi. Ecco una delle cose che ho imparato da Neil: lui non si ripete mai.

Riduci le tue parti di chitarra a seconda di quanti altri chitarristi ci sono in studio?
Di solito sì. Suono con CSN&Y, stai parlando di 2 grandi chitarristi. Molto spesso io e Graham suoniamo solo il ritmo all'acustica o addirittura neanche quello. Ci vuole quel che ci vuole. Se hai dei buoni suonatori, a volte non vorresti rovinare tutto mettendotici in mezzo.

Mi hanno detto che cantare le armonie ti viene spontaneo. Vale lo stesso per la chitarra?
Sì. Mio fratello mi diede la mia prima chitarra e imparai dal mi minore al la minore. E così mi è andata bene per circa sei mesi

Quanti anni avevi?
Credo 12.

Ti ricordi che chitarra era?
Credo una Silvertone. Una chitarra poco costosa


Hai mai preso lezioni?
No, mai e non lo consiglio a nessuno. Specie se si tratta di lezioni di canto. Alla chitarra ancora ancora, ti servono per imparare tecnica e scale ma a volte possono limitarti le possibilità. Hedges è uno che ha studiato musica e poi ha buttato via il libro. Tanta gente và a lezione per poi sentirsi dire "Non puoi fare questo" quando è ovvio che tu puoi fare quello che vuoi. Se fossi andato da un maestro di chitarra, non mi avrebbe guardato bene se mi fossi presentato così:"Ho cambiato tutte le accordature. Che ne pensi?"

Perchè coi CSN usate una strumentazione "vintage"?
E' stato naturale per tutti. Lo è stato per me e per Stills e l'ho fatto nei Byrds

Prima dicevi di avere 6 Martin D-45s: quella a 12 corde, due del '71...
Ne ho tre. Neil,io,Steve e Graham ne andammo a comperare un po'. Sono state le mie principale chitarre per tanto tempo

Non hai paura di tirarle fuori?
Mi piace suonare la migliore chitarra che ho. Le chitarre mi ispirano, mi eccitano. E se suoni su un'acustica e vuoi comunicare qualcosa alla gente, è bello eccitarsi da soli. Quindi uso le migliori che ho. Uso laD-45s. E la Gibson mi ha fatto la J-200. Le J-200 sono in acero o in palissandro indiano, e ho chiesto loro di farmene una col legno brasiliano, che era rimasta nascosta. E' ridicolosamente bella. Jackson Browne la vuole ma io non gliela do. Ho anche una Martin del pre-guerra: una 00-45.

Ho sentito che stai producendo un documentario, "Stand and Be Counted".
Sì, lo produco io e faccio tutte le interviste e sto collaborando alla stesura del libro. Riguarda l'attivismo dei musicisti. Ci son 2 persone che non sono musicisti primari (Robin Williams e Whoopie Goldberg) ma son miei amici e sono proprio attivisti. Harry Belafonte almeno è buono come musicista tanto quanto lo è come attore

Quanti artisti stai intervistando?
Credo ne abbiamo fatti 40. Abbiamo appena aggiunto Eddie Vedder e Tracy Chapman. E' una cosa molto ampia che và da Pete Seeger a quelli dei giorni nostri

Sarà qualcosa che finira anche in teatro?
Non so quanto sia teatrale. Probabilmente arriverà in Tv in 2 formati diversi

Stai lavorando anche su un altro album solista?
Su un altro album dei CPR. Perchè devo fare da solo quando posso farlo con questi altri ragazzi? E' più divertente. Nessuno ha mai fatto un disco da solista come prima cosa... Nel mio album da solista If I Could Only Remember My Name (uno dei migliori che abbia mai fatto) ci sono tutti i miei amici! E' un disco fatto da 40 persone! E' uno spasso completo...
Potrei esibirmi come solista solo per il divertimento di raccontar storie. Sono un grande a raccontarne. Lo amo. Il nostro lavoro è quello di far sentire qualcosa alla gente e tutti i diversi modi in cui possiamo farlo sono divertenti. E' bello salire sul palco e far casino [...] ma, credimi, è anche bello raccontare una storia che faccia piangere perchè è un qualcosa che si è sempre voluto far uscire dal cuore e che non si riesce ad esprimere e tu la cristallizzi. E' una grande emozione. E' una grande esibizione

E' un grande dono.
CROSBY Lo è ma è anche una grande esibizione!

Le chitarre di David Crosby


David Crosby ha una trentina di chitarre, di cui circa 20 Martin D-45s acustiche (tre del 1971 e una 12 corde), una Collings dreadnought, una Martin 00-45 del pre-guerra, ed una classica Ramírez del 1964. Benchè tenga molto alle sue Martins acustiche e alla sua Gibson J-200, unica nella sua specie, la preferita di Crosby è innegabilmente la sua sei corde in palissandro brasiliano e abete rosso tedesco costruita dal liutaio Roy McAlister (40 Eucalyptus Dr., Watsonville, CA 95076; [831] 761-2519; mcaguitars@aol.com). "Stavo dando un'occhiata alle chitarre di Santa Cruz", ricorda Crosby, "che credo siano ottime chitarre. Mi sarei accorto che, una volta ogni tanto, ce ne sarebbe stata una particolare che si distingueva da tutte le altre. Vengo a sapere che lì c'era un tipo, Roy McAlister che le costruiva e si era messo per conto proprio. Venne da me con questa chitarra e mi disse "Ecco, prova questa". E te lo dico io, amico, che questa è una signora chitarra! Squilla come una campana. E non ti fa pagare milioni di dollari per le chitarre. Lui ama farle. Mi ha fatto una 12 corde buona come la 6 corde. Venne giù con 3 chitarre e le volli comprare tutte. Diedi questa a Nash, la suonò per un quarto d'ora e disse 'Ok, dammi il numero di questo tizio' e ne ordinò subito una". L'amore di Crosby per la McAlister è ancora più sorprendente, considerando che è un modello da concerto e lui ha sempre suonato le dreadnought. La descrive come "una specie di 000" con un attacco più basso" e dice che "è una delizia suonarla". McAlister dice dello strumento "Il volume e la superficie sono simili a quelli di una OM o di una 000. Questo è il punto di partenza. Ma ho modificato la linea e i dettagli. La chiamo un 'modello da concerto' ma è qualcosa di più. Mi son tenuto alla larga da forme a spina di pesce e rilegature ivoroid [?]. Voglio che sembri tutto legno. Ho rilegato la tastiera col cocobolo. Mi piace anche fare a meno di usare le colle che ti tocca usare colla plastica. La puntellatura è cambiata del tutto. E' ancora smerlata e uso placche in acero per il ponte ma è il mio modo di puntellare [?]. Ho lavorato a Santa Cruz per 4 anni e mi è servito a molto. Non ho fatto altro che "voice top" per 2 anni. Il collo è un unico pezzo in mogano con un truss-rod [quello per regolare la concavità o convessità del manico della chitarra, nda] a doppia azione e una tastiera in ebano. E' fatto a coda di rondine." [...] Mc Alister, che si definisce un "casalingo" fa tra le 15 e le 20 chitarre per anno e il suo negozio è in arretrato da un anno. Crosby si fa procurare la maggior parte delle sue chitarre acustiche da Fred Walecki della Westwood Music (10936 Santa Monica Blvd., Santa Monica, CA 90025; [310] 478-4251; www.westwoodmusic.com). "Fred è il mio dio delle chitarre", dice. "Le conosce davvero" [...] E' un peccato avere chitarre che non vanno suonate quindi cerco di suonarle tutte. A volte do via chitarre a cui tengo davvero. Avevo una Martin dreadnought, una D-28 a spina di pesce, che era l'esatta copia di una vecchia. Dentro c'era scritto "Non usate corde grosse o cederà". Le facevano con manici leggerissimi ma erano una bomba. Ne avevo una ma l'ho data a jeff Pevar perchè bisognava pur suonarla! Ho pensato spesso a darne una a Michael Hedges ma ne aveva già di buone come le mie". Quando si tratta di amplificazione, Crosby non si fa scrupoli a mettere componenti elettroniche anche nelle sue vecchie Martins. La sua prerogativa principale è quella di suonare una chitarra che ti "emozioni" sia in studio che dal vivo. [Per il reunion tour con CSN&Y preferisce comunque microfonare (anche se probabilmente farà mettere dell'alimentazione in uno o più dei pick-up della chitarra che suona.)] In una delle sue Martin D-45 è installato un trasduttore Trance Audio e nelle altre due vi sono pick-up Highlander e Sunrise. "Combinando il pulito del suono Highlander con l'overdrive della Sunrise", dice Crosby, "ottieni davvero un suono favoloso". "E' una lunga ricerca del "Sacro Graal" delle chitarre acustiche. Il saggio, amato e potente David Lindley è il nostro leader. E Jackson [Browne] lo segue a ruota. E Michael Hedges lo era un tempo e Neil Young, coll'aiuto di Larry Cragg, il suo preparatore delle chitarre, è un altro grande chitarrista. Ma David e Jackson son stati i capostipiti di questa tribù di ragazzi che cercano la chitarra per la performance acustica definitiva".

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