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Woodstock (Cotillon/Atlantic, 1970)

da "100 Raccolte da Ricordare" di Mucchio Selvaggio

Panoramica sonora del Festival di Woodstock (metà agosto del 69), di certo il più celebre raduno della storia del rock e nello stesso tempo la spia di un mutamento di tendenza importante nei settori contro-culturali della musica (e non solo) giovane di allora. Con questa maratona di pace e amore, con il fango che ha reso ancor più romantico e hippy trovarsi lì allora, anche i messaggi alternatvi sono diventati sempre più nettamente pubblicità, veicolo di promozione commerciale prima che artistica. Lo dimostrano proprio le testimonianze postume dell'avvenimento, prima in triplo vinile, poi con un altro doppio e in fine il film, espanso a dismisura e ancora ingigantito da un lungo documentario. Certo, la musica qua e là sovrasta ogni cosa: accade senza mezzi termini con il frammento degli Who, freschi di Tommy, una delle loro migliori cose dal vivo in assoluto, per i Ten Years After e i Canned Heat, mentre Jimi Hendrix, CSN&Y e non pochi altri non paiono essere all'apice della loro forma. Resta l'istantanea di una generazione che si sta dissolvendo, o meglio, sta cercando di tornare a casa, sulle note di una colonna sonora che oggi ci appare già macchiata di nostalgia.

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